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Coppi e Bartali...

De l'infinito Universo et Mon

Vedi galleria (8 foto)

Coppi e Bartali inviata il 18 Luglio 2022 ore 19:42 da Merak.dubhe. 117 commenti, 2350 visite. [retina]

, 1/20 f/3.2, ISO 3200, mano libera.

Questa immagine deriva da un fotogramma originario, scattato alle 22.14 della notte del 3 agosto 2021: sono elementi di una cancellata in Acciaio Corten, retti da pilastri di cemento; nella lastra di sinistra, alta circa due metri, con uno spessore di circa un centimetro, vi è intagliata la famosissima fotografia del passaggio di borraccia tra Coppi e Bartali, scattata da Carlo Martini nel Tour de France del 1952: la luce di un lampione, attraversando da dietro il disegno di Coppi e Bartali, propaga l'immagine sul portone adiacente e sulla pavimentazione, in un gioco di sagome lucenti e ombre. I colori li ho aggiunti successivamente. ***************************************************************** LA STORIA "Durante la tappa del Tour de France del 4 luglio 1952, tra Losanna e Alpe d'Huez, Fausto Coppi conduceva la gara in maglia gialla. Durante una impegnativa salita, il fotografo della Omega Fotocronache Carlo Martini scattò una fotografia sul passo del Galibier in cui si vedeva un passaggio di una bottiglia tra i due eterni rivali. La foto divenne rapidamente un simbolo della rivalità sportiva cavalleresca, della sfida tra galantuomini e del fair play che ha caratterizzato negli anni il rapporto tra i due campionissimi, ma la verità sullo scatto è sempre stata in discussione: non è infatti noto chi dei due stesse passando la bottiglia al rivale. Coppi non rivelò mai la verità, alludendo però al fatto di essere stato lui il benefattore, e Bartali, anche dopo la morte del rivale, non diede mai una risposta univoca: affermò a volte di essere stato lui a dare la borraccia, ma spesso in modo ironico e lasciando intendere di non voler rivelare la verità. Tarcisio Vergani, massaggiatore di Bartali, sostenne che la borraccia era di Bartali, che nella foto ha ancora diversi contenitori nei vari portaborracce. È infatti ancora oggi uso comune gettare a terra le borracce vuote per poter prendere quelle date ai punti di rifornimento, e gli spazi sulla bicicletta di Coppi nella foto appaiono vuoti, l'unica borraccia residua è nella mano del ciclista. La foto valse a Martini il Premio Fotocronista Sportivo dell'anno, attribuitogli postumo nel 1988 (Martini era scomparso nel 1968). Secondo Vito Liverani, fotografo sportivo e poi proprietario dell'agenzia Omega Fotocronache, la fotografia fu creata da Martini d'accordo con i due corridori e con la direzione della corsa. Coppi e Bartali in realtà non si passarono una borraccia, ma una bottiglia d'acqua, probabilmente Perrier. Liverani ebbe a dichiarare: *****«Lo sapete che quella foto, in realtà, venne per così dire "costruita" a tavolino?***** [...] La scena, quella scena, era già accaduta durante la tappa precedente. Solo che nessuno l'aveva ripresa. All'epoca non era come oggi, non c'erano mille telecamere, riprese, fotografie, moviole varie. Così, quel fotogramma in realtà era sfuggito a tutti. Così, un cineoperatore, Chiaradia si chiamava, propose a Bartali e Coppi di rifarla il giorno dopo. Gino e Fausto furono d'accordo e il giorno dopo ripeterono il passaggio di quella che è stata sempre considerata una borraccia, ma che in realtà è una bottiglia... E comunque, fu Bartali a passare la bottiglia a Coppi e non viceversa»". [da: https://it.wikipedia.org/wiki/Rivalit%C3%A0_Bartali-Coppi ]



Vedi in alta risoluzione 18.1 MP  





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avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2022 ore 13:59

Ciao Giordano, si, condivido quanto scrivi sul bisogno di rimarcare le storie vere e per es. la nobile vicenda di Perlasca, almeno nelle scuole medie superiori, è spesso inserita in approfondimenti o giornate a tema per gli studenti; relativamente a quanto ho documentato doverosamente nella mia nota, come ho detto,...è stata una scoperta anche per me.... però il fatto, a rifletterci, non mi sembra così grave da suscitare cocenti delusioni: se è andata così come parrebbe essere andata, quel passaggio di borraccia era già stato visto il giorno precedente, solo che in quel momento non era stato immortalato fotograficamente, per cui "chiedere" che lo ripetessero nuovamente il giorno successivo, in un tratto di salita convenuto....ci poteva stare: peraltro, gli appassionati di ciclismo che al giorno d'oggi seguono comodamente dalla TV le dirette delle tappe del Giro d'Italia o del Tour de France, di passaggi di borracce fra i corridori, han modo di vederne a decine; probabilmente quel gesto abbastanza comune tra corridori, in quegli anni del dopoguerra divenne emblematico e si caricò di simboli e miti, in buona parte, [oltre all'innegabile bellezza della fotografia] , per il clima sociale e politico di quegli anni, irriducibilmente manicheo: o si era bianchi o si era rossi, o si tifava per Coppi o si tifava per Bartali: perciò il gesto dello scambio di borraccia fu un formidabile anelito spirituale di una fraternità da rifondare giorno per giorno fra gli italiani.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2022 ore 15:55

Concordo. Infatti ho scritto che c'è bisogno di riferimenti morali e che piuttosto che che niente, è meglio piuttosto...

Un caro saluto
GG

avatarsupporter
inviato il 28 Agosto 2022 ore 16:18

Molto bello, complimenti Giancarlo!

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2022 ore 17:19

Giordano e Agata, sono felice del vostro passaggio e apprezzamento, grazie di cuore, ciao, cari saluti, giancarlo

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2022 ore 19:03

Molto bella!

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2022 ore 10:54

Grazie mille Vasile, ciao, un caro saluto, giancarlo

avatarsupporter
inviato il 01 Settembre 2022 ore 9:25

Un'Italia che si fa rimpiangere! Complimenti per la foto

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 9:32

CoolGrazie mille Stefano, ciao, cari saluti, giancarlo

avatarsupporter
inviato il 03 Settembre 2022 ore 13:07

episodi che non arrugginiscono mai!

:-P

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2022 ore 15:29

Coolconcordo: come l'Acciaio CortenCool: grazie mille del passaggio e del tuo apprezzamento, ciao, cari saluti, giancarlo

avatarsupporter
inviato il 06 Settembre 2022 ore 19:02

Molto bella, complimentiSorriso

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 19:10

Grazie Arvina, sei molto gentile, ciao, un caro saluto, giancarlo

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 17:08

Bellissima realizzazione
Da piccolo ho tifato per Bartali poi per Nencini
Ciao
Elio

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 17:27

Giancarlo, hai fatto un bel lavoro e la didascalia è la cornice di questo quadro...Bravissimo!!!
Ciao carissimo
RobySorriso

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 17:39

Lo scatto di un'opera che ricorda un momento bellissimo della storia dello sport, un insegnamento, una linea guida che non dovrebbe mai mancare, soprattutto in certi sport che sempre più scivolano in basso.
La fotografia originale credo sia nota, ma i dettagli che hai scritto nella didascalia erano a me sconosciuti e quindi doppio ringraziamento e complimento.
Gabbia65

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 17:45

Cari amici Elio, Roby, Gabbia, felicissimo di trovarvi qui, grazie mille del passaggio e delle vostre parole di apprezzamento, ciao, un caro saluto, giancarlo

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 17:51

Gran bel scatto ben realizzato e interessante didascalia complimenti ottimo lavoro
Ciao da Giancarlo

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 18:09

Grazie Giancarlo del tuo passaggio e apprezzamento, ciao, un caro saluto, giancarlo

avatarsupporter
inviato il 07 Settembre 2022 ore 18:28

Un'immagine che rievoca uno delle vicende più famose della storia del ciclismo, di cui furono protagonisti due straordinari campioni, entrati in profondità nell'immaginario degli italiani e non solo nello sport. Quanto ancora siano vivi lo dimostra l'interesse suscitato da questa foto.
In fondo sapere come sono andate veramente le cose, chi ha passato cosa a chi, non è poi così importante. Resta un bel gesto e di bei gesti abbiamo bisogno di nutrirci, non solo di verità.

Giancarlo, anche a me è venuta in mente la famosa foto scattata da Joe Rosenthal dell'Associated Press a Iwo Jima nel febbraio del 1945 e la vicenda narrata da Clint Eastwood nel suo film. Chi erano i sei Marines? Quando fu scattata la foto? Fu “inscenata”?
Tutti dubbi mai fugati, ma la foto resta a pieno titolo una delle più iconiche della seconda guerra mondiale.

Un saluto a tutti. Susy

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 20:19

Grazie mille Susy per il tuo bel commento; si, condivido quanto hai scritto: "In fondo sapere come sono andate veramente le cose, chi ha passato cosa a chi, non è poi così importante. Resta un bel gesto e di bei gesti abbiamo bisogno di nutrirci, non solo di verità" : ancora grazie infinite, ciao, un caro saluto, giancarlo


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