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| inviato il 17 Aprile 2019 ore 19:39
Una serie di “rimandi” mi ha condotto a fermarmi su una fotografia con l'inseparata domanda: “Cosa la rende a me così tanto interessante?”. Certamente, il suo riportare suggestivi ritagli sociologici; ma non è quella la ragione principale: la fotonotizia, qualora venisse indebitamente sintetizzata, non mi sarebbe nuova. Nemmeno, direi, per le pur appropriate riflessioni che essa potrebbe convogliare sul rapporto fra felicità e povertà, già oggetto di ampi dibattiti e divergenze d'opinione. Da cui mi astengo. E' un eikòs parallelo quello che mi vien suggerito dalla particolare formalizzazione di questa immagine; in ogni caso al di là del suo valore strettamente documentario e del suo pregio formale. Io vedo -parallelamente- ritratta la fanciullezza dell'Umanità. O, meglio, quella del suo rapporto con la Téchne, che è il suo attrezzamento evolutivo e modo di essere nel Mondo. In questa foto la semplicità e la rarefazione degli strumenti tecnologici (palla e mazza per giocare, barca per pescare) mi rappresentano simbolicamente una Tecnica dell'Uomo al servizio dell'Uomo; quella di un tempo passato in cui la gerarchia non s'era ancora invertita, quando l'Umanità non aveva evoluto il suo pensarsi storico sino a diventare essa stessa funzionaria della Tecnica, massificato strumento di produzione (altro che “condizioni favorevoli”...). Mi colpisce quella fanciullezza che gioca al sole, nella stessa luce in cui surrealisticamente levita, simbolicamente ormeggiata, la barca del tempo. E' una luce-ambiente in cui è contenuto quel mondo, quell'ambito culturale: Sud, fanciullezza della Téchne. Grazie anche alle figure umane in secondo piano, di sociologica ma commovente eloquenza, si impone ai miei occhi quella del ragazzino nero che ci guarda negli occhi sorridendo; e quella sua contentezza; e quel suo piede, che le (involontarie o inconsce?) contingenze di ripresa hanno lasciato ai confini della scena, quasi a lambire lo spazio dell'osservatore in un punto di contatto. Mi attrae, impulsivamente, la faziosa idea di assegnargli il senso di un messaggio subliminale lanciato in extremis a noi, occidentali “avanzati”, che forse ora guardiamo con un pò di nostalgia la serenità di un sorriso antico. Non soltanto l'ingenuità perduta. Bianco e nero della foto, bianco e nero delle culture, bianco e nero dei sentimenti. Leggo che lo scatto è datato. Direi che il fatto è irrilevante, non solo all'interno della mia interpretazione: il reportage ha comunque un suo valore storico, la scena ritratta è ricca di argomenti narrativi ed il linguaggio formale è ben persuasivo. La fotografia, ovviamente, mi piace molto. Un saluto cordiale. |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 10:58
Davvero un grande grazie Altenmich. Per la qualità della lettura, tanto piacevole quanto onorevole. Ma soprattutto perché hai voluto dedicare tempo, tanto, a questa immagine. Cosa che, nell'era della rete, è di per sé straordinaria, perché rara... Giusto il lasciarsi alle spalle il possibile verosimile, pur restando in un terreno che non stravolge per significato, che certamente non sorprende. Mi piace molto, e voglio soffermarmi su quel "Sud, fanciullezza della Téchne". Credo che l'idea di sud, per molti e certamente per me, non ha un connotato prettamnte geografico. E' piuttosto un concentrato di sentimenti e modi d'essere, nonché un tempo, differente. In chiave spiritual esoterica, quello che scrivi in tre parole traduce quasi di per sé l'idea di Yuga (la foto fu fatta in India, per cui siamo particolarmente in tema ), perlomeno nella sua visione guenoniana. L'occidente più "avanti", e cioè più lontano dal divino e più prossimo alla sua fine. L'oriente più "indietro", e per questo capace di sentire il divino con più facilità e senza troppe parole. Più vicino al "centro del tempo", per quanto si avvii lui pure alla fine del Kali Yuga, l'ultima, oscura, era dell'uomo. Occidente e Oriente, non "sud" quindi. Ma azzarderei l'accostamento ugualmente. Ed ecco allora che la tua lettura mi piace e mi convince. E, seppure la foto probabilmente non vada oltre quell'iniziale possibile verosimile, sa aprire a una osservazione infinitamente ampia. Che dovremmo auspicare non essere estranea al comunicare attraverso la fotografia, che è in fondo solo mezzo. Grazie davvero e una buona giornata F |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 13:47
Grazie a te per il tuo riscontro, ampio, gentile e puntuale. Grazie per aver equiparato la mia accezione di “Sud” a quella di Oriente. Infatti la mia attenzione era rivolta, in questo caso selettivamente, ai rapporti stabiliti con la Téchne da ogni comunità culturale umana non/non ancora entrata nel “regno della quantità”. In tal senso, nell'accezione comune, la parola sud è denominatore comune (avevo riconosciuto l'India). Certo, se estendiamo l'osservazione, altre e maggiori e profonde cose si propongono a noi, come quelle che tu poni in pertinentissimo rilievo. Anche qui, malcelata, una speranza: che fra corsi e ricorsi, veloci o per noi lenti come le albe ed i crepuscoli degli Yuga, si esca dall'attuale a-vidiya del riduzionismo scientista per meglio sentire l'appartenenza al Manu (o Brahman, se preferisci). Al proposito, partendo dal nietschiano presentimento storico della “morte di Dio”, ebbi un vago conforto da una mia ipotesi di strutturalista naïf: pensai che la sostituzione di Dio con Scienza e Tecnica potesse essere interpretata come una secolarizzazione della Provvidenza. Pur maldiretto, resterebbe in quel caso un anelito che la Storia potrebbe illuminare con nuova alba. Leggo che hai apprezzato il tempo che ho dedicato a questa tua opera: lo consideri “tanto”. Mah? Dipende da un piacere non solo altruistico. Poi, la quantità è una grandezza relativa. Certo, se il metro è costituito dai costumi della Rete… La mia scelta personale è diversa. Quando, qualche mese fa, ho iniziato a visitare le gallerie di JuzaPhoto con maggiore -pur rapsodica-, frequenza, non ho tardato a capire che non avrei mai potuto seguire le miriadi di fotografie che pure mi sarebbero piaciute. A maggior ragione considerando che i “generi” che mi possono dar piacere non si limitano a quelli che prediligo (talora premo “mi piace” su fotografie non esattamente professionali fatte al gatto di casa, solo perché mi piacciono i gatti! ). Se avrai modo e condiscendenza di leggere la mia pagina personale, potrai trovare più estesamente descritti i miei gusti. Così ho scelto di seguire pochi autori, che il caso (o il Caso, ciascuno decida per sé) mi ha fatto incrociare ed i cui contributi -per i più disparati motivi- mi interessano. La lunghezza dei miei commenti alle opere è proporzionale agli stimoli che da quelle ricevo. Così è stato per “Sud”, ed il tempo che vi ho dedicato non saprei dire se sia stato lungo o breve: ci ho messo mezz'ora per scrivere quasi tutto, nell'ispirato entusiasmo; poi ne ho impiegate più di due per individuare mentalmente una singola frase (quella che ti è piaciuta), tra un fornello e l'altro (ahimé, lasciando scuocere gli spaghetti). Nella tua chiusa accenni alla Fotografia quale mezzo di comunicazione. Altro stimolo, che reprimo per aver già troppo approfittato del tuo tempo. Bene, è stata per me una piacevole conversazione così come un altrettanto piacevole incontro. Anzi, coglierei l'occasione per chiederti licenza di aggiungerti al piccolo gruppo di autori mi interessa seguire. Un saluto cordiale |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 16:25
A parte il ri-grazie... Caro Altenmich, partiamo dal "tempo": certamente mi è chiaro che, come è giusto e naturale che sia, non è questione prettamente altruistica. Pur tuttavia, quale che ne sia la causa... l'effetto resta Come dici, la quantità è una grandezza relativa. Ma il costume diffuso, se non la rende oggettiva.... siamo lì. Un processo che dura dagli anni '80, di semplificazione spasmodica, ha reso di fatto il dialogo uno scambio di monosillabi. Praticamente il passaggio dalla comunicazione al rituale (nel caso specifico: bella>grazie) Ho letto il tuo scritto sul tuo profilo, e certamente colpisce per approccio, prima di tutto (anche se... sarebbe tempo di riprendere, mi sa ). Interessante, e meriterebbe approfondimenti, la tua espressione di preferenza all'idea di concettuale. Cosa che richiederebbe probabilmente una collocazione appropriata e non retorica del concettuale stesso (troppo spesso confuso con tentativi più o meno riusciti di originalità o bizzarria, di espressione di "creatività", parola che amo poco). Circa lo "stimolo che reprimi"... questo è il bello del tempo: ne avremo certamente, senza fretta, per superarla, tale "repressione". E in ultimo, per non essere io a rubare il tuo, di tempo, concludo esprimendo uguale piacere per un piacevolissimo incontro. Anche se, rispetto al seguirmi, riterrei piuttosto presuntuoso suggerirtelo PS: nel tuo profilo, accenni al tema della categorizzazione della fotografia. Anche su questo, mi auguro, avremo tempo per promuovere... stimoli Buona serata! F |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 19:19
Sintetizzo, non vorrei lasciar bruciare anche il risotto: Paragrafo I : Allineati anche nelle parole. Paragrafo II : Allineati anche senza le parole (mi sa). Paragrafo III e post scriptum: Ben volentieri, all'occasione; nonostante i miei dubbi sull'efficacia degli approfondimenti fatti in conversazioni scritte. Capiterà di verificare cosa ne può sortire. Paragrafo IV : Licet? Non ho ben capito se, al di là della modestia con cui ti esprimi, preferiresti che non ti aggiungessi. Nel caso, saprei supporre motivi buoni e condivisibili che non riguardano me o qualcuno in particolare; senza bisogno di spiegazione (garantisco la mia elasticità di vedute). Buona serata a te, cordialmente. |
| inviato il 18 Aprile 2019 ore 23:18
..... sottoscrivendo i primi tre punti senza proposta di emendamenti.... Per il quarto effettivamente non ero stato particolarmente chiaro Certamente mi farebbe immenso piacere! 'Notte e, non ci incrociassimo nel frattempo... Buona Pasqua! F |
| inviato il 19 Aprile 2019 ore 10:50
... Eseguito. Ad maiora! Auguri di Buona Pasqua. |
| inviato il 19 Aprile 2019 ore 17:46
Concordo con quello che mi racconta questa bella fotografia! |
| inviato il 19 Aprile 2019 ore 20:43
Matteo... grazie davvero! Ti auguro una buona serata e una buona Pasqua! F |
| inviato il 19 Aprile 2019 ore 22:23
Altrettanto! |
user62049 | inviato il 27 Aprile 2019 ore 15:03
Gran bella ripresa, tutto ben bilanciato e che arriva dritto al cuore, complimenti Ciao Marco |
| inviato il 28 Aprile 2019 ore 0:37
Grazie Marco di una lettura davvero onorevole! Ciao F |
| inviato il 09 Maggio 2019 ore 18:42
Dolce, ruvida e sporca, molto bella. Complimenti! Ciao |
| inviato il 09 Maggio 2019 ore 18:57
Grazie Stefano! Grande apprezzamento per le parole che hai scelto. Buona serata F |
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