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| inviato il 21 Giugno 2012 ore 18:57
Scatto di incredibile sensibilità inconscia, a un primo sguardo il soggetto potrebbe identificarsi in maniera rotativa con uno dei vari simboli forti, ma il ritratto impersonale della coppia in controluce non lascia dubbi. Si tratta di coniugi vissuti, stretti dal legame affettivo universale -forestieri in italia- univoco e terreno più naturale del mondo, esclusivo simbolo della continuazione della vita in contrapposizione netta con la scena. La donna è un passo indietro rispetto all'uomo, che con le sue mani in posizione del "riposo militare" esprime tutto il proprio disarmo e sconcerto, ma vicinissima a contatto. Esprime col linguaggio del corpo il legame intimo fortissimo nell'accorato momento e incosciamente a sua volta, bisognosa di protezione per fugare da se ogni "spettro". Sicuramente madre, e da indicazioni con la mano sinistra (quasi a rimarcare la sensazione che le infonde il camposanto) e stringe un foglio o una mappa,tipico gesto femminile per sentirsi a contatto con la realtà e allo stesso tempo tradisce la profonda suggestione che la assale, nell'atto terreno di cercare fra tante croci tutte eguali il proprio caro "più probabilmente affine del marito". E' il senso della propria presenza lì! Senza dubbio è un momento importante per la coppia, un cerchio che si chiude, una ferita dolorosa che vorrebbe rimarginarsi, un addio, un riposa in pace. Sembra che i tempi siano maturi il morale si sorregge pensando ai probabili figli "vita che continua" non sono presenti, ma sono la vera forza. L'età che si intuisce da idea di maturità, persone che hanno lavorato e guadagnato e adesso attuano un progetto che a causa della lontananza era rimasto, chissà per quanto tempo in un cassetto. Le croci stesse tutte eguali: massificati e spersonalizzati come in vita, in quel ruolo militare che li ha portati alla morte da i brividi pensare che il loro caro ha dato la vita per liberare l'Italia. Sarebbe stato un grande e semplice gesto riuscire a fare la loro conoscenza, anche perchè la foto probabilmente è "rubata" da dietro un albero con un medio-tele, poi l'analogia con le foglie cadute di platano in primo piano, le lunghe ombre di un primo pomeriggio di autunno avanzato-inverno che si stagliano come spettri su di un prato ordinato. La presenza della donna sulla scena quindi, con l'universo di sensazioni al femminile qui intelligibile, catalizza e riempie di significato la foto. Mi fermo quì, ma Vibra il sentimento. |
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