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A catena tutta la vita...

La razza malvagia

Vedi galleria (31 foto)

A catena tutta la vita inviata il 07 Gennaio 2019 ore 0:09 da Emmegiu. 89 commenti, 2645 visite. [retina]

a 200mm, 1/250 f/5.6, ISO 100, mano libera.

Mentre percorro lentamente in macchina una strada di montagna, osservando il paesaggio con il finestrino aperto, un rauco abbaiare attrae la mia attenzione, scopro un timido cane lupo che ha paura anche della sua ombra, a chi può far paura questo cane avvilito legato alla catena tutta la vita, fa la guardia ad un passaggio con il solo riparo di un fusto di lamiera gelido d'inverno e rovente d'estate, acqua non ne aveva gli ho riempito il lurido recipiente desolatamente vuoto, meno male che qualcosa da mangiare invece l'aveva, delle ossa scarnificate maleodoranti e putride buttate sulla polvere, in questi giorni su questi monti la temperatura è scesa molti gradi sotto zero e il povero cane è sicuramente rauco per il freddo che ha preso, ma che vita è, anche per un cane, restare legati alla catena tutta la vita senza mai poter fare una corsa, sicuramente è meglio morire subito. Il mio amico Arrigo per questo povero cane ha scritto un racconto che mi ha toccato il cuore e ve lo riporto ------------------------------------- Da quando èbbi l'uso dèlla ragione il percorso dèlla mia vita è legato a quèste catene,i miei occhi vedono spazi intorno a me ma non posso raggiungerli e mi sento prigioniero. Piccoli frammenti di memoria mi rincorrono spesso nelle lunghe notti in solitudine e mi fàn ricordare di quando ero un cucciolotto intento a dar la caccia alla coda scodinzolante dèlla mia mamma e quando la sera,stanco,mi accucciavo con la testa sul suo ventre mentre percepivo quell'amorevole protezione,ascoltavo i suoi racconti e i suoi insegnamenti dove ,mi diceva,correrai nèi prati rincorrendo farfalle e proteggerai chi ti vuol bene con le unghie e con i denti ricevendo in cambio cibo e carezze. Ricordo che ero il più vispo dèlla cucciolata ma anche il più bèllo,il mio pelo era lucido e i miei denti di un bianco splendente e crescevo sano e forte fino al giorno in cui si presentò in casa quell'omone ruvido,dai modi burberi e dopo aver squadrati tutti ,con sguardo severo e puntiglioso,mi prese in braccio e mi portò via. Inutili i miei guaiti di disperazione,l'abbaiare impotente e implorante dèlla mia mamma ed è da quèl giorno che mi trovo qui,nèi primi tempi con una catena più piccola che con il passare del tempo aumentava. Passano gli anni e si affievoliscono i mièi ricordi più cari e guardandomi intorno smarrito una domanda mi perseguita: cosa ci faccio io qui?



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avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2019 ore 23:15

Emme il mondo è questo, ne prendiamo atto, ci rattristiamo e fai bene tu a continuare le tue denunce sulla stirpe malvagia.
Un caro saluto
Marisa

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2019 ore 23:43

Condivido pienamente il pensiero dell'autore e tutta la tristezza per questa realtà che appare del tutto priva di umanitàTriste

Un saluto cordiale

Patrizio

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 1:36

Caro Giuseppe,
condivido perfettamente la tua denuncia a riguardo del trattamento incivile riservato a quel cane, allargherei però il concetto a tutti gli animali indistintamente, forse cani e gatti sono tra quelli meno colpiti da questo problema.
Penso ad esempio a tutti quegli allevamenti forzati in cui, polli, conigli, maiali, oche, nascono, vivono e muoiono in anguste gabbie solo per soddisfare le ns. esigenze alimentari e gli umani, compreso io, accettano questa condizione o fanno finta di non saperla. Lo so che anche gli animali si predano fra loro per nutrirsi ma a differenza nostra non sprecano il cibo, limitandosi solo al minimo necessario per vivere.
Il mi piace è solo per la tua denuncia che ci ha permesso anche di confrontare le ns. idee.

Un grande saluto.
Eraldo.




avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 2:35

Quests immagine mi fa veramente male. Non sopporto vedere un povero cane legato e maltrattato. La vera bestia è l'uomo che fa questo. Siamo in tanti ad amare gli animali e a non sopportare questo strazio ed è proprio per questo che i delinquenti che trattano male questi poveri innocenti, vanno denunciati, con la speranza che la legge intervenga con pene molto severe da fare passare la voglia a tutti questi incivili di usare questi metodi. Bravo Emme per la didascalia e la denuncia fatta con quest a foto.
Un caro saluto.
Annetta

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 8:31

Gli occhi del povero cane dicono tutto, questa è una vera nefandezza.
Bravo Emme a proporre queste riflessioni.
Un caro saluto! Sergio;-):-P

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 9:57

Non posso che condividere il tuo pensiero, anche se avrei tanto da dire anch'io...ma credo che quello che si è detto può bastare.
Un caro saluto amico mio,
Giorgio

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 12:15

Da quando èbbi l'uso dèlla ragione il percorso dèlla mia vita è legato a quèste catene,i miei occhi vedono spazi intorno a me ma non posso raggiungerli e mi sento prigioniero. Piccoli frammenti di memoria mi rincorrono spesso nelle lunghe notti in solitudine e mi fàn ricordare di quando ero un cucciolotto intento a dar la caccia alla coda scodinzolante dèlla mia mamma e quando la sera,stanco,mi accucciavo con la testa sul suo ventre mentre percepivo quell'amorevole protezione,ascoltavo i suoi racconti e i suoi insegnamenti dove ,mi diceva,correrai nèi prati rincorrendo farfalle e proteggerai chi ti vuol bene con le unghie e con i denti ricevendo in cambio cibo e carezze. Ricordo che ero il più vispo dèlla cucciolata ma anche il più bèllo,il mio pelo era lucido e i miei denti di un bianco splendente e crescevo sano e forte fino al giorno in cui si presentò in casa quell'omone ruvido,dai modi burberi e dopo aver squadrati tutti ,con sguardo severo e puntiglioso,mi prese in braccio e mi portò via. Inutili i miei guaiti di disperazione,l'abbaiare impotente e implorante dèlla mia mamma ed è da quèl giorno che mi trovo qui,nèi primi tempi con una catena più piccola che con il passare del tempo aumentava. Passano gli anni e si affievoliscono i mièi ricordi più cari e guardandomi intorno smarrito una domanda mi perseguita: cosa ci faccio io qui?

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 12:29

Arrigo, mi hai fatto venire la pelle d'oca, la sensibilità di Emme, la tua e di tanti altri pultroppo non può niente contro certe crudeltà

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 12:38

Arrigo non potevi dare voce migliore a questa immagine....

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 12:43

Caro Arrigo il tuo racconto è la vera storia di questo cane ma anche di tutti i cani legati con la catena, da uomo dotato di grande sensibilità abituato al dolore con grande esperienza di vita hai letto negli occhi di questa povera bestia, fai parte di uno sparuto drappello di uomini che mantengono l'umanità che ormai contraddistingue sempre meno il resto degli uomini, grazie amico mio sei capace di scrivere parole che toccano il cuore di chi ancora ce l'ha, è un onore averti come amico.

A questo bellissimo racconto aggiungo solo che mentre andavo via e salivo sui tornanti della montagna nelle tenebre che avanzavano ho dato un ultimo sguardo in basso lontano verso quel cane e ho visto il suo padrone, era molto più alto e grosso di un uomo normale portava un pastrano con cappuccio e pareva uscito direttamente dall'inferno, buttò qualcosa per terra forse delle ossa puzzolenti e sparì nell'oscurità, questa è la verità

p.s. Caro Arrigo mi sono permesso di aggiungere il tuo racconto nella didascalia, ancora grazie amico mio.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 12:49

:-P

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 14:25

Condivido quanto espresso dagli altri amici
Ciao Emme
Beppe

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 15:45

Bravo Emme, toccante immagine e descrizione,
cosi come il racconto di Arrigo.Triste
Complimenti per questa foto denuncia.
Mi piace questo contrasto tra luci e ombre.
Ciao.
Roberto

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 16:16 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Occhi!!!! Luce, colore, molto bella. Bel colpo. Complimenti.
tutu

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 16:32

Tragico destino!!!!
Un documento “crudo” come deve essere
Ciao
Fabrizio

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 17:16

Quel vecchio detto la moglie degli imb..lli.. è sempre valido caro Emme, ciao un salutoSorriso

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 18:47

Ottimo documento!... Una scena assolutamente intollerabile!

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 20:17

Queste è una delle tante cose che mi fanno vergognare di essere un essere umano...complimenti Emme per la foto documento seguita dal tuo toccante racconto
Un caro saluto, Carla

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 21:42

In una società in cui non ci si indigna tutti per questo cosa altro aspettarsi? Inoltre si mangia ogni giorno la carne di animali allevati in lager di cui parla Eraldo Brunettin ma nessuno si indigna. Triste
ciao a tutti, Fabrizio

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2019 ore 22:02

Caro Fabrizio chi mi conosce sa che ho nominato molte volte gli allevamenti lager con parole molto dure per l'uomo perché lo ritengo un abominio basta scorrere le mie foto, per quanto riguarda il resto non nutro grande amore per la razza umana di cui faccio parte ma ne predico l'autoestinzione scarsamente ascoltato dai tempi dell'università, allora da tempo io auspico una repentina decisione di chi di dovere che decreti che il tempo della razza umana sia scaduto, prima che questa razza deleteria finisca di distruggere questo piccolo pianeta che deve essere riconsegnato alle altre creature che non hanno contribuito a distruggerlo, noi non siamo una razza in estinzione, tutt'altro, ai tempi di Cristo eravamo 250 milioni in tutto il mondo ora rasentiamo i 9 miliardi e in pochi anni saremo venti miliardi e non ci sarà più niente in questa terra perché come miliardi di cavallette giganti ci saremo mangiati tutto e distrutto tutto, quindi a me fa pena molta pena un cane incatenato per tutta la vita con la catena, perché non dobbiamo decidere noi sulla vita e la morte di tutti gli esseri viventi




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