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Sas Accabadoras - Le sacerdotesse della morte...

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Sas Accabadoras - Le sacerdotesse della morte inviata il 20 Aprile 2020 ore 1:21 da Emmegiu. 34 commenti, 2105 visite. [retina]

a 32mm, 1/125 f/5.6, ISO 800, mano libera.

Sino a non moltissimi anni fa in certe zone della Sardegna fra le quali la Planargia, terra dove sono nato, agiva una figura che ha un nome terribile S'accabadora colei che finisce, arrivava all'imbrunire ma non furtivamente, era attesa, vestita di nero portava con se un martello di olivastro e altri attrezzi, nella casa dovevano essere tolte tutte le immagini sacre perché S'accabadora operava fuori dalla legge e dalla religione, il suo compito era accompagnare alla morte i sofferenti quelli senza speranza, dopo un piccolo cerimoniale assestava un colpo di martello al moribondo e lo finiva è questo il significato del suo nome, accabare finire. Ma domani vi darò altre informazioni su questa sinistra figura che aveva un compito ingrato ma necessario nella società sarda di un tempo. ------------------------------------------------------Per saperne di più ------------------------------------ S'accabadora Pianalzesa è una maschera giovane, nata quest'anno da un gruppo di donne e ideata da Tata Carboni. Si è voluto raffigurare in modo simbolico la figura di questa donna detta accabadora. In passato aveva il compito di porre fine all'agonia delle persone malate terminali, quindi quando per loro non c'era più la possibilità di guarire. Questa donna inquietante è sempre stata avvolta dal mistero, tanto che a oggi molte persone non ne conoscono nemmeno l'esistenza o non credono sia esistita veramente. La maschera: S'accabadora Pianalzesa indossa sul volto una maschera in cuoio che le ricopre la bocca, il naso e la fronte, lasciando libero solo il contorno degli occhi (disegnata da Donatella Marras e realizzata da Graziano Viale). La maschera non è stata mai attestata dalle fonti, è stata voluta fortemente da noi per distinguerci dalle altre maschere sarde, se si osserva attentamente si capisce cosa volevamo raffigurare con essa. Ha delle “pieghe” che raffigurano una sorta di fazzoletto che veniva utilizzato dalle femmine accabadore per non farsi riconoscere. Il vestito: (anche questo disegnato da Donatella Marras e poi realizzato dalla sarta). Siamo vestite tutte di nero. Con una gonna lunga e giacchetto come era usanza in epoca passata, utilizzata anche per confondersi nel buio della notte quando si recava a portare la buona morte, chiamata per porre fine a una lunga e lenta agonia di un familiare. Sulle spalle indossiamo “sa mantedda” una mantellina di orbace nero con “su cuguddu” un cappuccio che ricopre il capo realizzato da antiche coperte di orbace. In mano teniamo stretto “su mazzuccu” (martello molto pesante di legno stagionato di olivastro) con il manico corto che permetteva con facilità di essere impugnato correttamente per poter dare un colpo forte/sicuro sull' osso parietale del moribondo, in modo da assicurargli una morte rapida e indolore. Alla vita teniamo legato “su jualeddu” un piccolo giogo che serviva per il rituale con il quale tentava per un'ultima volta di risanare il moribondo mettendolo sotto il suo cuscino. Il giogo era il simbolo della vita perché strettamente legato al lavoro nei campi, e quindi al pane alimento fondamentale per le famiglie. Secondo alcune fonti, quando il moribondo tardava a morire, significava che doveva scontare un peccato gravecommesso durante la sua vita. S'accabau (il moribondo) ha il viso coperto da una maschera che raffigura il dolore. Porta sulle spalle un vero giogo che rappresenta il peso e la sofferenza della sua condizione da cui viene liberato una volta che l'accabadora lo colpisce. (dal sito de S'accabadora pianalzesa)



Vedi in alta risoluzione 5.5 MP  





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avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2020 ore 1:22








avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 1:29

Profonda, può apparire inquietante ma la trovo molto significativa.
La vita e la morte ci appartengono, non siamo "eterni" per fortuna.
Dante citava: Caronte è un vecchio dall'aspetto squallido, che fa salire sulla sua barca le anime dei defunti ma lascia sulla riva gli insepolti.
Oggi appariamo gli insepolti di questo splendido Pianeta.
Da riflettere.
Complimenti caro amico mio Emme.
Un caro saluto
Franco

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2020 ore 1:39

Franco caro amico sempre riflessioni profonde da te grazie, un abbraccio

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 1:42

Franco caro amico sempre riflessioni profonde da te grazie, un abbraccio

Grazie; un caro abbraccio a te amico mio.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 2:02

Storie incredibili e affascinanti, documentate da splendide riprese.
Caro Emmegiu.

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2020 ore 2:03 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Splendida immagine bellissimo vestito..... eccellente compo... bravo a voi Emme.. dai Jean...

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2020 ore 7:48

Applicavano l' eutanasia per togliere le sofferenze a chi non aveva più speranza di vita, un atto di umana pietà. Oggi solo chi può permetterselo deve andare in Svizzera e pagare... I pareri sulla legalizzazione di questa pratica sono contrastanti per etica e religione. Personalmente trovo disumano l'accanimento terapeutico e preferirei una dolce morte.
C'è molto da imparare dai tuoi scatti - documento oltre che ammirarli per la tua indiscutibile bravura di fotografo !!!
Complimenti carissimo Emme e un saluto dolomitico!
Nadia

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2020 ore 7:53

Bellissima ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 8:20

la foto così come l hai presentata e a dir poco stupenda.
la didascalia la impreziosisce perché senza di quella si perderebbe molto del significato.

una domanda Giuseppe, ma quindi ora queste rappresentazioni sono mantenute in vita solo come attrazione turistica?un caro saluto
Giorgio

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 8:32

Mai come quest'anno hanno un senso.
Gran bei bn
Un grande abbraccio
Mat

avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 18:36

Molto bella Caro Emme, un abbraccio!!
Duilio"Batigol"

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 19:11

Scatto e didascalia che sa di drammatico ed inquientanteConfusol'eutanasia raccontata in maniera cruda con immagini e paroleEeeek!!!Intriganti e suggestive le immagini che rappresentano l'evento:-PComplimenti Giuseppe riesci sempre a stupire....una buona serata:-Pciao Rosario

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2020 ore 19:26

Una storia inquietante ma anche molto affascinante, come le tue riprese, un documento di lontane tradizioni che è bello conservare e riscoprire, complimenti Giuseppe!

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 20:10

Quanto mi piace questo scatto...Eeeek!!!
Ottima la spiegazione...
Buona serata Emme....

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 20:16

Complimenti Emme! Lascia un impatto Molto Forte!

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2020 ore 22:54

Bellissima realizzazione e interessante molto dettagliata la tua didascalia complimenti
ciao Roberto

avatarsupporter
inviato il 21 Aprile 2020 ore 0:19

Scatto particolare, molto bello, ciao FrancescoCool:-P

avatarsupporter
inviato il 21 Aprile 2020 ore 0:31

Didascalia esaustiva, gli occhi delle due donne sono più che espressivi, mi piace moltissimo! Complimenti!
Mi permetto di segnalare anche un romanzo scritto da Michela Murgia, intitolato appunto "Accabadora"
Ciao SorrisoMarisa

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2020 ore 6:51

Didascalia e foto molto suggestive. Come sempre un lavoro stupendo, complimenti!
Ciao
StefaniaSorriso

avatarsupporter
inviato il 21 Aprile 2020 ore 8:43

con il dolore e la morte anche gli antichi riti hanno una loro profonda attualità
un saluto
Ezio


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