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Reload de "Il bosco brucio'...

La razza malvagia

Vedi galleria (28 foto)

Reload de "Il bosco brucio' inviata il 22 Giugno 2018 ore 0:18 da Emmegiu. 45 commenti, 1611 visite. [retina]

a 12mm, 1/100 f/18.0, ISO 640, mano libera.

#FiglieDiUnDioMinore - Reload de Il bosco bruciò - L'amico Gianka ha lanciato la lodevole iniziativa di riproporre una foto che riteniamo non abbia avuto la considerazione che si merita attraverso l'Hashtag #FiglieDiUnDioMinore e io ho preso al balzo l'iniziativa per rilanciare un'immagine che secondo me risponde a questi requisiti e la ripropongo a colori ma l'unico colore che si nota è quello del cielo che dopo l'incendio da nero ritorna azzurro, ma non è che io voglio dargli risalto perché la ritengo una bella immagine tutt'altro, come ha detto l'amico Arrigo è un'immagine orribile, voglio solamente riproporla per l'argomento che tratta perché mi sta molto a cuore. L'argomento è la distruzione e la disperazione l'angoscia che porta un incendio boschivo a tutti gli esseri che abitano il bosco. Quando l'incendio si avvicina al bosco i grandi alberi cominciano ad agitarsi si sente un cupo fruscio non possono fuggire ma manifestano così la loro disperazione, lanciano l'allarme ma gli animali chiusi nei recinti non possono scappare, i cuccioli si riparano nelle tane, gli uccellini cominciano disperatamente a pigolare, tutti i piccoli animaletti che abitano sul terreno si rifugiano nelle loro piccole tane, intanto le cornacchie gracchiano il loro canto di morte e volano via. Il fuoco arriva come un mare in tempesta e distrugge tutto ciò che trova sulla sua strada seminando disperazione dolore e morte. Noi siamo abituati a ragionare in ettari di bosco bruciato e ci dispiaciamo, ma voltiamo pagina e pensiamo alla pagnotta, ai migranti che sbarcano, al bambino con il mal di pancia, ma ai migliaia di creature viventi che sono morte nella solitudine con dolore, alla loro infinita disperazione non ci pensiamo, esistiamo solo noi uomini la disperazione degli altri esseri non ci importa, già ci tocca poco quella dei nostri simili. Ecco invece a me mi importa e la sento questa disperazione e soffro e mi dispero perché sento il loro grido mentre muoiono e con loro muoio anche io. Vi ripropongo cari amici il piccolo racconto che avevo scritto e pubblicato in onore della volpina Rosa salvata dai forestali e curata dalla la Dottoressa Monica Pais della clinica veterinaria Duemari dopo un incendio, il caro amico Arrigo è dispensato dal piangere perché l'ha già fatto l'altra volta. Gli altri dopo uno sguardo distratto continuino a guardare altro. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- I volpacchiotti correvano felici a rincorrersi l'un l'altro, mamma volpe quel giorno era uscita presto in cerca di cibo e ogni giorno tardava sempre più perché non riusciva a trovare da mangiare per la sua prole, prima d'andare via aveva raccomandato ai due volpacchiotti di non allontanarsi dalla tana e di essere prudenti, li aveva accarezzati dolcemente con il muso ed era partita. Il bosco era tranquillo gli uccellini cantavano e tutti gli animaletti del bosco erano intenti alla ricerca del cibo. La giornata era calda molto calda ma il bosco era fitto e il sole filtrava a stento dalle fronde degli alberi. Per i volpacchiotti la vita trascorreva serena e spensierata i pericoli lontani. Ma ad un tratto gli uccelli smisero di cantare e volarono via, restò solo il disperato cinguettio dei pulcini nei nidi e un rumore assordante come di un vento di tempesta e aria calda che bruciava la gola spaventò i volpacchiotti che si strinsero l'un l'altro e si rifugiarono nella tana, il bosco si era fatto deserto, le fronde si agitavano crepitando e la disperazione degli alberi e di tutti gli esseri viventi del bosco intristirono la terra. Arrivò il fuoco preannunciato da un calore immenso e tutti scapparono, gli animaletti del bosco si rifugiarono nelle loro tane e per loro non ci fu scampo, ne ci fu scampo per gli animali rinchiusi nei recinti ne per i cuccioli disperati che non fecero in tempo a scappare e non sapevano dove andare, il bosco brucio' e i grandi alberi nel crepitare assordante delle fiamme nella loro immensa agonia maledirono l'uomo. E fu un uomo, che la accarezzava delicatamente, che vide la volpacchiotta quando si svegliò insieme all'odore acre della sua carne bruciacchiata e a un gran dolore. emme. Dedicata a Rosa Fumetta la volpina salvata dal Corpo Forestale.



Vedi in alta risoluzione 3.8 MP  





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avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 0:26

Il Corpo Forestale Il 14 maggio 2017 impegnato ad arginare un incendio nell'agro di Massama, nell'Oristanese, tra le braci ancora ardenti ha trovato un piccolo di volpe sarda: è una femminuccia che ha gravi ustioni, soprattutto alle zampe, al muso, al tartufo, al labbro inferiore e alle palpebre. Ricoverata d'urgenza nella clinica, centro di primo soccorso provinciale per la fauna selvatica, e stata curata con amore dai veterinari Monica Pais e Paolo Briguglio e ha affrontato un lungo periodo di riabilitazione e ora è ospitata in una zona speciale dell'Acquario di Cala Gonone..
Da la Nuova Sardegna
(a lato un'immagine di repertorio di animali bruciati nel bosco in Sardegna)





avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 0:30

emozionante racconto
bravo emme , complimenti , io conoscevo questa storia, quando mi facevi vedere
le foto che ancora non pubblicavi.
deve fare aprire gli occhi , speriamo Triste

claudio c

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 0:36

Claudio carissimo grazie per la tua gentile testimonianza ho approfittato dell'iniziativa del Gianka per riproporre l'argomento, buona notte amico mio

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 0:56

A me la foto è sempre piaciuta anche in bianco e nero, poi certo che a livello di significato sale di molto il suo valore ed hai fatto bene a riproporla, certi temi non è mai troppo ripeterli, dovrebbero essere le tracce per la maturità dei giovani che si affacciano alla vita da adulto.
Un grande applauso a te Emme ed un grande abbraccio
un saluto
Pierpaolo

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 1:04

Grazie Pierpaolo il mio raccontino è stato letto da due bambini in una grande manifestazione in onore di Rosa dove si è parlato di incendi alle scuole elementari medie e superiori, se non rifondiamo l'uomo dalle fondamenta siamo persi, troppa cattiveria in giro, grazie di cuore amico mio per la tua grande sensibilità ambientale, un abbraccio e buona notte

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 1:05

Forte!!!

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 1:07

Grazie amica mia, si forte e drammatica, un abbraccio e buona notte

user33208
avatar
inviato il 22 Giugno 2018 ore 1:40

Ti dò un bellissimo mi piace caro amico mio ma non la commento più perchè quando l'ho fatto mi sono messo a piangere come un bambino e soffro troppo davanti a questi avvenimenti.trascurando i dati tecnici sempre perfetti la foto è molto brutta ma è un bel documento che racconta la triste storia della dabbenaggine umana contro la quale la lotta la vedo molto dura,oserei dire perdente già dall'inizio.Poche decine di euro a un teppistello drogato e il gioco è fatto,purtroppo,è il poi che è in mano ai nostri governanti che facciano si che quei territori bruciati non vadano in mano a edificatori e diciamolo e quegli × che hanno dato pochi spiccioli al drogato?Ma sappiamo bene come le buste diventano gonfie dopo,talmente gonfie che nessuno resiste.ben venga il 24 giugno auspicandomi che venga per tutti,vebbè io devo documentare,e chi li ha 24 fotogrammi al secondo?Solo ioTriste

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 1:50 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Wow il mio amico... ottima immagine, luogo e composizione... grandi dettagli e colpo superbo... bel lavoro... bye Jean... 8-)

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 7:06

un bello scatto una bruttissima storia una completa didascalia ma le tue parole sono la cosa più importante di tutto il racconto.....SorrisoSorriso queste "se non rifondiamo l'uomo dalle fondamenta siamo persi, troppa cattiveria in giro".

un carissimo saluto ed un buon fine settimana Jerry.Sorriso

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 7:14

Si è un racconto che a man mano lo leggi ti porta un nodo alla gola, anche le immagini sono di grande impatto e molto forti, se poi ci aggiungiamo che il tutto potrebbe essere causato al'80 % dalla mano dell'uomo e si ripropone ogni anno, le lacrime pian piano incominciano a scendere copiose.Triste
Molto bravo come sempre Emme.
Un caro saluto fiore.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 7:16

gran racconto molto sentito sicuramenteConfusoscatto drammatico che però nasconde un barlume di speranza con quel magnifico cielo che fa ben sperare onde evitare simili catastrofiche condizioni in cui animali e natura non hanno nessuna possibilità di salvezzaConfusoTu sai che io sono ottimista e spero sempre che l'uomo si ravveda.
Buona giornata carissimo Emme:-Psperiamo bene,un abbraccio ciao Rosario:-P

user146504
avatar
inviato il 22 Giugno 2018 ore 7:39

Scatti sempre profondi, mai banali, volti sempre a far ragionare chi stà guardando l'immagine.
Complimenti per la didascalia. Il mio like è tutto per lei, perché,come hai riportato tu,il contenuto di questa immagine è orribile.
Ciao Luca

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 21:54

immagine formalmente perfetta di una tragedia
racconto emozionante che finisce con una nota di speranza, come il cielo blu della fotografia messo in evidenza da Rosario... non c'è solo il male, anche se fa più rumore e sembra prevalere sul bene
ciao Emme
Michele

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 22:30

Siamo abituati a vedere scorci rigogliosi e lussureggianti, ma anche questa e' la realtà...Purtroppo.
A.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2018 ore 22:58

Emme,
Questa tua "triste" immagine mi ha ricordato la brutta sensazione provata qualche anno fa nel periodo delle vacanze estive.
Gironzolavo in macchina nell'entroterra dell'isola di Rodi, oltremodo ricco di boschi, frutto della sapiente politica di rimboschimento, ad opera di boscaioli altoatesini, giunti sull'isola nel periondo nel quale le isole del Dodecaneso erano un possedimento italiano.
Viaggiavo su una strada secondaria che seguiva con andamento sinuoso la conformazione montuosa di quei luoghi, ad un certo punto dopo una curva cieca, in prossimità di un ponticello che superava un torrente con un rigagnolo di acqua, è comparsa davanti ai miei occhi una scena apocalittica, che ho compreso nella sua triste realtà trascorsi alcuni interminabili secondi. Tutto il paesaggio montuoso che si parava di fronte a me era ridotto a una macabra scena composta di scheletri di alberi neri e di terra cosparsa di cenere. La tristezza ha invaso la mia anima e ha lasciato una cicatrice indelebile nel mio cuore, sensazioni che ogni volta che ricordo qui giorni rivivo con disagio.
Un caro saluto Gianka

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2018 ore 23:03

Tristissima la tua storia carissimo Gianka, siamo dei distruttori alieni alla terra e senza amore per essa e per le creature innocenti che la popolano, forse proveniamo dalla galassia più remota dove i nostri antenati vivono distruggendo i mondi che colonizzano e noi siamo i loro figli Triste

user33208
avatar
inviato il 23 Giugno 2018 ore 0:23

TristeTristeTriste

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2018 ore 0:31

Lo scatto con quella mandibola in primo piano, trasmette pienamente tutta la drammaticità di tali tristi episodi, i tuoi racconti sono tosti e commoventi ... Complimenti carissimo Emme per la sensibilità che .. sento di poter dire .. ci accomuna!!
Un caro saluto, Rod;-)

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2018 ore 5:09

E triste realtà! Non ho parole! Un saluto Emme!


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