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| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 11:48
Bella fotografia, e brutta presenza per le nostre acque... |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 12:18
Bella complimenti ! Purtroppo anche qui da noi cambia poco ... tutti i pesci spariti resistono solo grossi barbi e carpe ! Ancora bravo ! Ciaoo Lorenzo ! |
| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 11:53
BEL DOCUMENTO! UN SALUTO |
| inviato il 05 Novembre 2018 ore 21:30
Molto bella complimenti, complimenti!!! |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 15:35
Grazie per il passaggio! |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 2:38
Splendida foto e splendido pesce!! Se è lì non è sicuramente colpa sua, i pesci non hanno le ali.... Complimenti per tutta la galleria, veramente bella. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 12:40
Ti ringrazio per il complimento, ma non ci trovo nulla di straordinario in questo pesce, ne tanto meno qualcosa di bello a livello estetico. Certamente non è colpa sua se si trova qui, per me è frustrante alle volte esplorare una prismata e trovarsene davanti uno in ogni buco. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 14:19
A me piace molto invece, uno splendido pesce, molto affascinante dall'aspetto quasi preistorico, splendida la sua livrea marmorizzata. Pesce da sempre bistrattato ingiustamente, forse per le dimensioni ragguardevoli che può raggiungere. Ricopre invece un ruolo importantissimo per l'ecosistema acquatico, predando in prevalenza pesci malati e deboli. Le dicerie popolari che lo vogliono distruttore e divoratore sono solo leggende prive di qualsiasi fondamento, un grosso Siluro è in grado di ingerire il 2/3% del suo peso corporeo, un Siluro di cinquanta kg sarebbe già sazio con appena un kg di pesce e c'è anche da considerare che gran parte delle sue prede sono pesci malati, debilitati e molto spesso specie alloctone tipo breme e carassi inoltre il Siluro è anche cannibale, quindi preda anche i suoi simili, ha una importantissima funzione di contenimento di specie infestanti e può anche evitare il contagio di malattie predando appunto in prevalenza pesci malati e debilitati. Tra un pasto e l'altro possono passare anche svariati giorni causa la lunga digestione, essendo un animale a sangue freddo la digestione è lunga e ovviamente la temperatura dell'acqua influisce molto, tant'è vero che nel periodo invernale quando la temperatura dell'acqua scende, può passare anche qualche mese senza alimentarsi, va in una specie di semiletargo, rifugiandosi in profonde buche sul fondale, riducendo al minimo qualsiasi movimento per bruciare meno calorie possibili. Le prismate sono uno dei suoi ambienti di caccia abituali. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 14:26
Scusa se mi sono dilungato nel discorso, non sono un Ittiologo, ma sono sempre stato appassionato dell'ambiente acquatico e lo conosco molto bene, soprattutto quello delle acque interne, abitanti compresi, ciao, Riccardo. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 15:41
Il tuo discorso va benissimo, se questa fotografia fosse stata scattata nel delta del Danubio. Invece è stata scattata nel Ticino, in un luogo dove il siluro non deve esserci. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 16:32
Verissimo quello che dici Mattia, ma ormai di autoctono non è rimasto niente, causa inquinamento, sbarramenti artificiali, bracconaggio e via discorrendo, le specie alloctone sono state introdotte incautamente dall'uomo, si sono ambientate ed hanno creato un "nuovo" ecosistema e una nuova catena alimentare, bisogna farsene una ragione.... |
| inviato il 07 Dicembre 2018 ore 8:36
Grazie a Dio non è proprio così per il Ticino, altrimenti non andrei a ghiacciarmi gli zebedei alla ricerca di pesci autoctoni anche in questa stagione con la mia muta umida. Siluri c'è n'è tanti e sono un problema, ma non è tuttoi perduto. Se vuoi vedere i pesci che ho la fortuna di incontrare nel Ticino vai sul mio sito www.mattianocciola.com l'ittiofauna del Ticino non è del tutto compromessa. |
| inviato il 07 Dicembre 2018 ore 12:10
Ho visitato con molto piacere il tuo sito e ho letto con molta passione ed interesse i tuoi bellissimi racconti, foto stupende!! bellissime le Tinche, l'ultima che ho potuto osservare è stato un po' di anni fa nell'alto corso del fiume Mincio in acqua bassa tra la vegetazione, anche i Cavedani una volta numerosi ormai purtroppo sono sempre più rari, la Marmorata e lo Storione sono veramente una rarità ed è bellissimo vedere e sapere che qualche esemplare nuota ancora nelle nostre acque. La presenza del Ghiozzo sta ad indicare che l'acqua è pulita e limpida ed è una gran bella cosa. Speriamo solo che i nostri autoctoni possano convivere con i numerosi alloctoni ormai presenti e acclimatati in maniera stabile nelle nostre acque. Ti faccio tanti complimenti per le bellissime immagini che ho potuto osservare. |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 19:41
Bellissimi ed interessanti scatti. Molti complimenti per la tua attività di esplorazione e documentazione. Sono molto attratto anche io dalla vita del fiume anche se mi manca il coraggio di affrontarlo nel modo in cui fa tu. Fabio. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 19:34 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Ottima fotografia. Un complimento anche per il tuo sito web e i tuoi video. 8-) Renaud Great photography. A compliment also for your website and your videos. Renaud |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 21:08
Bella foto, bell'esemplare anche questo. Discorso a parte per quanto concerne questi pesci alloctoni. |
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