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La mia ignoranza Rocchettiana non ha confini, adesso ascolto Libertango di Grece Jones, spero che non venir bloccato.Peró i tre bulli juzzini hanno un posto permanente nel mio cuore fotografico. Buon Anno a tutti. Saluti Rino.
Quando raccolgo consensi e l'appoggio di persone che silenziosamente reagiscono ai torpori della propria vita, io mi commuovo sempre. Che ci vogliamo fare? Io so' fatto così. E' una specie di lontananza che ci avvicina tutti. Dopotutto, siamo soltanto esseri umani, bestie ignoranti convinte del contrario soltanto perchè abbiamo il dono della parola e del pensiero articolato (quasi sempre finalizzato ad incùlarci a vicenda, cosa che le bestie, gli animali, non formulano come pensiero).
Mi dispiace soltanto la mancata adunanza che ci vorrebbe, in questi tempi buii, per smussare qualche spigolo storto o troppo acuminato del pianeta in cui ci troviamo, ma questa mia speranza è fugata dalla consapevolezza di ciò che sono e che noi tutti siamo, alla fine della fiera.
<Nonostante i capelli bianchi, batteva ancora il marciapiede. La incontravo spesso, nel Quartiere, verso le tre del mattino, e non mi piaceva tornare a casa senza averla sentita raccontare qualche sua prodezza o qualche aneddoto. Gli aneddoti li ho dimenticati, e anche le prodezze. Ma non ho dimenticato la prontezza con la quale, una notte in cui mi ero messo a tuonare contro tutti i "miserabili" che dormivano, lei replicò, con l'indice puntato contro il cielo: "E che cosa dice del miserabile di lassù?">
Le tue non sono foto. Sono installaZioni nel gergo più autorale e compositivo possibile, le quali le fotografi per poterle poi far fruire a noi spettatori. L'accenno di Tom Waits ha lambito anche qualche mio neurone, ma meglio che mi rinchiuda nel mio piccolo mondo e non sconfini al di fuori. Massimo
Tutto quello che resta di una vita terrena sono fiori appassiti abbracciati dall'egoismo , il viandante valica la porta oltre l'immaginazione riflettendo gli ultimi suoi passi
Messaggio complesso. Per me sono la stessa persona. Prima (bidone) piena di belle cose (fiori), ma di fatto priva di una sua identità. Si tiene stretta questa condizione e così vivrà e morirà... senza essere nessuno. La seconda è la versione "audace" che calpesta l'immagine di sé fornita dallo specchio (costruzione dell'immagine da elementi esterni, talvolta mendaci) ed accetta di immergersi nell'ignoto. Così facendo acquista forma, ma contemporaneamente scompare dalla scena, oscuro nell'oscurità.
Ci sei andato molto vicino a come l'avevo pensata. Se stessimo giocando a tombola avresti fatto quaterna Comunque sì, gli elementi di per sé non penso siano complicati da interpretare, ma ci siamo arrivati dopo circa 100 commenti LOL