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La statua dei Caduti di Pedara mi ha sempre affascinato.
Occorre sempre fermarsi in una statua dei Caduti, gente che ha creduto in quello che faceva, rischiando la vita e perdendola....
Oggi provo ha raccontare cosa vedevo mentre facevo la foto, e sempre una mia semplice chiave di lettura di una foto, un momento, un attimo.
Ormai alle spalle vi e` una casa con i canali, i canali di protezione del tetto della casa, davanti un uomo e una donna che non finiranno mai di cercarsi, ha qualcuno rimane un libro nelle mani, per scrivere e raccontare, a qualcun'altro un pugnale ormai basso, non serve più, ormai no, e dietro le spalle uno scudo che ha dato anch'esso il massimo, uno scudo per le spalle, per la parte più debole, uno scudo che non offende ma protegge, sulla sinistra si intravede una porta della casa vecchia, con poca luce e una tenda e po quasi al centro il numero 10, chi si spende per difendere gli altri non può che portare questo numero il dieci, formato dall` uno dove si trovano i veri eroi, a volte il primo in testa per guidare, a volte il primo e l`unico, ad esporsi ed essere una campana fra tanti per lasciare un suono dentro a chi stava a guardare, e lo zero che rappresenta l`infino il cerchio, il fatto che nei cuori di chi ha visto un eroe non finirai mai di esserci, ed essere il migliore il 10. Era solo un modo, per dire che solo chi fa la foto sa cosa porterà con se una semplice immagine, questo e parte di quello che ho visto, stamattina alle 7.00 a Pedara (CT). Un Abbraccio Amici.
Scrivo facendo errori di ortografia, vi chiedo scusa, se li vedo li correggo in alternativa fanno parte di me.
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Splendida foto e pensieri molto profondi i tuoi, carissimo Pietro! Tu osservi e scatti ogni soggetto sempre con grandissima sensibilità e rispetto! Sei GRANDE Buon fine settimana! Nadia
Molto bella la scultura, intensa e rappresentata in modo coinvolgente, bravissimo nel riprenderla con una luce calda e lievi penombre alla periferia di quella con testa reclinata indietro Pietro. Un saluto, Claudio