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| inviato il 15 Gennaio 2013 ore 20:51
Lo ammetto: vedendo la grata in secondo piano inizialmente mi è partita la parolaccia... il titolo ti salva. |
| inviato il 15 Gennaio 2013 ore 22:43
Mi sono convinto una volta di più che tenere animali in gabbia è veramente triste , e il titolo quello voleva dire, l'espessione dice tutto. Per il resto se la grata fosse stata in secondo piano non sarei qui a raccontarlo.... |
| inviato il 16 Gennaio 2013 ore 10:02
Beh, ho presente...
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| inviato il 17 Gennaio 2013 ore 11:38
Forse non importa a molti ma a me si: ultimamente mi sono messa a passare non al setaccio ma "al colino con le maglie fini" ogni singolo prodotto che uso (come donna anche quelli per la pulizia casa e articoli per cui non avrei mai pensato che si potessero coinvolgere animali come prodotti per l'igiene orale e personale - e intendo ogni singola cosa al di la di saponi e deodoranti) ed ho eliminato nè compro più prodotti che non siano nelle liste cruelty free e/o consumo consapevole. Ho tristemente scoperto che tantissimi prodotti sono testati su animali ed alcuni per legge... ma non voglio polemizzare, apprezzo invece il vostro punto di vista Matteo ed Edoardo!! |
| inviato il 17 Gennaio 2013 ore 19:05
Mah, a me importa eccome. Condivido pienamente il tuo pensiero e cerco nei limiti del possibile di seguire i medesimi comportamenti. Non mettevo piede in uno zoo più o meno dalla tenera età di quattro anni: in astinenza da belve e ingenuamente ingannato dal loro sito internet in cui si blatera di ampi spazi per gli animali, contatto con la natura, questo quell'altro e vissero tutti felici e contenti, quel pomeriggio decisi di fare un salto a X (evitiamo azioni legali) armato di fotocamera per dare un'occhiata... pensavo "stai a vedere che negli ultimi anni è cambiato qualcosa" salvo ritrovarmi di fronte cinque leoni adulti chiusi in uno spazio grande quanto il mio cortile condominiale, lupi siberiani con la rogna, due ippopotami costretti in una vasca dieci metri per quindici, pantera e giaguaro obesi dentro una gabbia minuscola, e le scimmie... le scimmie tenevano la faccia che vedi. Uscii da quel luogo con la voglia di picchiare qualcuno e provando un profondo senso di impotenza, amplificato tra l'altro dall'avere visto quei medesimi animali liberi, pochi mesi prima, nella loro terra, facendo le cose che fanno gli animali quando sono liberi. Detesto profondamente quel genere di situazioni e ancora di più chi le sfrutta a scopo fotografico (e ci vince pure i concorsi del National Geographic, porca vacca), per questo in genere mi astengo dal commentare un certo genere di scatti opera di sedicenti "naure photographer" e compagnia bella. Onestamente, vedendo questa foto ho pensato "e mo però glielo scrivo, bella la rete della gabbia sullo sfondo..." ma siccome il senso era il medesimo della mia scimmietta, sono ritornato sui miei passi. |
| inviato il 17 Gennaio 2013 ore 22:54
Anch'io non ricordavo di aver messo mai piede in uno zoo e non penso replicherò l'esperienza, non ho avuto la fortuna di vedere questo tipo di animali in libertà ma non ho dubbi su chi andrebbe tenuto dietro le sbarre. ciao |
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