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| inviato il 18 Marzo 2022 ore 9:08
“ Ma comunque un mini appunto voglio fartelo ;-), in un'immagine così "perfezionistica" e ricercata non potevi buttare un fondo continuo in modo da azzerare quel marmo di pavimento e battiscopa ? E' tanto per romperti...;-) „ il problema sono gli spazi e starci nello sfondo, il divano sembra piccolo per la prospettiva ma è abbastanza largo. Forse con un po' di post ce la potevo fare, ma mi piacela lo sfondo del muro. “ Da un punto di vista compositivo avrei preferito maggiore spazio attorno ai soggetti e forse anche maggiore distanza tra le due modelle, : credo che in questo modo si sarebbe data all'azione maggiore senso di dinamicità ed esaltato lo sforzo fisico, con le calze ancora più in tensione „ Possibile, ma anche qui è una questione di spazi, non sono ampi e io ero piuttosto vicino, allontanarle avrebbe causato anche maggiori problemi prospettici che già sono evidenti nella foto. Trovo molto interessanti quello che dite, l'ho chiamata anima perchè volevo rappresentare il forte contrasto tra la nostra interriorietà e un'estriorità diversa più imperfetta, ma sempre legata a noi stessi. Comunque la conclusione è sempre che mi servirebbe un vero studio per questi scatti e non essere incastrato in taverna a combattere con i mobili e spazi che non ci sono |
| inviato il 18 Marzo 2022 ore 10:20
commento costruttivo A livello di interpretazione credo che una immagine di questo tipo possa lasciare veramente quasi ogni possibilità, anzi nemmeno escludo che se riguardassi 10 volte la foto in 10 giorni diversi ed a orari diversi la potrei interpretare in altrettanti differenti modi. Quindi non mi lancio in "cosa ci vedo io", per certo la forza di questa foto sta proprio in quanto ho esposto sopra. Dal punto di vista tecnico compositivo niente da dire, più o meno per lo stesso motivo: dato che non vuole essere una foto "estetica" (seppure sia ovviamente stata curata anche sotto quel punto di vista) il discorso di aria attorno ai soggetti, battiscopa etc in questo caso e specifico nella mia opinione lasciano un po' il tempo che trovano. Quello che invece voglio segnalare è l'editing perchè il mood creato dai colori tenui partecipa molto all'impatto della foto nel suo complesso e devo dire che la trovo molto azzeccata. |
| inviato il 25 Marzo 2022 ore 9:37
Commento (costruttivo) È un'immagine che mi piace tantissimo. Ti invidio tanto il modo che hai di lavorare con i corpi altrui perché arrivino ad esprimere quello che hai in mente, immagino sia anche il frutto di ottima empatia e conoscenza con i soggetti e quindi di comunicazione molto chiara tra di voi. Gli spazi stretti sono sempre un problema purtroppo, c'è poco da fare, ma in questo caso secondo me la percezione un po' claustrofobica aggiunge senso alla foto ed è la scatola cinese perfetta per una calzamaglia che comprime un viso. Complimenti. |
| inviato il 25 Marzo 2022 ore 17:35
(Commento costruttivo) Devo fare una premessa: pur non commentando, ho sempre guardato le tue fotografie, questa in particolare. Appartengono a un genere molto lontano dal mio modo di fare e vedere la fotografia, quindi faccio fatica ad approcciarmi. Questo non significa però che io non apprezzi i tuoi lavori o non riconosca quello che ci sta dietro. Diciamo che, da profano, la sensazione principale che mi trasmettono i tuoi scatti e questo in particolare è: "disagio". E magari è quello che vuoi. Fai un uso dei corpi (li posizioni, li vesti o li svesti, li fai interagire con l'ambiente circostante o con gli oggetti) che non è "convenzionale". E nemmeno i corpi che scegli possono definirsi "convenzionali"; certamente non sono stereotipati. Anche in questo scatto ci sono dei dettagli che colpiscono l'osservatore per la loro crudezza e per il loro valore quasi anti-estetico. Da qui però si capisce la cura che metti nel costruire la scena che necessariamente deve superare il senso estetico per abbracciare quello simbolico. E c'è pure uno studio della fisiologia e dell'anatomia umana, nelle posture ad esempio: la ragazza di colore che "tira" l'anima nera dell'altra donna è sulle punte dei piedi, ad indicare la tensione fisica dello sforzo, mentre l'altra ha i piedi ben piantati a terra e le ginocchia flesse in segno di resistenza, per cercare maggiore stabilità nel contrastare l'azione. Bella l'idea della calzamaglia a simboleggiare l'anima scura e davvero ottimo il color grading in post, dal look surreale e quasi cinematografico. Insomma se resisto al primo impatto di disagio e continuo ad osservare questa immagine rimango meravigliato da quanti spunti e dettagli contiene e riesco ad apprezzarla. Complimenti quindi per questo scatto, davvero ben "diretto". Ciao, Alberto. |
| inviato il 25 Marzo 2022 ore 18:27
Ritorno solo per associarmi in toto al bellissimo commento di Alberto che ha esposto meglio di quanto sarei riuscito a fare io, le mie stesse considerazioni. Personalmente ho meno resistenza emotiva all'approcciarmi a quel senso di disagio. Ma queste rende la sensibilità del commento di Alberto ancor più notevole. Scusate il mezzo OT |
| inviato il 25 Marzo 2022 ore 18:49
Non credo sia ot, apprezzo molto più questo confronto che quello puramente tecnico Vi ringrazio tantissimo per quello che avete scritto |
| inviato il 25 Marzo 2022 ore 19:39
Grazie Matteo e grazie Biga per la citazione! |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 14:35
Non c'è contatto, non c'è possibilità di reazione da parte della ragazza in piedi, il profilo del volto che traspare non mostra reazione, l anima se n'è andata, rimane la pesantezza. Complimenti |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 17:01
Mi fa piacere il tuo apprezzamento |
user207727 | inviato il 18 Giugno 2024 ore 11:17
Foto stupenda che mostra come con poco si possa trasmettere tanto in termini di emozioni. Il taglio scelto, unito alla posa del soggetto in piedi trovo che la renda un po' claustrofobica il che non trovo stoni. L'unica perplessità che ho è sull'espressione, a mio avviso troppo neutra, che si intravede sotto la calza. Mi sarebbe piaciuto intravedere un po' di sofferenza ma forse questo l'avrebbe banalizzata, non saprei. |
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