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penso che la qualità di questo splendido scatto sia penalizzata dal micromosso dovuto agli ISO impostati ed al tempo utilizzato per me aldisotto del limite di sicurezza (IMHO)
“ ...penso che la qualità di questo splendido scatto sia penalizzata dal micromosso dovuto agli ISO impostati ed al tempo utilizzato per me aldisotto del limite di sicurezza (IMHO)... „
Sicuramente Paolo ma è probabile che concorra anche il fatto, così mi risulta almeno, che in quell'appostamento si fotografa attraverso vetro. La cosa in sé però non è importante se vogliamo; se le circostanze che mi sono state riferite sono vere, che dire se non che mai ci andrò? Mi si dice che questo tipo di scatto è ripetibile. Piperos, non volermene; avessi ancora 27 anni come li hai tu!!! Puoi smentirmi se dico che quel piccione era legato vivo? Se ne sei in grado te ne sarò immensamente grato.
interesserebbe anche me. non c'è molto da biasimare l'aquila che fa quel che deve. considerare però la vita del piccione - tra l'altro bellissimo ad ali spiegate - come un oggetto strumentale alla riuscita di una foto mi sembra raccapricciante. questo a prescindere dal fatto che fosse un'esca legata o una preda occasionale. questa foto ha due soggetti.
In Spagna alcuni fotografi che offrono l'opportunità di avvicinare da capanno soggetti di grande interesse procedono nel modo detto; non tutti. Io stesso l'anno prossimo ho intenzione di recarmi nella penisola iberica da chi so che procede in altro modo. Detto questo, in passato la polemica era già affiorata in Juza ed ammetto che in quell'occasione ero stato relativamente possibilista in quanto era stata avanzata la giustificazione che quel modo di fare era indirizzato alla conservazione della specie (aquila del Bonelli mi sembra), solo secondariamente ai fotografi; ora mi rendo conto di essere stato un ingenuo, puro business, ne sono convinto. Avevo anche obiettato che se la chrysaetos, l'aquila europea più grande, ha abitudini alimentari "anche" spazzine, difficile pensare che specie congeneri le ignorino del tutto; semplicemente un rapace che caccia a vista nota meno una preda immobile per l'appunto. Tutto qui e non è poco; il discorso dell'appostamento con esche animali, anche morte, ci porterebbe lontano; mi è capitato in Ungheria ed in Germania Est per l'aquila codabianca (rispettivamente le erano stati offerti siluri acquistati da pescatori ed un cinghialetto investito da un'auto). Sono situazioni che da allora evito anche per motivazioni puramente estetiche; mi chiedevo per l'appunto a cosa si è trovata di fronte quest'aquila minore. Non so come procederà la discussione; diciamo la nostra ma prego tutti di non sconfinare nei toni accesi. Interventi pacati aiutano, quelli che non lo sono no.