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| inviato il 09 Marzo 2021 ore 11:20
Serena, scusami, ma questa non la commento. Preferisco riguardare quello splendido bimbo con il ciuccio in bocca, che tanto somiglia al più piccolo dei miei nipotini. Nei suoi occhi c'è la vita, la gioia...la speranza in un mondo migliore!
Un caro saluto,
Giorgio |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 12:55
Caro Giorgio lo so che è un impatto forte, ma non possiamo dimenticare quanta violenza sulle donne ogni giorno, ho voluto dare un messaggio, troppa violenza fra le mura di casa e non importa se è un giorno di festa come il Natale, ringrazio mia figlia che si è apprestata e colorata per questa scena, scusami, e, mi scuso se ho urtato la sensibilità ma come donna devo portare avanti questa battaglia e lo faccio con i mezzi di cui dispongo,
un caro saluto
Serena |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 18:41
Purtroppo Serena la realtà della violenza sulle donne, nella sua miriade di forme, conseguenze, durata è ancora più
incomprensibilmente atroce di quanto si riesca a comunicare con una foto.
Condivido il tuo messaggio,
un saluto.
Bruno |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 21:44
grazie bruno della comprensione
un saluto
Serena |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 17:09
Un'immagine molto forte.
Sinceramente non sarei riuscita ad immaginare e fotografare così mia figlia (anche se truccata per la foto).
|
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 17:51
Mi trovo d'accordo con chi mi ha preceduto. Comprendo il fine e non ho nulla da eccepire sull'aspetto formale della fotografia, e non si può non condividere il messaggio; tuttavia, proprio come ha detto Bruno, questo è un triste e complesso fenomeno che difficilmente può essere rappresentato con una fotografia, a meno che non sia la documentazione di un fatto reale; se così non è, rischia di apparire un esercizio di stile, per quanto ben riuscito.
Naturalmente questo è solo il mio pensiero e non dubito delle tue ottime intenzioni.
Saluti
Michele |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 22:49
ho partecipato ad un contest il tema era appunto come scuotere le coscienze con una foto, chiaro che non si risolve il problema in questo modo è solo una provocazione, non sarei riuscita però a fotografare una scena vera di questo genere
ringrazio comunque per il passaggio e chiaro che non vuole essere una foto offensiva, il mio messaggio è altro
buona serata a voi
Serena |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 23:23
Scuotere le coscienze è un obiettivo alto, non si ottiene con una provocazione. Più che altro, qui vedo la costruzione molto curata di un set, i giusti accostamenti cromatici, l'uso dello sfocato... insomma, una ricerca estetizzante che ha poco da spartire con la crudezza della realtà che volevi riprodurre. Con questo, non intendevo certo che tu abbia offeso qualcuno, solo un punto di vista.
Buona serata anche a te
Michele |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 19:03
Ho letto i commenti e dato che, com'è giusto che sia, ognuno esprime il proprio parere, mi sento in diritto di fare altrettanto. Ho fatto fatica a cliccare sul pulsante "mi piace" perché una scena così non ha nulla a che vedere con il piacere anche estetico, ma rappresenta una piaga troppo spesso nascosa e non abbastanza considerata. Non condivido le parole di chi mi ha preceduto. Tua figlia si è prestata sapendo cosa stava facendo assieme a te, perché lo faceva e trovo molto utile e istruttivo anche questo tipo di confronto con i figli, siano essi maschi che femmine, soprattutto femmine. Devono sapere che il rischio c'è e va evitato e se non si riesce ad evitarlo, bisogna reagire, non subire, con tutte le forze e gli strumenti a propria disposizione. Io trovo questo scatto la testimonianza di una madre che ha trovato un modo molto intelligente di condividere un potenziale problema con la figlia. Tutta la mia ammirazione per questo.
Un altro aspetto è il fastidio che si può provare a vedere questa scena, sebbene sia un "set". Volerla nascondere, biasimare la sua pubblicazione è come girarsi dall'altra parte. Che non me ne voglia nessuno, ma la fotografia dei migranti morti va bene e questa no? Almeno questa è un set ... o è il contenuto che non piace? Forse questa fotografia ci colpisce perché la sentiamo più vicina, perché sveglia la nostra coscienza. Beh, allora hai fato bene due volte a pubblicarla.
Mi duole vedere che questa immagine ha avuto pochi riscontri. Anch'io mi ci imbatto solo ora e sol per caso. Sarebbe giusto che "circolasse" di più e ci facesse riflettere in modo più responsabile su una piaga che non trova ragione di esistere.
Grazie, Serena, per aver svegliato il nostro cuore e aperto un po' di più i nostri occhi. Apprezzo moltissimo ciò che hai fatto. Ringrazia anche tua figlia e dille che il vostro impegno non è stato vano.
Gabbia65 |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 19:29
Ciao Gabbia, solo per precisare, visto che mi sento tirato dentro il tuo commento: non mi pare che né io né altri utenti abbiamo "biasimato" la pubblicazione di questa foto, ma solo espresso qualche perplessità sulla sua appropriatezza rispetto al messaggio che intende veicolare; non sono stati formulati paragoni con foto di migranti morti; infine, non è il contenuto della foto a non piacermi e la mia coscienza era già perfettamente sveglia al riguardo.
Chiedo scusa a Serena dello spazio utilizzato, ma mi premeva chiarire.
Buona serata
Michele |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 19:37
Ciao Gabbia65, mi rincuorano le tue parole in modo profondo, essendo un set non ho strumentalizzato un corpo inerme, sicuramente è una scena urtante, ma la potenza della fotografia nell'immobilizzare certe realtà riesce a scuotere le coscienze, questo il mio intento. Ci sono foto che mi hanno fatto un male incredibile come quella dell'avvoltoio che aspetta la morte del bambino africano agonizzante del fotoreporter Kevin Carter.Ecco mi sono fatta molte domande sulla moralità di foto di questo genere, non ci sono risposte perche ognuno reagisce a suo modo e secondo la propria sensibilità, dall'altro lato penso che ci sono fotografi che rischiano la vita per portare alla conoscenza le atrocità della guerra quindi per loro provo ammirazione, purchè non strumentalizzino il dolore.
Nel mio piccolo ho provato a dare una scossa per un argomento che in quanto donna mi sta molto a cuore, poi mia figlia è una ragazza speciale mi comprende e spesso si presta alle scene che voglio rappresentare se ritiene che ci sia una giusta causa
ti ringrazio per avermi compresa
un caro saluto Serena |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 19:58
Sono io, Simona, che debbo ringraziare te e tua figlia. Condivido appieno quello che dici circa l differenza fra documentare e strumentalizzare. Questa tua fotografia racconta o meglio denuncia qualcosa di reale, non è fine a sé stessa o per vezzo, come la foto che hai citato e molte altre (ricordi di certo la fotografia del povero bimbo migrante senza vita sulla spiaggia).
Ci sono invece delle fotografie che mi infastidiscono, le fotografie scattate ai mendicanti solo per lo scopo di ritrarli, fotografie che non hanno alcun significato sociale, umano.
Sappiamo però che ognuno di noi ha sensibilità diverse, culture diverse, storie personali diverse e quindi reagiamo in modo diverso agli stessi sollecitatori.
Una fotografia come la tua ha anche l capacità di educare.
Sarà un piacere, in futuro, magari in una valle delizia, poterti stringere la mano per dimostrarti la mia stima.
Gabbia65 |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 22:11
Scatto forte , di grande impatto e ricco di significato ; perfetta regia ed esecuzione .
Ottimo lavoro ! |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 22:14
Pochi commenti... mah un motivo ci sarà, non credete?
Forse perché, più che una reale sensibilità verso il difficile tema affrontato, arrivano prima il narcisismo di madre e figlia e la banale voglia di provocare con lo scopo di ottenere facili consensi?
Le battaglie, come le chiami tu, non sono queste.
Questo è solo un modo per 'sentirsi eroi' senza esserlo. Perdona la franchezza, ma è quello che penso.
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| inviato il 12 Marzo 2021 ore 22:54
Gentilissima Viola sul narcisismo di madre e figlia ha preso un grosso granchio, non è proprio il caso nostro, ci sarebbe ben altro da mettere in mostra, e i consensi sarebbero senz'altro maggiori, anzi ero restia a pubblicarla, per non turbare la sensibilità delle persone, io volevo semplicemente mettere in evidenza che in quella che viene considerata la comfort zone può nascondersi il mostro,è un modo per mettere in guardia molte donne. E' un problema gravissimo che mi turba e mi addolora ogni volta che sento un femminicidio. Non sono un eroe senza esserlo e non ho la pretesa di esserlo, comunque Viola nessuno la costringe a guardare la mia foto, la ignori semplicemente.
Le auguro una buona serata
Serena |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 23:03
Simona sarò felicissima e per me un onore conoscerti, appunto le valli comacchiesi sono posti che ancora conservano la tranquillità e i sapori di un tempo, io ci vado appena il lavoro me lo permette e mi rigenero davvero
buona serata e grazie per la comprensione
Serena |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 23:04
grazie Sasso, mi rincuora
Ciaoo
Serena |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 23:07
Se le danno fastidio le critiche, non pubblichi su un forum.
Credo che se Lei avesse provato a mettersi davvero nei panni di una persona che ha perso madre o sorella o figlia in quel modo, non le sarebbe venuto neanche in mente di postare una foto del genere. Mi dispiace, ma Lei ha strumentalizzato un problema senza capirlo fino in fondo.
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| inviato il 12 Marzo 2021 ore 23:16
Non mi danno fastidio le critiche le accetto, però lei non conosce la mia vita e non può sapere perchè il problema mi tocca così tanto, non dovrebbe permettersi di giudicarmi senza conoscermi |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 23:21
Cito le sue parole riportate sopra: "Mi scuso se ho urtato la sensibilità ma come donna devo portare avanti questa battaglia e lo faccio con i mezzi di cui dispongo"
E 'usa' sua figlia? Complimenti.
Senza parole, ancora più convinta della mia idea.
Buon proseguimento |
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