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#Phasmatodea Fasmide (Phasmatodea, dal greco phasma ?fantasma') o comunemente chiamato "Insetto stecco" A questo gruppo di insetti, imparentati con le mantidi, appartengono i ben noti "insetti stecco" ed "insetti foglia", campioni di mimetismo. L'ordine comprende circa 2700 specie, le più viventi nelle aree tropicali e subtropicali, tra le quali si trovano i più grandi insetti viventi (il primato è della Pharnacia kirbyi, un lunghissimo insetto stecco). Queste notevoli dimensioni sono state senz'altro favorite dalle abitudini sedentarie e mimetiche di questi insetti, che non avendo la necessità di grossi spostamenti hanno evoluto taglie "extra large" per poter "processare" le notevoli quantità di materiale vegetale ingerito. Questa scelta evolutiva ha anche avuto un rovescio della medaglia: alcune specie sono così poco mobili da lasciarsi morire letteralmente di fame se le foglie del ramo su cui vivono si esauriscono; inoltre la scarsa mobilità ha fortemente limitato le possibilità d'incontro tra i due sessi. Per ovviare a quest'ultimo increscioso inconveniente la maggior parte delle specie è in grado di riprodursi partenogeneticamente, ovvero le femmine possono letteralmente clonarsi emettendo uova che produrranno altre femmine uguali alla madre, senza alcuna fecondazione da parte di un maschio. Questo processo per alcune specie, come il nostro insetto stecco (il "bacillo di rossi"), si è esasperato fino alla completa estinzione dei maschi. Nelle specie in cui i maschi sono ancora presenti questi si presentano notevolmente più snelli delle femmine e spesso alati, per essere favoriti negli spostamenti. Abitudini di vita: tutto comincia con le uova che, a seconda delle specie, possono essere lasciate cadere sul terreno sottostante, deposte sotto terra, o direttamente incollate alla pianta ospite. In tutti i casi la femmina le depone una per volta, ma a ritmo continuo, tanto che alla fine della sua vita possono superare il centinaio. Il tempo di sviluppo è molto variabile (da 2 a 18 mesi) ed in genere ne nasce una piccolissima fotocopia dell'adulto (un po' più snella), dotata però di notevole mobilità. La fase di "furia" dura alcuni giorni e ha lo scopo di far disperdere il più possibile la covata prima che ogni singolo esemplare scelga il ramo che sarà la sua "casa" per il resto della vita o quasi. La crescita avviene passando per 5-6 mute successive nel giro di 3-12 mesi. La principale arma di difesa dei fasmidi nei confronti dei predatori è quella di "sparire". Se uno di questi insetti viene attaccato spesso si limita a lasciarsi cadere e restare immobile sul terreno qualsiasi cosa succeda. Spesso lascia qualche zampa in bocca al predatore pur di salvare la pelle (se è giovane, è in grado di rigenerarle nel corso delle mute successive). Altri fasmidi, più "ben piantati" e spinosi (es l'Eurycantha horrida), usano le zampe posteriori coperte di aculei per colpire il nemico. Infine specie come il Sipyloidea sipylus, il piccolo "stecco" alato della foto qui accanto, possono usare veri repellenti chimici "spruzzati" da apposite ghiandole toraciche prima di volare via (e l'apparizione delle loro ali rosa, fino ad un momento prima invisibili, disorienta ulteriormente il predatore). da www.amiciinsoliti.it
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