JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
a si se non lo conosci devi assolutamente vedere il suo genere fotografico!!si chiama Sebastiao Salgado e' un fotografo brasiliano..fa delle foto davvero bellissime!un po di tempo fa ha pubblicato una raccolta di foto dal titolo Workers e lo stile devo dire che e' molto simile alla foto da te postata!
Salgado lo conosco abbastanza bene: è uno dei Grandssimi della fotografia di sempre e secondo me messuno ha saputo fotografare i " diseridati " come lui. Il suo lavoro sulla Serra Pelada negli anni ottanta mi aveva fatto scattare una vogia irresistibie di visitare quel posto che però, quando sono andato in Brasile, era una zona in cui non si poteva andare
Però non conosco la serie dedicata ai workers che immagino raccoglierà foto scattate durante un lasso di tempo lungo ed andrò subito a vedere, grazie della segnalazione.
Grazie Tommy!! Come ho detto in altre occasioni non ho un metodo: apro il file e mi lascio trasportare da quello che la foto mi suggerisce seguendo i miei gusti... molte volte è più il tempo che passo a pensare al da farsi rispetto che quello in cui utilizzo effettivamente Photoshop. Non utilizzo i livelli ( non li conosco ma dovrò imparare ad utilizzarli...) ma mi piace evidenziare i segni della pelle con il contrasto, scherma e brucia etc.. e poi di sotlio regolo i colori e la saturazione con modalità che cambiano di volta in volta. Procedo per piccoli passi e mi piace salvare i passaggi intermedi anche perchè non è detto che quello finale sia il migliore....
Bella anche questa, ma ormai con i tuoi scatti è pleonastico affermarlo. Una cosa che mi ha sempre incuriosito dei tuoi ritratti alla Steve McCurry è il coinvolgimento del soggetto. A tale proposito volevo chiederti se hai una tecnica particolare. L'approccio al soggetto è infatti una cosa che ancora mi riesce poco, specie in paesi dobe la gente non ama essere fotografata.
Ti ringrazio Pisolomau, certi paragoni sono un po' impegnativi... L' ideale è avere il tempo di entrare in qualche modo in empatia con i soggetti ma quasi sempre non ce n'è il tempo oppure lasciar passare il momento di curiosità reciproca ed attendere che la situazione si rilassi ma anche questo non è sempre possibile... Nei posti dove gradiscono poco le foto è comunque sempre difficile e ci sono poche opzioni se non la pazienza di cercare il soggetto disponibile che prima o poi capita sempre; l' importante è chiedere e rispettare la risposta. L' India ad esempio è quasi un paradiso perchè ci sono una disponibilità ed una naturalezza davvero straordinari ma può capitare anche in tanti altri posti soprattutto frequqntando le zone meno turistiche di tanti paesi.... Nei posti dove si deve pagare ci sono poche alternative ed il problema è che di solito sono i soggetti più rigidi che non si rilassano mai per paura che gli si faccia uno scatto in più... anche in questo caso ci vuole un po' di pazienza ed aspettare il momento opportuno.
Grazie. Concordo che l'India, Nepal e il Ladakh sono i paesi con i soggetti più disponibili, hanno piacere a farsi riprendere (musulmani esclusi...). Sul pagare ho avuto un'esperienza shock in Ladakh, un bellissimo vecchietto in un mercato che vendeva albicocche mi aveva fatto cenno di no quando gli mostrai la fotocamera. Allora mi sono avvicinato e gli ho allungato 10 rupie, lui sdegnato le ha rifiutate e dopo aver aperto un borsellino sgualcito mi ha dato un biglietto da 10 rupie facendomi cenno di allontanarmi. Mi sono sentito talmente male che da allora mi risulta difficile offrire soldi per uno scatto