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| inviato il 28 Aprile 2016 ore 22:56
Complimenti.. Ti seguo |
| inviato il 15 Agosto 2016 ore 17:26
Bellissima serie Francesco. Molto coinvolgente questo scatto ricercato nella composizione nella gestione della luce con un accurato appostamento. Io osservo con ammirazione. Un salutone. Mauro. |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 2:14 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
immagine Terrific! Due figure che appaiono mondi a parte, ma che sono in procinto di entrare a far parte della stessa storia!
Ann :)) Terrific image! Two figures who appear worlds apart but who are about to become a part of the same story! Ann :)) |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 15:55
Grazie Ann cara. Davvero una bella interpretazione Felice di leggerti! Ciao F |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 23:46
Complimenti per la galleria....questa é la mia preferita |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 23:56
Grazie davvero Alessio E il merito della galleria, se mai c'è, è tutto per una straordinaria Palermo... Un caro saluto F |
user137840 | inviato il 25 Marzo 2018 ore 12:36
...un fotogramma tratto da un corto di Cipri' e Maresco. |
| inviato il 25 Marzo 2018 ore 13:05
Filippo.... due siciliani speciali, al cui accostamento arrossisco! Grazie e un abbraccio! F |
| inviato il 12 Aprile 2018 ore 12:48
Eccomi caro Francesco! Altro giro in galleria, scelgo questa perché Palermo è una città potente, di incredibile importanza culturale e nella storia del passato e del presente. La sua importanza è pari forse solo al modo in cui viene sottovalutata dal mondo. A due passi dalle zone note per monumenti incredibili, riesci a trovare la città vera, quella che pulsa e respira, anche se con un piede sulla nuca che le tiene la faccia schiacciata a terra. E' un luogo di grandi tradizioni, di pulsioni potenti e di movimenti sotterranei difficili da immaginare, figuriamoci da capire. Amo i contrasti, e non potrei non amare Palermo, anche se forse in alcuni aspetti un po' la temo, non conoscendola a fondo. Queste immagini entrano nel cuore della città, ne mostrano alcune sfaccettature in modo appassionato e trasmettono grande umanità. In merito a questa in particolare... il contatore nuovo, ma nel posto di quello vecchio, vecchissimo, che sarà stato appena cambiato.... quella tenda fatta di fili, che i miei nonni in Sicilia ne avevano una simile, quelle sedie, la camicia a righe (mica si va in giro con la polo....!), quell'espressione di attesa un po' sconsolata, e quella sagoma scura che entra, anche lui con la camicia, ma non sappiamo se è triste o felice, o anch'egli rassegnato. O in attesa di buone notizie. Soliti applausi, mi hai riportato un po' indietro nel tempo, a scartabellare tra le mie radici. Ciao, alla prossima! |
| inviato il 12 Aprile 2018 ore 13:07
Condivido le considerazioni su Palermo. Per me la fotografia è un fatto molto "di pancia" e sento tantissimo i luoghi: a volte, trovandomi per la prima volta in una casa o una città, mi sembra di esserci da sempre. Di sentirla "casa mia". Altre volte niente. Non scatta nulla. Tutto rimane distante. E la fotografia mi pare segua quest'onda. Col "mestiere" te la puoi cavare, ma è un'altra cosa. Ed ecco che con città come Mardid o la stessa Roma non sono mai riuscito a entrare in sintonia, mentre con Cracovia o Genova si, immediatamente. Solo per fare un paio di esempi. Palermo, pur nella sua incomprensibilità che giustamente richiami e che ammetto, è per me tuttavia iscritta alla categoria "casa". Spesso ho poi potuto viverla con amici che hanno contribuito a farmela sentire ancor più e meglio. Come qui: eravamo in realtà in giro per la provincia in questo caso, e una pausa a Carini ha prodotto buoni incontri Sempre un abbraccio F |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 18:31
Grande serie questa dei tuoi Quadri Palermitani Francesco! Sarà che sono stato a Palermo anch'io poco tempo fa e quindi ritrovo qualcosa di "ancora caldo" in queste tue foto, ma devo dire che sono veramente eccellenti. Che altro dire ... è difficile aggiungere qualcosa alla fila di complimenti che un po' tutti ti hanno già fatto ... io aggiungo un complimento a te per come vivi il forum e l'approccio alla discussione. Nei tuoi commenti c'è sempre qualcosa che va oltre la singola foto, si vede e si sente che hai voglia di parlare di Fotografia con la F maiuscola e della testa, del cuore e dell'anima che sempre girano intorno a questa amata parola. Io non sono così bravo con le parole, quindi imparo ... tra le cose che ho imparato da te in questa discussione c'è questa, che mi sento di mettere in evidenza: “ Io non amo affatto scattare secondo un progetto. Anzi, quel che proprio a Padova ho espresso, è che credo che, pur avendo rispetto verso questo approccio, penso che possa più sottrarre che aggiungere. Discorso un po' lungo forse, da esprimere appieno in un post, qui... Ma credo in una qualche forma di progettualità "nostra", come esseri fotogrfanti intendo. Quel qualcosa che diventa di per se un filo conduttore, un fattore sensibile che determina unitarietà nel nostro lavoro, anche nel quadro di cose piuttosto differenti tra loro. Cioè, il riuscire a esprimere qualcosa che sia dimensione estetica, nel senso di visione personale delle cose e del mondo, attraverso il nostro fotografare. „ Bravo Roberto |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 18:32
In ogni caso le gambe curve del tipo che entra sono di una tenerezza disarmante! |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 18:49
Caro Roberto, ti ringrazio per parole bellissime: credo che, a onta di quel che dici, sono io che ho qualcosa da imparare! Quello che hai toccato è un punto per me importantissimo. Per un periodo, tanto tempo fa, sono stato commentatore ufficiale dell'area bianconero del Canon Club Italia. Uno dei must di quel momento era "bisogna guardare la foto e non l'autore": capivo cosa significava, che l'idea era quella di non farsi influenzare da un "nome". Ma al tempo stesso, che senso ha? Come facciamo a non finire solo verso il puro spettacolare, se tutto il giudizio si riassume in uno scatto singolo? Chi si interesserà più a una fotografia più, passami il termine, intimista? Credo che ognuno metta sé stesso nelle sue fotografie (il famoso "progetto" nella tua citazione) e quindi non è peregrino tentare di comprenderlo. Di osservare quello. Per cui hai ragione: per quanto gli ambienti in rete lo consentano, trovo sempre più interessante provare a comprendere un essere umano dietro la fotografia, prima della fotografia stessa Cosa che poi, a sua volta, ti sa dire molto di più, su quella fotografia.... Un abbraccio F |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 18:50
PS: si: quelle gambe sono metà fotografia... |
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