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In primavera, quando la temperatura si stabilizza entro una certa soglia, le vipere interrompono la latenza invernale e solitamente nelle ore centrali della giornata, quando il substrato si fa più tiepido, iniziano a termoregolarsi così da riprendere lentamente il loro ciclo biologico. I primi ad uscire sono i maschi, le femmine solitamente attendono due settimane in più, ovviamente ciò è fortemente condizionato dalle condizioni meteorologiche e climatiche. Normalmente in questa prima fase le vipere si termoregolano poco lontane dai loro rifugi invernali, non è raro nel periodo primaverile osservare diverse vipere radunarsi e formare grovigli, i maschi in questo frangente, spinti dall'intensa attività ormonale tentano di accoppiarsi con le femmine iniziando un corteggiamento ritualizzato come si può vedere dall'immagine...
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Ho voluto pubblicare questa immagine sicuramente non per la bellezza della composizione ne per il soggetto in se, vorrei invece esprimere un parere riguardo alla fotografia naturalistica. A volte mi è capitato di vedere ritratti splendidi di animali ripresi in natura, parlo soprattutto del settore di mia competenza che è l'erpetofauna, in particolare il genere Vipera. Spesso questi animali vengono catturati in maniera improvvisata e molestati per poter ottenere un risultato il più scenografico possibile, non bisogna però dimenticare quelle che sono le esigenze etologiche dei soggetti che stiamo fotografando, catturare una salamandra o qualsiasi altro anfibio e posizionarlo in un certo modo comporta una notevole quantità di stress per questi delicati esemplari, inoltre la manipolazione senza l'uso di guanti, o senza bagnarsi le mani può causare lesioni gravi e talvolta mortali, soprattutto negli anfibi. Per quanto riguarda le vipere e i serpenti in generale esistono periodi dell'anno particolari, fasi biologiche delicate in cui catturare un esemplare equivale a comprometterne la sopravvivenza. Ad esempio in primavera appena uscite dai loro rifugi, durante l'accoppiamento o poco prima dell'inverno quando spesso le vipere digeriscono l'ultimo pasto prima del letargo, in questa fase ad esempio la manipolazione può essere fatale poichè potrebbe portare l'animale a rigurgitare il pasto e non aver abbastanza riserve di grasso per superare la stagione fredda. Questo discorso ovviamente potrebbe essere più ampio ed esteso ad esempio ai rapaci o a mammiferi in particolari condizioni, credo sarebbe bello a volte rinunciare ad un po' di gloria personale e non dimenticare le esigenze e le fragilità di quello che stiamo fotografando! Spero possa essere uno spunto interessante....