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www.lauromagrisphotonature.com -Obiettivo LEICA DC Vario-Summilux F1,7-2,8 24-75 mm eq.ti, focale 24mm - priorità apertura - val.dev.esp. +0,000 - Località: Costalta (BL) Artista/scultore Giandomenico Menia - La leggenda delle Campane: La leggenda narra che il parroco di un piccolo paese di montagna, una sera passeggiasse vicino ai campi che si trovavano attorno al paese ammirando la loro bellezza. Ad un tratto incontrò uno sconosciuto e gli parlò di quanto Dio avesse reso meravigliose le terre del suo paese. Ma lo straniero gli rispose in modo beffardo: "E' tutto molto bello ma io ho tanti cavalli che potrei far calpestare in pochi minuti tutti questi campi e distruggere le vostre ricchezze. A me tutto è possibile!" Chi mai poteva essere così crudele se non il demonio? Il parroco, lo capì immediatamente e gli rispose: Io ho tanti morsi e tante briglie da poter tenere a freno i tuoi cavalli" . Poi corse in chiesa a pregare e ordinò che appena fosse comparsa la più piccola nube, tutte le campane suonassero a distesa. Infatti i cavalli di cui parlava il demonio erano chicchi di grandine e le briglie a cui si riferiva il parroco erano le preghiere. Dopo poco, le nuvole riempirono il cielo e la grandine iniziò a cadere in abbondanza. Le campane non smettevano di suonare e tutta la gente corse in chiesa per pregare insieme al proprio parroco. Finalmente il temporale cessò e tutti videro la grandine caduta, grossa e pesante, si era raccolta tutta nel cortile della canonica. Le campane erano intatte e i campi, costati tanta fatica alle persone del paese, avrebbero preservato ogni famiglia per tutto l'inverno. Con le campane e le preghiere l'uomo di Dio aveva saputo imbrigliare i cavalli del demonio. - L'immagine è coperta da copyright di Lauro Magris , non può essere utilizzata in alcuna forma senza il consenso dell'autore
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