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| inviato il 12 Maggio 2015 ore 17:21
notevole direi sapendo quanto piccolo è, ciao |
| inviato il 12 Maggio 2015 ore 19:31
Merito anche del componon S che a fronte di un prezzo basso ( si trova anche sui 60€, usato naturalmente ) ha una resa invidiabile. Non ho corretto tutti gli artefatti risultanti dalla sovrapposizione dei fotogrammi, per incuria e per stanchezza, ma sopratutto per incapacità. Ciao e grazie della visita. |
| inviato il 14 Maggio 2015 ore 14:40
Molto piccola e qui molto bella e dettagliata, ne è valsa la pena! Non conosco il componon S, è un obiettivo o un tubo di prolunga? |
| inviato il 14 Maggio 2015 ore 19:56
Ciao, il componon S 50mm f2,8 è un obiettivo da ingranditore e si trova anche con altre lunghezze focali, è poco costoso e io l'ho montato su un soffietto, rovesciato usando vari anelli adattatori per avere un attacco M42. Gli viene riconosciuta una ottima qualità, per chi ha maggiori disponibilità finanziarie c'è il componon apo, ha un diaframma pentagonale (almeno il mio ) che alcune volte si fa notare troppo, d' altronde si usa per stampare e tutto deve essere a fuoco.
Grazie della visita. |
| inviato il 16 Maggio 2015 ore 14:22
Grazie delle informazioni date, un salutone Gu |
user92328 | inviato il 23 Luglio 2016 ore 22:31
Spettacolo puro, davvero notevole..!! Complimenti davvero..!!
Una curiosità, con quale macchina ti trovi meglio per questo genere, la Sony nex 5T o l'Olympus...? Mi piacerebbe attrezzarmi per provarci anche io, casomai ti posso chiedere delle info in futuro..?
Ciao Salvo |
| inviato il 24 Luglio 2016 ore 0:33
La Sony Nex 5T la presi usata da usare come muletto, perché mi seccava usurare la E-M1, che avevo pagato molto, con centinaia di scatti.
La sony va benissimo perché il sensore è ottimo, ma sopratutto perché ha la prima tendina elettronica che evita le vibrazioni ( shutter shock ); ho solo qualche problema col bilanciamento del bianco quando uso il flash.
Però ora, con l'ultimo aggiornamento del firmware della E-M1, fino agli ingrandimenti 1:1, uso quest'ultima perché ha la funzione focus bracketing automatica con l'otturatore completamente elettronico; ti assicuro che è una funzione impagabile in questo campo ed è comodissima. Quindi ho relegato la sony ai grandi ingrandimenti, dove devo agire manualmente. Chiedi pure, se sono in grado di farlo ti fornisco tutte le info possibili.
Ciao Luciano
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user92328 | inviato il 27 Luglio 2016 ore 4:11
Ciao Luciano, grazie mille per la disponibilità che l'apprezzo davvero moltissimo e ne farò tesoro prima possibile...!!
Un caro saluto, Ciao |
| inviato il 03 Marzo 2017 ore 1:33 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
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| inviato il 03 Marzo 2017 ore 6:28
Meravigliosa.
Ciao fiore. |
| inviato il 03 Marzo 2017 ore 21:27
Grazie dei complimenti, ma , a parte la tecnica del focus stacking, come fotografi siete più bravi voi.
Luciano |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 19:35
Molto bella! |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 20:02
Grazie dei complimenti Cielo 17, a me invece piacciono e interessano sopratutto le tue foto di diatomee.
Un giorno me ne procurerò anch'io.
Luciano
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| inviato il 24 Marzo 2017 ore 20:02
Per le foto delle diatomee con lo stack ti servirà un microscopio, molto meglio se la messa a fuoco è motorizzata (come sulle tue ottime realizzazioni roguardo gli stativi orizzontali e verticali).
Un microscopio con l'illuminazione secondo kohler, con un condensatore per immersione in olio ad alta apertura numerica, obiettivi apo di buona qualità (i miei degli anni 1960 sono in difficoltà con le diatomee, si formano aloni bluastri a pieno ingrandimento delle immagini).
Le mie foto le ho fatto con messa a fuoco manuale (il microscopio è uno zeiss standard 16 rimesso a nuovo), ma ci vuole molta pazienza ed il risultato non sempre è buono (è buono fino all'apertura numerica di 1 con l'obietivo 40x ad immersione in olio).
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| inviato il 24 Marzo 2017 ore 21:00
Quando, due o tre anni fa, mi interessai (superficialmente) di microscopia l'unica cosa che capii è che il tipo di illuminazione è determinante per il risultato. Ricercai in eBay un illuminatore kohler ma i prezzi erano alti.
Per ora mi accontento dei miei metodi empirici; un mio amico ha un nikon 20x plan apo con cui feci uno stack a semi di orchidea. Io sono un dilettante e faccio fatica, data anche l'età, a mettermi a studiare seriamente la microscopia.
Qui ci sono stacks di diatomee interessanti.
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| inviato il 24 Marzo 2017 ore 23:01
Un microscopio come il mio, lo trovi su ebay anche a meno di 300 euro (si tratta di aspettare il momento giusto). Ha già il kohler, si tratta di trovarme uo che abbia un buon condensatore (con apertura 1.3 o meglio 1.4) e gli obiettivi. Se acquisti pezzi a parte spendi molto di più.
In realtà il problema del microscopio non è imparare ad usarlo (impari in pochi giorni, al massimo in una settimana), il difficile è collegare una macchina fotografica ed ottenere belle foto.
Con il tuo metodo del soffietto, regolando la distanza fra sensore ed obiettivo, regoli l'ingrandimento: se lo tieni abbastazna basso riesci ad ottenere foto dettagliate anche a piena risoluzione. Ciò anche utilizzando normali obiettivi non apo.
Te lo scrovo perchè su un forum c'era un fotografo che otteneva foto spettacolari come le tue con un sistema simile al tuo; poi prese un microscopio vero (e lo cercò a lungo) e per i primi mesi rimase deluso ottenendo foto a bassa risoluzione poco contrastate (ora ottiene ottimi risultati, sono passati 2-3 anni).
Montando questi obiettivi sul microscopio, essi vengono utilizzati alla loro distanza di lavoro (160 mm, do per scontato che ti orienterai su un microscopio vintage), quindi ad ingrandimenti più elevati rispetto a quanto puoi fare tu adesso. Ottieni foto più buie e meno contrastate.
Il microscopio è fatto per mostrare l'immagine dagli oculari (le testate trinoculari erano predisposte per piccole videocamere, non per foto in alta risoluzione), se attacchi la macchina fotografica al posto dell'oculare perdi la correzione cromatica dell'obiettivo e perdi risoluzione (questo vale soprattutto per i microscopi vintage), un altro sistema è utilizzare l'oculare per proiettare l'immagine sul sensore, oppure su un obiettivo della macchina fotografica (che è montato sulla macchina fotografica).
Uso l'ultimo metodo, per questo tutte le foto sono scattate con l'obiettico ef 40mm: è un obiettivo corto che funziona bene nel sistema ottico oculare-obiettivo. Questo metodo apparentemente complicato evita le vibrazioni (anche a 1000 x), però è scomodo ogni volta che devi montare tutto, quando cambi vetrino (c'è il cavalletto davanti...), quando cambi obiettivo (se urti il cavalletto, va riallineato. Ora in 5 minuti lo allineo ed assemblo, ma le prime volte è stato scomodo.
Le utlime foto che hai postato sono molto interessanti (non le posso fare con il mio microscopio): vogliono un illuminatore kohler esterno (non usa il condensatore), obiettivi a lunga distanza di lavoro.
Queste forse verrebbero meglio con il tuo banco verticale: tanto spazio di lavoro attorno al capione per montare lampade. Un illuminatore kohler esterno usato lo trovi anche a 30- 40 euro.
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| inviato il 25 Marzo 2017 ore 13:50
Grazie per tutte le informazioni, per ora sono impegnato a finire i "setup" in costruzione e in futuro si vedrà. Se potessi permettermelo, o trovassi l'occasione, mi piacerebbe un Mitutoyo plan apo 50x che mi permetterebbe di stare ad una certa distanza dal soggetto. Ma adesso è primavera e mi dedico alle uscite e alle foto sul campo, quindi 1:1 al massimo.
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| inviato il 25 Marzo 2017 ore 19:16
Meglio uscire a fare le foto: si spende meno e ci si diverte di più! |
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