Skin project | JuzaPhoto

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Reportage di Viaggio

12.1 MEGAPIXEL

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Skin project Vedi galleria (19 foto)

Skin project inviata il 03 Aprile 2021 ore 23:02 da Silvia Alessi. 11 commenti, 643 visite.

1/80 f/2.8, ISO 1600,

Skin project. Gli albini possiedono un grande fascino visivo, una bellezza particolare, però in molti paesi sono emarginati, vittime di pregiudizi e di scherno, a causa della loro pelle, e non sono facili da avvicinare. Sono timidi e diffidenti, le donne sono tormentate dalla paura di non riuscire a sposarsi. Questo destino di emarginazione colpisce anche le donne vittime di una forma di violenza particolarmente odiosa, molto diffusa nella subcultura indiana: l'attacco con l'acido. Spesso per motivi futili, le donne vengono in questo modo punite da persone conosciute (quasi mai da sconosciuti): sfregiate per sempre, quasi uccise, e reiette dalla società. Con skin project ho ritratto insieme donne albine e donne sfregiate dall'acido.

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Rinaldo1005

inviato il 03 Aprile 2021 ore 23:23

Scatto terribile per quello che rappresenta. Un documento per il quale molti dovrebbero ringraziarti. Bestialità che solo il genere umano può fare.

Franco Iannello

inviato il 03 Aprile 2021 ore 23:27

Non è semplice commentare questo significativo scatto che testimonia di cosa si è capaci di fare.
La tua didascalia è più che esaustiva e non mi sento di aggiungere altro.
Complimenti Silvia.
Franco

Silviams

inviato il 03 Aprile 2021 ore 23:37

Sembra fuori luogo mettere mi piace. Ma è un documento talmente toccante e drammatico che merita una grande visibilità. Grazie per aver pensato e condiviso questo progetto.

Roberto.R

inviato il 04 Aprile 2021 ore 0:18

immagini forti, toccanti. Una realtà che mi addolora e pure non stupisce, considerato che si parla di donne indiane. Un paese regredito, folle dove a dispetto del fatto che hanno avuto un primo ministro donna (Indira Ghandi, poi assassinata!) vige maggior rispetto per le vacche piuttosto che per le donne.
I soprusi, le violenze tali da essere spesso inenarrabili poichè per descriverle servono parole che feriscono quanto le armi, sono in India all'ordine del giorno, con una frequenza tale che si perde il conto e quasi mai i responsabili pagano per i loro indicibili, efferatissimi crimini.
Per tutto quello che hanno fatto alle donne, fin dalla più tenera età, meriterebbero di subire la condanna a morte non una ma cento volte.

MatteoGroppi

inviato il 04 Aprile 2021 ore 9:48

Mi capita di commentare tante foto esteticamente ben fatte ma che finiscono li.
Quando guardo le tue mi ricordo cosa mi piace della fotografia

Marcello VH

inviato il 04 Aprile 2021 ore 14:55

Sottoscrivo quanto detto da Matteo.
Brava Silvia.

Rinaldo1005

inviato il 04 Aprile 2021 ore 15:03

Quoto Roberto

Paolo P

inviato il 04 Aprile 2021 ore 15:56

La nostra indignazione non serve a nulla.
Il genere umano si è sempre .... "distinto" per superare nelle efferatezze ogni fantasia. Quanto alla "condanna a morte" evocata.... cos'è, un'autocertificazione ? Impossibile migliorare ? Il medesimo livello per l'acido o per la ghigliottina per cercare di fare "pari" ?

Fiorenzofanton

inviato il 04 Aprile 2021 ore 19:52

Purtroppo noi umani "uomini" siamo dei mostri.
Reportage molto importante e sopra tutto coraggioso.

HiRes

inviato il 05 Aprile 2021 ore 11:18

una foto incredibile

Federico Tamanini

inviato il 01 Maggio 2021 ore 20:54

Certo che a volte l'essere umano (spesso il maschio) fa veramente ribrezzo.

Scatto importante per il messaggio che porta.

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