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La Volvo P 1800 venne costruita in Svezia dal 1961 al 1973 nelle versioni Coupé (questa nella fotografia) e Shooting Brake (dal 1971). Aveva un motore a 4 cilindri in linea di 1779 cm3 che erogava 96 cavalli di potenza poi elevati a 103 dal 1966. Dal 1969 il propulsore fu elevato a 1986 cm3 erogando così 118 cavalli di potenza (versione 1800 E riconoscibile per l'adozione della mascherina anteriore di colore nero opaco al posto dell'antecedente di tipo cromato) che poi... dal 1971... divennero 126 (versione 1800 ES). Inizialmente costruita nello stabilimento di Jensen... dal 1963 la produzione venne trasferita a Goteborg per elevare il livello qualitativo della vettura... così la sua sigla da P 1800 diventò 1800 S. Una Volvo P 1800 compare nella serie televisiva di Simon Templar (1962-69) "il Santo" interpretato da Roger Moore e che è la trasposizione cinematografica dei romanzi scritti da Leslie Charteris.
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Non ne fanno più macchine di questa consistenza. Volvo tra le più blasonate questo modello e totalmente made in Sweden. Sempre interessanti le tue schede tecniche Luciano complimneti. bye gios
Al dilettante viene sostanzialmente vietato di scattare con luce dura del giorno, e si capisce bene il perché. Qui complice questo obiettivo molto moderno si perdono secondo me le nervature frontali dell'auto sul cofano. Quest'obiettivo comincia a non piacermi. Non voglio diventare un fotografo "pop". Non lo comprerò nell'immediato, credo. Foto top, racconto iper. super. ultra.
Sia chiaro non mi attribuisco titolo per criticare, anzi!, ma non avendo soldi se non per una forse due buone ottiche non posso permettermi di sbagliare. Anche perche la Nikon D3X non perdona veramente nulla, sto cominciando ad accorgermene...
Al Tuo srivere "Al dilettante viene sostanzialmente vietato di scattare con luce dura del giorno"... rispondo che l'esperienza si matura sul campo quindi... se il dilettante vuole migliorarsi non gli rimane che impratichirsi scattando proprio nelle situazioni peggiori... e cercando di correggere ciò che non gli piace... altrimenti rimarrà sempre e solo un dilettante... In tutti i campi un buon maestro è sempre utile (ne ho avuti pure io) ma... non ne ho mai incontrato sui social dove è meglio non stare troppo a leggere pareri e consigli elargiti da tuttologi e maestri di vita dell'ultima ora... visto che costoro sono bravissimi ad erudire gli altri... forse per cercare di dimenticare la propria incapacità in campo fotografico... e più spesso nella vita stessa... Le mie fotografie tendono ad essere di tipo documentativo quindi la perdita di qualche dettaglio sulla tinta... come in questo caso sulla parte anteriore della carrozzeria... non mi crea assolutamente ansie, timori e o problemi. Riguardo all'AF-S 24-120 f 4 è un'ottica che lavora molto bene almeno per me poi ognuno... giustamente... vede con i propri occhi e sa cosa vuole e o vorrebbe vedere. Riguardo alla D3x... per me... è più adatta da accoppiare all'AF-S 24-120 f 3,5-5,6 dato che ambedue appartengono alla stessa epoca: ho entrambi i manufatti ma... ultimamente... li utilizzo di rado (fotocamera molto pesante per un vecchietto)... ma di certo non me ne separo...