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Chiesa della Divina Sapienza...

Istanbul e Barcellona

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Chiesa della Divina Sapienza inviata il 05 Settembre 2019 ore 12:23 da Ingmaggiore. 39 commenti, 1323 visite. [retina]

a 12mm, 2 sec f/11.0, ISO 100, treppiede. Istanbul, Turchia.

Il 23 febbraio 532, pochi giorni dopo la distruzione della seconda basilica, l'imperatore Giustiniano I decise di costruire una nuova basilica completamente diversa, più grande e più maestosa rispetto a quelle dei suoi predecessori. Come architetti scelse Isidoro di Mileto e il fisico e matematico Antemio di Tralle, Antemio, tuttavia, morì nel primo anno dei lavori. L'edificio venne descritto dallo storico bizantino Procopio nella sua opera "Sulle Costruzioni" (Peri Ktismat?n, in latino: De Aedificiis). L'imperatore fece venire il materiale da tutto l'impero: colonne ellenistiche dal tempio di Artemide di Efeso, grandi pietre dalle cave di porfido egiziane, marmo verde dalla Tessaglia, pietra nera dalla regione del Bosforo e pietra gialla dalla Siria. Più di diecimila persone vennero impiegate nel cantiere. Questa nuova chiesa fu riconosciuta già all'epoca come la basilica più grande della cristianità.[4] Le teorie di Erone di Alessandria potrebbero essere state la base su cui si sono svolti i calcoli necessari per affrontare le sfide presentate dalla realizzazione di una cupola di tali dimensioni. L'imperatore, insieme al patriarca Eutichio, inaugurò la nuova basilica il 27 dicembre 537 con una celebrazione in pompa magna. I mosaici all'interno della chiesa vennero, comunque, completati solo sotto il regno dell'imperatore Giustino II (565-578). Santa Sofia divenne la sede del patriarca di Costantinopoli e il luogo principale per le cerimonie imperiali dei reali bizantini, come le incoronazioni. Terremoti accaduti nel mese di agosto 553 e il 14 dicembre 557 causarono fessurazioni nella cupola centrale e nella semicupola orientale. La cupola principale crollò completamente durante un terremoto successivo, avvenuto il 7 maggio 558,[5] distruggendo l'ambone, l'altare e il ciborio. L'incidente fu dovuto principalmente alla portante troppo alta e al carico enorme della cupola che era troppo piatta. Questi fattori provocarono la deformazione dei piloni che sostenevano la cupola.[6] L'imperatore ordinò un immediato ripristino. Affidò i lavori a Isidoro il Giovane, nipote di Isidoro di Mileto, che utilizzò materiali più leggeri ed elevò la cupola di altri 6,25 metri.[7], conferendo all'edificio la sua altezza interna attuale di 55,6 metri.[6] Questa ricostruzione, che dette alla chiesa il suo aspetto odierno, terminò nel 562. Il poeta bizantino Paolo Silenziario compose un lungo poema epico, noto come Ekphrasis, per la riconsacrazione della basilica, cerimonia presieduta dal Patriarca Eutichio il 23 dicembre 562. Nel 726, l'imperatore Leone III Isaurico emise una serie di editti contro la venerazione delle immagini, ordinando all'esercito di distruggere tutte le icone ed inaugurando il periodo di iconoclastia bizantina. A quel tempo, tutte le immagini religiose e le statue furono rimosse dalla Basilica di Santa Sofia. Dopo una breve tregua sotto l'imperatrice Irene (797-802), gli iconoclasti continuarono il loro tentativo di riforma. La basilica subì in seguito altri gravi danni, prima in un grande incendio nell'859 e di nuovo in un terremoto avvenuto l'8 gennaio 869 che fece quasi collassare nuovamente la cupola. L'imperatore Basilio I ordinò che la chiesa fosse riparata. Dopo un nuovo grande terremoto avvenuto il 25 ottobre 989, che rovinò la grande cupola, l'imperatore bizantino Basilio II chiese all'architetto armeno Trdat, creatore delle grandi chiese di Ani e Argina, di ripararla.[8] I principali lavori riguardarono l'arco occidentale e una parte della cupola. L'entità del danno richiese sei anni di riparazioni. La chiesa fu riaperta il 13 maggio 994. Nel suo libro De ceremoniis ("Libro delle Cerimonie"), l'imperatore Costantino VII (913-919) diede un resoconto dettagliato delle cerimonie che si tenevano a Santa Sofia con l'imperatore e il patriarca.



Vedi in alta risoluzione 17.9 MP  





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avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 12:27

forse on pò oblò....bella comunque luigi

avatarsupporter
inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:00

gran bell'effetto amico mio...peccato per quelle impalcatura..sarebbe stata magnifica!!!

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:02

Lo so, Francesco, ma l'impalcatura è sempre presente...stiamo parlando di una chiesa di 1400 anni!

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:12

bello da parte tua ricordare che Santa Sofia, come è più comunemente nota (tra l'altro come prima vera icona rappresentativa della città), fosse inizialmente una chiesa cristiana.
Nell'immagine si vedono bene però i grandi bolloni coranici e gli arabeschi della cupola.
Magistrali gli ormai pochi resti a mosaico, che ricordo specialmente nell'immagine del Cristo pantocratore ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:24

Cristo pantocratore sarà la prossima foto, caro Marmor.
Sono andato appositamente anche a S. Salvatore in Chora che conserva dei fantastici mosaici bizantini abche se purtroppo metà chiesa era in ristrutturazione...
Aggiungo un'ultima informazione a completare la didascalia: si chiama Santa Sofia non perché intitolata ad una santa di nome Sofia come si potrebbe immaginare, ma Sofia in greco significa Sapienza per cui è intitolata alla Divina Sapienza, non ad una Sofia!
Alessandro

avatarsupporter
inviato il 05 Settembre 2019 ore 18:31

grazie ottima documentazione!

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 20:05

Impalcature o no è bella:-P

avatarsupporter
inviato il 05 Settembre 2019 ore 20:27

Questo luogo di culto ha visto vicissitudini religiose nei suoi lunghissimi anni, entrarvi è una sensazione incredibile, la sua maestosità ti fa divenire piccolo, la sua bellezza ti avvolge ed una impalcatura di certo non compromette nulla, giusta la tua scelta dell'obbiettivo per una maggiore inquadratura;-)
Ciao Loris

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 21:09

Loris, è la stessa sensazione che ho avuto io,, mi sono sentito più piccolo che a S. Pietro, aggiungo che lì come forse non mai ho sentito il "peso" della storia...una chiesa dal 500 d.C., sta lì da 1500 anni...questo mi ha veramente impressionato!
Ale

avatarsupporter
inviato il 05 Settembre 2019 ore 21:33

Tre foto diverse e gradevoli!
Buona serata Ingmaggiore!
FB

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 22:40

Mi piace molto questa immagine, l'effetto, anche se accentuato, rende l'idea della maestosità.
Bellissimi i colori.
Eccellente la didascalia.
Complimenti Ale.
Un caro saluto
Franco;-)

avatarsupporter
inviato il 06 Settembre 2019 ore 0:49

;-)Una bella visione a tutto tondo
Complimenti per l'uso di quest'ottica che io adoro
Marco;-)

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2019 ore 0:55

Mi piace molto
Complimenti
Ciao

user17043
avatar
inviato il 06 Settembre 2019 ore 5:39

Bella realizzazione, splendida atmosfera, luce e colore. Sei stato molto bravo. Complimenti. Buona giornata. Un saluto. Sorriso

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2019 ore 5:58

quando il fish-eye rende per ogni centimetro d'immagine, grande nitidezza e profondità, con una davvero ottima gestione della luce con tutte quelle finestre.
È soprattutto una approfondita didascalia.
Complimenti Alessandro.
Ciao fiore.Sorriso

avatarsupporter
inviato il 06 Settembre 2019 ore 8:28

bella e particolare realizzazione peccato per l'impalcatura......Sorriso;-)

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2019 ore 11:08

Gran bella immagine
complimenti
ciao Mauro .

avatarsupporter
inviato il 06 Settembre 2019 ore 11:45

Ciao Ale, somo contento che una fotografia digitale ci abbia fatto scoprire le stesse sensazioni provate di persona;-)
Alle prossime, Loris:-P

avatarsupporter
inviato il 06 Settembre 2019 ore 13:00

bella e interessante didascalia, ciao

avatarsupporter
inviato il 06 Settembre 2019 ore 16:35 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Wow amico mio.... meraviglioso immagine ''fisheye'', bella all'interno della chiesa, grande composizione e... bel lavoro amico mio... dai, Jean.. :-)


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