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Nell' angolo...

Devero...

Vedi galleria (20 foto)

Nell' angolo inviata il 24 Ottobre 2017 ore 6:19 da Yura. 2 commenti, 448 visite.

a 31mm, 1/160 f/11.0, ISO 160, mano libera.

Anche il livello del Lago del Devero è basso. L' estate appena trascorsa ha lasciato traccia dell' inesorabile surriscaldamento. E noi continuiamo nonostante tutto a non rendercene conto...



Vedi in alta risoluzione 1.4 MP  



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avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2017 ore 21:59

Mi piace il posto e spero di riuscire a visitarlo a breve, trasmette un grande senso di pace. E' il luogo ideale dove liberare la mente alla ricerca di quell'equilibrio che le incombenze quotidiane ci consumano. In questa, a differenza dell'altra, la mestizia dei monti è meno sentita, prevale il calore dei larici che cercano di consolare la magra sponda che riflette il suo volto pensieroso nelle acque del laghetto. Forse la natura, rispetto a noi, è più abituata ad affrontare situazioni di alti e bassi e aiutandosi a vicenda cercano di superarle. Noi siamo meno avvezzi a socializzare e quando ci capitano situazioni "particolari" facciamo fatica a trovare conforto, anche solo attraverso semplici parole. Se osservassimo di più la natura potremmo sicuramente trarne dei grandi benefici ma è un'abitudine che purtroppo abbiamo perso e non riusciamo a recuperare. Questo scatto dovrebbe farci riflettere e come la sponda si confronta con il suo ego, specchiato dalle acque, dovremmo ogni tanto analizzarci di fronte ad uno specchio e valutare le risposte che saremo in grado di darci onestamente. Come al solito mi lascio trasportare dalla mia perversa mente che entra in simbiosi con la natura e vede e sente cose, oggetti, forme e pensieri che ai più sembrano solo fantasie e non realtà.
Fra tutti, questi due sono quelli che maggiormente mi hanno offerto momenti di...riflessione.
Ciao, buona serata

Riccardo

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2017 ore 12:28

Vai Riccardo, vacci appena puoi. E' uno dei miei luoghi preferiti. Al di la delle occasioni fotografiche mi piace dire che ha un sapore delicato ma persistente. Sopratutto dopo un week end a me lascia in corpo un benessere che dura per qualche giorno. Passeggiare la sera per la piana di Crampiolo, dopo che sono scesi tutti, è un piacere per gli occhi ma sopratutto per lo spirito...è ritemprante. Ci sono stato un sacco di volte in tutte le stagioni ma non mi stanco mai di andarci, tanto che ci tornerò anche Sabato e Domenica.

Mi ricollego alla tua riflessione, che è sempre un piacere leggere e (tentare per me di) capire, per condividere le mie di riflessioni proprio in merito ai larici. Osservandoli, sono i miei alberi preferiti assieme al faggio, Domenica sotto al cielo blu cobalto nello splendore del loro giallo oro, e confrontandoli con le altre conifere mi chiedevo perchè di questa differenza, del perchè rispetto agli abeti o ai pini che sono della stessa famiglia, loro si trasformino così per l' inverno. La mia personalissima idea (sono ignorante in materia) è che, dato che sono gli alberi che più si spingono in quota, ingiallendo prima e perdendo gli aghi poi, si preparano ad una sorta di letargo, quasi vadano in modalità energy saving per poter poi riprendere vigore e nutrimento allo sbocciare della primavera.

La foto in questo caso penso perda d' importanza rispetto al resto, ho tentato solo di evidenziare quanto sia basso il livello dell' acqua rispetto al solito anche perchè l' anno scorso al 16 di Ottobre c' era già neve...per cui ti saluto e ti ringrazio davvero tanto, leggerti è sempre un piacere che richiede il giusto tempo, come assaporare un buon bicchiere di vino o di cognac !


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