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Viaggiare da soli è.... diverso... all'inizio è stata dura, slegarsi dalle normali abitudini della vita routinaria, dove si riesce bene a distinguere chi è conosciuto da chi è un estraneo. Quando sei da solo tutto ciò che rimane siete tu ed il resto del mondo... e probabilmente l'estraneo sei tu. Ma piano piano questa condizione smette di essere una forzatura e comincia ad essere un'opportunità.
Il mondo a 2000 metri d'altezza è molto diverso: quasi tutti rimangono solo fintanto che c'è il sole, la strada del ritorno è lunga e la stanchezza è tanta. Pochi eletti hanno la possibilità di alloggiare nelle 3 baite costruite intorno al lago, ma anche per loro la permanenza sarà limitata. Esiste però una popolazione che vive in questi luoghi come se per loro fosse una casa.
Tika è tra di loro. Tika vende beni di prima necessità, in prevalenza salumi e formaggi, in un luogo dove praticamente tutto scarseggia. Passeggiavo, ormai stanchissimo nelle ultime luci del giorno, quando mi ha visto e mi ha offerto un assaggio di uno dei suoi formaggi (non era male, il giorno dopo gliene avrei comprata una mezza forma). Tika è stata una scoperta, mi piace pensare che in qualche modo siamo diventati amici. Ci siamo messi a parlare, da dove vengo io... che cosa fai te... le basi insomma. Io sono certo di aver capito, ricordo molte informazioni, ma ancora oggi mi stupisco di come sia possibile. Tika infatti non parla una sola parola di una qualunque lingua io possa capire, e per me era lo stesso con la sua. Ma ci siamo capiti, ve lo assicuro.
La luce è scomparsa al di là del muro di roccia, il mondo è diventato oscuro, e noi eravamo là a parlare non si sa come. Alla fine ha fatto quello che ogni uomo della montagna avrebbe fatto, ha tirato fuori una bottiglia di plastica che solo all'apparenza conteneva acqua, mentre in realtà quel liquido trasparente era un suo speciale ritrovato alcolico (molto alcolico), raccolto due bicchieri, e mi ha fatto brindare a qualcosa che non capivo, ma con cui in ogni caso mi trovavo molto d'accordo.
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