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| inviato il 27 Gennaio 2016 ore 23:41
Innanzi tutto confermo che anche secondo me Tan è un grande artista! Che si offenda o no.
Ora ne ho pubblicate un paio ma poi proseguirò, poco per volta, con una galleria dedicata al mio amico Piero Masotti (che invece lui non si offende se gli dici che è un artista e neppure che è un filosofo) in cui metterò alcuni scatti, sia BN che a colori, che ho fatto in occasione della sua installazione che cito in didascalia.
Ho cercato con la post di rendere positivi, allegri, dolci e caldi i soggetti altrimenti inquietanti (una trentina di bambole recuperate in giro e verniciate di bianco) che l'amico Piero ha distribuito (legato, impiccato, ecc..) in questo bosco freddo e spoglio con un chiaro intento provocatorio.
Gli architetti saranno forse anche artisti ma sono, almeno per quanto mi riguarda, pigri e per mettersi d'impegno devono essere proprio costretti a farlo.
Intanto grazie Fabio per lo spunto che mi hai dato per cominciare a raccontare qualcosa di queste fotografie.
Buona notte. |
| inviato il 28 Gennaio 2016 ore 13:34
Inquietante e ben fatta
Un saluto
Silvio |
| inviato il 28 Gennaio 2016 ore 20:21
Molto bella, complimenti.
Ciao. |
| inviato il 28 Gennaio 2016 ore 21:43
Davvero inquietante |
| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 19:00
l'espressione di questa immagine è più che evidente, bravo!!!!!!!!
un caro saluto Bruno |
| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 19:46
Bella ma inquietante, ciao Antonio! |
| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 22:46
Bruno, so che è un soggetto poco simpatico. Ho cercato di farlo rendere al meglio.
Grazie delle visite.
Un caro e cordiale saluto.
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| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 22:55
Antonio, lo so che apparentemente è inquietante ma l'inquietudine è artisticamente interessante.
Grazie molte per la visita.
Buona serata.
Ciao |
| inviato il 11 Giugno 2016 ore 20:10
bella composizione...e bella tutta la serie.
Penso che hai ben rappresentato il pensiero dell'artista
ciao
Beppe |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 23:07
Ti ringrazio moltissimo Giuseppe per esserti lasciato condurre da queste immagini.
L'artista voleva rappresentare l'eterno conflitto tra bello e brutto, tra mite ed atroce, tra sentimenti splendidi e perversi... Conflitto che è dentro di noi, dualismo che non riusciamo a capire e tantomeno a risolvere.
Ecco il perché della bambola: da oggetto che evoca il gioco, il bello, il delicato si trasforma in un oggetto inquietante, quasi mostruoso.
L'installazione vuole essere una provocazione nei confronti della mediocrità umana che pensa che il suo sapere sia il massimo del sapere, che il suo vedere sia l'unico modo di vedere...i mediocri non si spostano mai dalle loro posizioni perché non sono in grado di riflettere e ragionare in altro modo...mentre le persone sensibili traggono spunto da tutto ciò che la vita riserva loro, anche da una bambola.
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