Roma-Quello che rimane dell'ex fabbrica di penicillina, pagina 3

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Roma 5 Vedi galleria (26 foto)

Roma-Quello che rimane dell'ex fabbrica di penicillina inviata il 05 Novembre 2020 ore 9:48 da Angelo Adorisio. 62 commenti, 1495 visite.

, 1/100 f/10.0, ISO 250, mano libera. Roma, Italia.

Sir Alexander Fleming, l'uomo che ha salvato milioni di vite umane grazie all'invenzione della penicillina, nei primi anni 50 venne a visitare questo complesso industriale e restò senza parole. “E' la fabbrica per la produzione della penicillina più moderna e all'avanguardia che abbia mai visto”, esclamò. Era maestosa e incuteva timore. Ettari di terreni ed edifici immensi dove lavoravano migliaia di operai che si erano insediati poco lontano, a San Basilio, a Rebibbia, a Lunghezza. La LEO, questo il nome della fabbrica, era il centro del nuovo polo industriale del dopo guerra. Grazie a questa immensa struttura, la Tiburtina attrasse piccole aziende, indotto, cervelli, diventando uno dei simboli del boom ecomico italiano. Oggi a vederlo da fuori continua a incutere timore, ma non più per la sua mestosità. Lo scheletro con il cemento a vista, le scale fatiscenti e le recizioni provoca angoscia. È la metafora di Roma, della sua grandezza passata e del suo decadimento presente. (diarioromano.it)

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Piace a 97 persone: 1niko, Agata Arezzo, Alba75, Alberto Gaddi, Albertopantellini, Albertoscaccia, Albieri Sergio, Alcenero, Alejandro Colombini, Alessandro Callea, Alessandro Morini, Andrea Maioglio, Annamaria Pertosa, Antonio Dell'Aquila, Apollo79, Arvina, Ben-G, Biancoverde, Bizzicoluè, Ciorciari Felice, Circe, Ciriaco Capobianco, Claudio Cozzani, Claudio Sciarra, Coradocon, Daniele Origgi, Delphinus, Diodato Campagna, Dvittorio, Dylan, Edecapitani, Edoardo Colombo, Edoardo Vaccaro, Emmegiu, Enrico F, Errekappa, Eugenio Costa, Fabio F77, Fabio Predonzan, Fastdoc, Fernando Vendittelli, ForeverYoung, Fotobyx73, Fragarbo, Francesco Campagna, Franco Bonanni, Franco Buffalmano, Gast1, Gazebo, Gian1940, Gift Of Faith, Giordano Giacomo, Gios, Giustino Capozzoli, Green is the colour, I-disa, Ingmaggiore, Jancuia, Jerry Vacchieri, Jo., Julia Mospan, Lorisb, LucianoSerra.d, Luigi Mossali, Lupo Manulo, Macro77, Mamaroby, Marcofroso, Marisa194, Marklevinson76, Maurizio Trifilidis, Mauro Gamberini, Maxbottax, Mikyfug, Nicola1201, Paki64, Palmieri Raimondo, Paogar, Peppe Cancellieri, RikCapra, Ronda, Rosario Cafiso, Savastano, Silver58, Silvio Maccario, Simobati, Simoneperi1967, Siragusa.v, Stearm, Stefania Saffioti, Supercecc56, Testarossa57, Trattore, Vincenzo57, Walter Bertolotti, Werner, _Axl_

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Annamaria Pertosa

inviato il 16 Novembre 2020 ore 20:05

Mi mette molta tristezza questo bellissimo scatto. Una distruzione che fa davvero male.
Un caro saluto
Annamaria

Coradocon

inviato il 16 Novembre 2020 ore 20:19

Bellissima ;-)

Alessandro Morini

inviato il 16 Novembre 2020 ore 20:51

Fotogramma dei resti post iindustriali colto col bel b/n per un racconto che dice come da grandi con l'incuria e l'abbandono si diventa piccinini.
Bel lavoro Angelo.
ciao Alessandro

user196465

inviato il 17 Novembre 2020 ore 21:34

Bel documento Angelo
Ciao

Francesco Campagna

inviato il 20 Novembre 2020 ore 17:35

Fantastica Eeeek!!!

Maurizio Trifilidis

inviato il 21 Novembre 2020 ore 5:17

interessante testimonianza e bella conversione....
... complimenti, Angelo.
un saluto.
mt

Rosario Cafiso

inviato il 21 Novembre 2020 ore 14:20

Bel racconto di tempi andati e stupendo b/w ;-)

Complimenti Angelo :-P

Fastdoc

inviato il 07 Dicembre 2020 ore 12:17

Atmosfera decadente enfatizzata dal bel b/n, complimenti.
Un saluto

Silvio

Emmegiu

inviato il 17 Dicembre 2020 ore 22:15

Ripasso su una delle tue bellissime immagini sempre eleganti e precise eleganti come sei tu di persona un vero signore, dicevo ripasso per farti gli auguri per un sereno natale e buone feste a te e famiglia, un caro saluto, giuseppe

Albertoscaccia

inviato il 18 Dicembre 2020 ore 16:22

hai toccato un tasto dolente, purtroppo situazioni come questa che hai descritto, in Italia, sono innumerevoli, c'è da chiedersi come sia possibile tutto questo, non siamo un popolo di ignoranti retrogradi, siamo andati in tutta Europa a portare la civiltà, e allora chi ci ha ridotto così? Ormai a qualsiasi livello regna il compromesso e il servilismo, guardiamo i rappresentanti del governo e contiamo quelli che non sono lì per scaldare la poltrona ma per fare l'interesse dell'Italia, ce ne sono? Un tempo c'era la Chiesa che faceva da argine a questa deriva e stigmatizzava il malaffare a tutti i livelli, ora nemmeno quello che chiamano papa è veramente il papa; il suo interesse maggiore sono le falde acquifere dell'Amazzonia e l'ecologismo alla greta thunberg, agli italiani in difficoltà preferisce i migranti che l'Italia deve accogliere e mantenere a tutti i costi e piazzare ovunque, tranne che in vaticano, fra qualche anno pubblicheremo le nostre facce sotto il titolo: quello che rimane degli italiani Triste

passa un buon weekend, nonostante tutto

Dvittorio

inviato il 23 Dicembre 2020 ore 14:21

Scatto superlativo
mi piace moltissimo
complimenti
Vittorio

Stearm

inviato il 28 Dicembre 2020 ore 10:58

Un immagine molto affascinante accompagnata dalla bellissima didascalia
Bellissima.....e molto interessante
Complimenti
Ciao
Stefano

Circe

inviato il 16 Gennaio 2021 ore 20:49

Architetture di un passato recente ricche di fascino, ben riprese, complimenti Andrea

Alcenero

inviato il 01 Febbraio 2021 ore 0:24

Bellissima nella sua fatiscenza
Tanti complimenti

Lorisb

inviato il 15 Febbraio 2021 ore 11:36

Non è solo la metafora di Roma ma della decadenza dell'Italia industriale è un'autodistruzione che si va amplificando in questo ultimo anno per questo maledetto virus.
Molto bella e impressionate in un drammatico b.n.
Ciao Loris

Eugenio Costa