Che cosa ne pensi di questa foto?Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
| inviato il 26 Agosto 2018 ore 21:48
Mossa, non a fuoco, con una post-produzione volta ad aumentare a dismisura (invano) la nitidezza. Mi chiedo: come mai postarla in una community di fotografia e per giunta nell'area commento? |
| inviato il 26 Agosto 2018 ore 23:31
Tutto giusto, ma resta il fatto che a me piace e così mi sono chiesto se per caso piace anche ad altri. Ciao |
| inviato il 26 Agosto 2018 ore 23:58
Perchè ti piace? Sono sinceramente curioso. |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 8:41
E' un profilo incunsueto, mi sembra una ragazzina d'altri tempi, una amish dell'Ohio, senza un velo di trucco. In una Venezia turistica era una mosca bianca. Ciao |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 11:29
“ E' un profilo incunsueto, mi sembra una ragazzina d'altri tempi, una amish dell'Ohio, senza un velo di trucco. In una Venezia turistica era una mosca bianca. Ciao „ Non prenderla male, ma tutto questo background non traspare minimamente da questa foto, non c'è una benchèminima contestualizzazione. Fosse stato un ritratto meno stretto (molto meno), avrebbe potuto essere chiaro anche agli osservatori esterni, ma così... |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 12:07
Vedi questa ragazza mi aveva colpito ( e anche la madre che le stava accanto) e lo scatto lo avevo tenuto (tagliando e ritagliando) per diversi anni. Ogni tanto mi capitava di rivederlo e questa ragazzina così estranea al mondo che la circondava mi riportava a pensieri profondi e tutti miei. Verissimo che questa piccola emozione è solo mia e non sono riuscito a trasmetterla. Allargando avrei inserito qualcosa di Piazza San Marco che non mi piace. E poi, caro amico, non me la prendo affatto male, anzi sarebbe bello che ogni mia foto portasse a chiaccherate critiche come abbiamo fatto noi. |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 13:34
“ E poi, caro amico, non me la prendo affatto male, anzi sarebbe bello che ogni mia foto portasse a chiaccherate critiche come abbiamo fatto noi. „ Alessandro, sei una persona rara su questo forum. Adesso ho capito molto meglio il tuo punto di vista su questa foto, è un peccato che manchi qualche elemento in più per far trasparire questo tuo pensiero e la sensazione che hai avuto in quel momento, ma le fotografie sono anche ricordo. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 17:53
Quando mi capita di riaprire il cofanetto del tempo e rivedere foto ricordo di famiglia , specie dopo diversi anni o anche solo mesi, capisco la soggettività del momento e del messaggio che lega chi ha fotografato cosa, e chi osserva in quel preciso istante a seguito del fattore spazio-tempo. Una foto non è bella perchè chi l'ha scattata ha seguito la giusta composizione (per come classicamente la pensiamo noi fotoamatori che mastichiamo spesso teoria e pratica fotografica, e siamo abituati a vedere continuamente immagini sul web, un po' per curiosità ed un po' per passione), ma lo è perchè conserva qualcosa di importante per ciascuno di noi fruitori di quella singola foto. Capita a tutti che in un dato periodo si possa apprezzare qualcosa che tempo addietro non piaceva (o al contrario), basterebbe rivedere le nostre foto scattate sino ad ora (andando oltre il contesto foto ricordo o foto di famiglia). L'apprezzare un'immagine, o meglio ancora una fotografia (per me fotografia significa stampa, tutto il resto è roba tristemente legata ad un cavo di corrente, ad un monitor, alla preghiera perpetua del sempre corretto funzionamento di un hard disk e a tutta la relatività del digitale), non è un input che gli occhi rimandano al cervello solo per la tecnica, per i colori brillanti, per il gusto tattile della stampa, per il momento colto o per la bellezza di cosa si è congelato "per sempre" in quel preciso momento, ma è soprattutto un fattore emozionale e strettamente soggettivo dettato da molteplici ingredienti che possono essere per ciascuno di noi differenti. In sintesi, e lo sappiamo tutti, le foto che a me potrebbero trasmettere le giuste emozioni perchè per esempio ritraggono mio figlio all'età di 3 anni in vacanza o successivamente al primo giorno di scuola, una foto di paesaggio in lunga esposizione che è valsa un'intera stagione di scatti perchè magari ho avuto la possibilità e la fortuna di immortalare uno spot da favola con un cielo fantasticamente rosso, una schiacciata in canestro che vale lo scudetto nazionale in serie A per una squadra di basket, una notte stellata in montagna o una foto macro vincitrice di un concorso fotografico internazionale, fatte vedere al collega d'ufficio o all'amico in palestra, potrebbero risultare del tutto anonime (magari sono gli stessi che lasciano like random sui vari social senza soffermarsi più di 1 secondo per immagine, ma vabbè questo è altro discorso). Quindi la fotografia porta con sé chiari ricordi e ingredienti emotivi, o perchè no anche istintivi, in un bagaglio culturale che trascina tutto quello che abbiamo immagazzinato, trascorso, vissuto, subìto, studiato, imparato, compresa la musica che abbiamo ascoltato o i film che abbiamo visto, non solo quello che traspare nel numero di pixel o nei centimetri di stampa. Senza risultare troppo prolisso (rischierei di non essere letto o di passare per bacchettone di turno), e contestualizzando, sono del parere di Raffaele, ci sono sfumature che probabilmente mediante un racconto differente sarebbero state apprezzate da più persone, avrebbero raccontato meglio il soggetto, l'avrebbero valorizzato, l'avrebbero contestualizzato e reso fruibile a tutti senza soffermarsi su un primissimo piano discutibilmente tagliato su sfondo anomino che potrebbe rappresentare "chiunque" in qualsiasi luogo (spero di aver reso l'idea del concetto), ma entrare nelle corde e nei gusti di chi ha scattato la foto, questa precisa foto, è un compito altrettanto difficile. Per me (sottolineo per me), proporre quindi un qualcosa, in un forum specialistico di fotografia, richiede una "particolare attenzione" stilistica, a differenza della propria personale paginetta sui social che in qualche maniera racconta le proprie cose giorno per giorno comunque capita e comunque vada a prescindere dall'aspetto fotografico in manu propria . Resta comunque apprezzabile il confronto, il fair-play di Alessandro, e la voglia di approcciarsi al giusto spirito di condivisione del forum che per fortuna ci salva in qualche maniera proprio dai social network che lasciano il tempo che trovano in una vagonata di immagini che vengono superate istantaneamente in dinamiche così veloci quanto sterili e fotograficamente molto poco attendibili (vista anche la cattiva compressione che ci riserva). Questa foto (per me) è da intendersi fuori fuoco, presenta vistosi artefatti, probabilmente è stata applicata anche una pesante maschera di contrasto nel tentativo di ripristinare la leggibilità di un crop, ma che altera parecchio la resa iniziale, risultando abbastanza audace e presumibilmente non del tutto condivisibile (a noi lettori arriva la foto così come si presenta, non tutto il background vissuto e raccontato). Personalmente, come sopra, e mi sono permesso di introdurre un cappello abbastanza lungo proprio per evitare equivoci, con tutta onestà la cestinerei di primo acchito senza riserva, non mi piace neppure il soggetto a dire il vero, ma per l'autore evidentemente è diverso, in questo momento è nei suoi gusti, custodisce un'emozione, rappresenta un momento che probabilmente con esperienza, o solo con il tempo, verrà rielaborato. Per colpire, per piacere, per contestualizzare una storia, per raccontare un ritratto ci vuole più carattere, più interazione con il soggetto, più anima... anche nella sua semplicità, perchè la fotografia di ritratto deve essere pulita e deve sottrarre elementi più che aggiungerne, ma un terzo di profilo, così fatto, non basta, o per lo meno a me non è arrivato nulla se non una foto discutibile sotto diversi aspetti. my two cents Vincenzo |
| inviato il 03 Settembre 2018 ore 12:22
Vincenzo, mi trovi d'accordo. Io ho tantissime fotografie esteticamente anonime (o anche peggio) ma che hanno un'importanza fondamentale per me, la mia anima e il mio passato. Renderle pubbliche senza un background o una spiegazione sarebbe esattamente come mostrare ad altri una foto senza senso, non posso pretendere che gli altri la capiscano. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |