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La città è tutta qui, stretta dentro quelle mura che oggi fanno fatica ad arginarla. Oltre dovrebbe esserci il mare. O almeno c'era, ma molto tempo fa. Era un estate calda quella, la calura opprimeva e lui, bambino tra bambini, percorse a piedi la distanza che lo separava da quella smisurata distesa azzurra. Era il 1941. Oltre le mura solo campagna. Aveva 8 anni. E come per magia, la sua vita si fermò lì. La balbuzie, il reflusso esofageo, l'inappetenza … tutto è riconducibile a quegli anni. Ma certe bestie si impara a conoscerle e domarle. Perché tutto si può sconfiggere. Tutto tranne quel tarlo che si annida nella testa. Da decenni. Da quando, in un Paese raggiunto dopo tante ore di treno, mise a disposizione le sue braccia ad un signore alto e biondo, talvolta persino gentile nei suoi confronti. Era addetto alle pulizie di un forno, di quelli enormi e roventi dove si forgiano metalli. Lo fece per anni. Poi, una mattina, il buio. Quindi mesi di ospedale, di cure, di letti e imbracature. Di silenzi e pianti. Era il 1941, giorno più, giorno meno. Aveva 8 anni. Allora come ora. E non traggano in inganno i sottili capelli radi e canuti e quelle spalle dritte e larghe che indossa con orgoglio. Sono menzogne che il tempo inclemente mette in giro. Scherzi che un dio di un luogo lontano gioca ai puri. ? sufficiente osservarlo, scrutare quegli occhi azzurrocielo che celano a stento il suo fatato candore, per scorgere quei tratti comuni ai tanti che ancora sguazzano nella fanciullezza. Basterebbe lasciarsi avvolgere e coccolare da quella pudica timidezza che farcisce i suoi racconti. Occorre solo farsi inondare dalla sua risata schietta e genuina, dispensata con innaturale saggezza. O provare a corrergli dietro quando, con il suo sacchetto azzurro in una mano, si libra in volo leggero e fiero come una farfalla. Certe magie riescono solo ad alcuni bambini …e solo a loro! Sarà sempre 1941 fintantoché la sua figura scivolerà furtiva e lieve lungo le nostre vie, tra le nostre vite. E forse lo sarà anche dopo, quando quel 1941 sarà solo un lontano ricordo.
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Mi piace quel senso di quotidianità. Molto bella l'ambientazione con uno sfondo "flou". Mi piace ,anche,quella sedia,precaria,del tipo "finche ce la faccio ti sorreggo".