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a 50mm, 1/125 f/11.0, ISO 100, mano libera. Budapest, Ungheria.
E' questa un'immagine che, io che amo le foto "allegre" e ricche di colori, non avrei mai voluto scattare e non perché in questa foto manchino i colori ma perché avrei preferito, senza alcun dubbio, che non fosse mai esistita questa tragica ed orrenda storia e che non ci fosse nulla di così drammatico da ricordare. Sulla riva del Danubio, non lontano dal palazzo del Parlamento Ungherese, sono allineate sessanta paia di scarpe dall'aria vissuta, che ricordano la moda degli anni '40. Ci sono scarpe da donna, da uomo e da bambino, lasciate lì, vicino all'acqua, abbandonate in modo disordinato, come se i loro proprietari se le fossero appena tolte. Se si guarda più da vicino, si vede che le scarpe sono di ferro, arrugginite, fissate nel calcestruzzo del molo. E' l'inquietante e triste memoriale, conosciuto come "Le Scarpe sulle rive del Danubio", concepito dal regista Can Togay, che lo ha realizzato insieme allo scultore Gyula Pauer sulla riva di Pest, nel 2005, in onore degli ebrei ungheresi che, nell'autunno-inverno del 1944-45, furono trucidati sulle rive del Danubio dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate. Sparare agli ebrei sul Danubio era conveniente, perché il fiume portava via i corpi. In alcuni casi gli aguzzini legavano insieme le mani di due o tre ebrei, adulti o bambini, poi sparavano solo ad uno di loro: le vittime, posizionate sul bordo dell'acqua, cadevano tutte insieme nel Danubio, con il cadavere che trascinava con sé i corpi delle persone ancora vive, in modo da risparmiare sui proiettili. Tutti i corpi, legati insieme dalle corde e dal destino, o andavano a fondo o scivolavano via lungo il fiume. Quei pochi che sopravvivevano alle gelide acque del fiume venivano uccisi dai miliziani che sparavano dalla riva in un tragico ed infame tiro al bersaglio. Per non dimenticare.
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Carissimo Marco, storie drammatiche come questa devono veramente far pensare e dovremmo tutti operarci affichè non abbiano mai più a ripetersi. Grazie mille per la graditissima attenzione e per l'apprezzamento. Ciao e buon fine settimana, Paolo
Si è vero per quanto scritto in didascalia, resto senza parole e non aggiungo altro. Ottima composizione il tutto è anche istruttivo, bravissimo come sempre
Carissimi amici, è questa una tristissima pagina di storia simile, purtroppo, a tante altre. Il brutto è che la storia sembra non abbia insegnato niente a... nessuno. Grazie mille per avere apprezzato questa mia immagine anche, e soprattutto, nel suo... "significato". Ciao e buon fine settimana anche a voi, Paolo
Un bellissimo scatto Paolo........ho visto anche io quelle scarpe sulle rive del Danubio, ma non ho avuto il coraggio di fotografarle.....ottima didascalia. Un saluto Mario
Carissimo Mario, ti capisco perfettamente: anch'io ho avuto più di una perplessità. Alla fine, però, è prevalso in me il desiderio ti tenere viva, almeno, la... memoria. Grazie mille per la graditissima visita e per l'apprezzamento. Ciao e buon fine settimana, Paolo
Ancora mille grazie Susy, per l'attenzione che hai dedicato alle mie immagini. Sono molto contento che hai apprezzato questa mia foto, dal forte impatto, che con l'aiuto della messa a fuoco, ho voluto interpretare come un passato (le scarpe "sfocate" sullo sfondo) che tende ad essere scordato e che, invece, deve restare nitido e presente nella nostra memoria (il primo piano). Dal tuo bellissimo commento capisco di esserci, in qualche modo... riuscito. Un carissimo saluto, Paolo