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Bacillus rossius...

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Bacillus rossius inviata il 15 Febbraio 2016 ore 2:00 da Aiello Antonio. 0 commenti, 522 visite.

1/125 f/5.0, ISO 2000,

Il Bacillus rossius Rossi, 1788, comunemente noto come insetto stecco, è un insetto dell'ordine dei Fasmoidei.[1] insetto stecco adulto (sopra) e larva (sotto) Esso vive nel Mediterraneo nord-occidentale, specialmente in Spagna, Francia meridionale, Italia e nella penisola balcanica.[2] Descrizione : Il colore varia dal verde al marrone, le ninfe sono verde chiaro. Con eccezione delle dimensioni, sono identiche all'individuo adulto. Le femmine, che possono raggiungere i 10,5 cm, sono notevolmente più grandi dei maschi, che misurano circa 6 cm. Le antenne sono corte.[1] Biologia : Lo si può incontrare soprattutto di notte, essendo un animale per lo più con attività notturna ma anche a mezzogiorno in estate. Se disturbato o infastidito, può irrigidirsi e cadere al suolo fingendosi morto (tanatosi) oppure oscillare come dei ramoscelli al vento . Alimentazione : Si nutre esclusivamente di foglie di rovi e rose, vive in habitat piuttosto umidi ed arieggiati. Riproduzione : Si riproduce sia partenogeneticamente, sia tramite una riproduzione anfigonica. Le uova sono di colore scuro tendente al nero e sono grandi all'incirca 2 mm. Subisce una muta, durante la quale esce dalla sua pelle per poi mangiarsela. Ogni anno si sviluppano due generazioni, delle quali la prima in primavera, la seconda in estate. Le uova della seconda generazione sopravvivono all'inverno, mentre gli insetti non sopravvivono alla stagione più fredda. Di notte la femmina depone fino a 16 uova, facendole semplicemente cadere sul terreno. In totale una femmina nel corso della propria vita può deporre oltre 1000 uova. Queste sono ovali, lunghe 4 mm, larghe 2 mm e di colore marrone. A seconda della temperatura, le ninfe possono cambiare pelle dopo un mese oppure anche solo dopo ben più di un anno. I maschi sono rari di colore marrone scuro gli adulti.[2] La sua aspettativa di vita è di 1 anno. La specie Bacillus rossius in Italia centro-meridionale si riproduce anfigonicamente, mentre in Toscana, Marche ed Emilia-Romagna si rinvengono esclusivamente popolazioni partenogeniche, che con normale meiosi sviluppano uova che si auto-attivano e portano alla formazione di germi aploidi, i quali, per restituzione anafasica, diploidizzano sviluppando un embrione normale. La facoltatività di questa partenogenesi sta nel fatto che qualsiasi femmina proveniente dalle popolazioni partenogeniche può essere fecondata da un maschio ed è in grado di produrre discendenza deuterotoca (comprendente entrambi i sessi) e, naturalmente, femmine che normalmente si riproducono per via anfigonica, isolate dai maschi, possono dare ovature con una certa discendenza partenogenica telitoca, con una netta tendenza, deposizione dopo deposizione, ad ottenere rese molto alte rispetto alle prime deposizioni in assenza di maschi. Tassonomia : La specie conta 8 sottospecie differenti: B. rossius catalauniae Nascetti & Bullini, 1983. Spagna. B. rossius lobipes Nascetti & Bullini, 1983. Algeria, Cabilia. B. rossius medeae Nascetti & Bullini, 1983. Nord-Ovest dell'Algeria. B. rossius montalentii Nascetti & Bullini, 1983. Algeria, Cabilia. B. rossius redtenbacheri Nascetti & Bullini, 1983. Sud Italia, Sardegna, Dalmazia (ex Jugoslavia), Albania, Grecia. B. rossius rossius (Rossi, 1788). Francia, Nord Italia, Sardegna. B. rossius tripolitanus A Nascetti & Bullini, 1983. Tunisia. B. rossius tripolitanus B Nascetti & Bullini, 1983. Nord-Est dell'Algeria. Allevamento : Per due coppie è sufficiente un terrario da 30 x 30 x 30 cm. La temperatura dovrebbe aggirarsi sui 20-25 °C. L'umidità dell'aria dovrebbe essere compresa tra il 60 e il 70%, ciò che si può ottenere nebulizzando acqua alla sera, consentendo così agli insetti anche di bere. Come fondo del terreno si può utilizzare un miscuglio di terra e sabbia. L'insetto stecco si nutre di foglie di nocciolo, rovo, lampone, melo, faggio oppure rose. La specie è catalogata nel gruppo Phasmid Study Group nonché al numero PSG 3 e al numero 56 geführt.[3]





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