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Giovani pastori Suri ( Surma ) che, di primo mattino, si riscaldano prima di condurre la piccola mandria la pascolo. Suri/Surma tribe Ethiopia Gennaio 2014
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Grazie Clara Quella pittura rupestre mi ha colpito immediatamente anche perchè non ne ho viste altre ed era la chicca che impreziosiva il quadretto... Si vede anche in altro scatto postato in precedenza: www.juzaphoto.com/me.php?pg=67985&l=it#fot785768
“ l'evoluzione per l'uomo è destinata a prendere delle strade che inevitabilmente isoleranno fino all'estinzione quelle culture troppo piccole e indifese. la storia ne è piena dagli indiani d'america agli aborigeni, dagli indios agli inuit. nessuno ne è immune. „
vedere come inevitabile gli stermini di massa che sono avvenuti nel corso della storia è un cinismo storico che, scusami, ma non riesco proprio a digerire.. La storia che tu hai citato l'uomo la dovrebbe studiare per trarne insegnamento, non per vederla come qualcosa di inevitabile: del resto l'uomo è fortunatamente dotato di spirito critico, e lo spirito critico altro non è che la lucidità di capire che il presente (e anche il passato) NON è necessario, può e poteva andare diversamente; come dicevi tu stesso l'uomo ha la capacità di vedere oltre l'orizzonte.. insomma con un grande sforzo si può accettare che determinate culture siano state sterminate ma non si può arrivare a rassegnarsi all'idea che l'uomo ne distrugga altre. è sbagliato essenzialmente per due motivi: il primo è che le cosiddette minoranze hanno delle ricchezze che è un peccato perdere, il secondo è perché adesso stiamo parlando tranquillamente dietro ad una tastiera visto che siamo noi "la maggioranza", ma è lecito pensare che in un futuro saremo proprio noi la minoranza e secondo questo punto di vista dovremo rassegnarci ad essere eliminati da chi costituisce la maggioranza. A tal proposito trovo molto illuminanti le parole di de andré in questo bellissimo discorso
Grazie Beppe ! Lorenzo capisco il tuo punto di vista e del resto come non condividere De Andrè... Però credo anche che, più che cinico, il discorso di Falena sia semplicemente disincantato con una visione forse un po' fredda ma basato su quanto è successo fino ad ora..... ma non per questo ci si deve arrendere e lasciare che le cose continuino ad andare così senza lottare. Ora ci sono associazioni ( diventate anche importanti ) che affiancano la lotta per la sopravvivenza di diversi popoli tribali e per fortuna ogni tanto c'è qualche buona notizia che segna qualche piccola inversione di tendenza...
....Memey il mio credo o le mie speranze sono leggermente diverese dalla realtà in cui siamo costretti a vivere, anche se poi in me può trasparire un senso benevolo di cinismo o di disincanto come ben dici tu il cambiamento è inevitabile e doveroso e forse potrebbe essere egoistico pensare che una cultura si fermi oppure il non aiutarla a progredire nel suo cammino, lo scotto che pagheranno sarà inevitabilmente una qualche perdita, se vista in questo contesto negativo, altrimenti si parlerà di trasformazione. le nostre origini non sono state perse si sono traformate e noi siamo il suo prodotto, quindi non è la mia preocupazione che un popolo dalle baracche di letame vada a finire in comode case con luce acqua e gas.........e pc,semmai la modalità di come possono esserci arrivati e se mai ci arriveranno. ricordiamo che per addolcire i nativi sono stati versati fiumi di whisky......dal mercante di liquori..... e a cui uno famoso gli chiese: tu che lo vendi cosa ti compri di migliore? ps però non colpevolizziamoci troppo come occidentali e non sopravalutiamo troppo le minoranze. ricordiamoci che in Africa ci sono decine di microguerre esercitate da tribù di diverse etnie e non dimentichiamo che piccoli Hitler o Stalin o Pinochet o Polpot ecc. ecc. si annidano all'interno di queste fazioni per la smania di un piccolo potere. ricordiamoci dei migliaia di bambini soldati obbligati dai loro stessi fratelli ad uccidere altri fratelli o i loro stessi genitori..... anche loro sanno fare cose indegne.
Per Falena: Concordo con te che il cambiamento sia inevitabile e doveroso, ma spetta a noi aiutarli a progredire in questo cammino, facendo molta attenzione a rispettare l'individuo come singolo soggetto ma anche la loro società, se così si può chiamare, e le loro usanze. Noi siamo e viviamo oggi in una società civile, e come tale ci dobbiamo comportare, i nostri trascorsi storici, mooooooolto recenti, come tu hai citato
“ Hitler o Stalin o Pinochet o Polpot ecc. ecc. „
dovrebbero servirci a non ripetere gli stessi errori e non farli ripetere ad altri. La civiltà non si misura con la ricchezza di uno stato sociale, case di lusso, luce, acqua, gas, pc, telefonini ecc.ecc. ma con la capacità di sapersi evolvere in una società civile. Troppo spesso capita di non riuscirci, non c'è l'umiltà di mettersi alla pari con gli altri, chiunque essi siano, dovremmo invece colpevolizzarci per voler sempre prevalere su tutti e tutto soprattutto verso le minoranze. Abbiamo già causato troppi danni irreparabili, sarebbe auspicabile evitarne altri.
Gianni la civilta si misura su tutto quello che essa produce nel bene e nel male perchè è essa stessa composta di tutti questi elementi. la natura umana, e la storia lo insegna, per evolversi è ancora soggetta alla legge del più forte e il problema è che se noi singoli diciamo no alla guerra, la società e la massa si comporta in modo opposto. quando dici "abbiamo".....ci accumini a quelle generazioni che hanno fatto scempio nel mondo..direi "hanno" fatto. io nel mio pensiero e comportamento diretto non ho mai esercitato nulla di tutto ciò sarebbe asupicabile che non ne venissero causati altri.............onenstamente è un'utopia. darci da fare sarebbe bello......ma andiamolo a dire a quello che fabbrica le armi o le bombe che poi mutilano la gente che i nostri dottori volontari vanno a curare......non ti sembra un controsenso apocalittico?
“ Gianni la civilta si misura su tutto quello che essa produce nel bene e nel male perchè è essa stessa composta di tutti questi elementi. „
certo che si, ma sarebbe auspicabile poterla misurare nel bene visto che ormai ci sono esperienze che lo permetterebbero, uso il condizionale non a caso. Utopia o no, a me piace pensarla così.
“ la natura umana, e la storia lo insegna, per evolversi è ancora soggetta alla legge del più forte e il problema è che se noi singoli diciamo no alla guerra, la società e la massa si comporta in modo opposto. „
purtroppo devo darti ragione
“ quando dici "abbiamo".....ci accumini a quelle generazioni che hanno fatto scempio nel mondo..direi "hanno" fatto. io nel mio pensiero e comportamento diretto non ho mai esercitato nulla di tutto ciò „
Lungi da me pensarlo, ho usato il termine semplicemente per appartenenza alla "maggioranza"
“ ma andiamolo a dire a quello che fabbrica le armi o le bombe che poi mutilano la gente che i nostri dottori volontari vanno a curare......non ti sembra un controsenso apocalittico? „
Gianni è la forza del potere ad inglobare in un'unico pensiero la maggioranza, ma così la maggioranza diventa lei stessa vittima, vedi la Korea del nord, i precedenti tedesci e i russi. questo purtrtoppo sta succedendo in Africa da perecchio tempo ormai con massacri di massa. ma la maggioranza ha anche il potere di cambiare le cose....dipenderà solo quando riuscirà a ravvedersi e ad aprire gli occhi. ciao quindi quando guardo questa foto vedo il ragazzo di sx che guarda in camera e mi chiedo cosa sta vedendo? e al ragazzino cosa sta sognado? forse tutto forse nulla.
spero Memy non si ritenga danneggiato da questo gran parlare a margine della sua foto, perché alla fine per quanto abbiamo opinioni differenti è probabilmente uno dei dibattiti più belli che si potessero aprire e anzi, credo che questa renda onore alla gran bella fotografia che l'ha generato
detto questo credo che l'utopia o il suo contrario, la distopia, siano separate da un confine molto labile segnato dalla convinzione che si tratti dell'una o dell'altra cosa: nel 1948 Orwell scriveva quello che è stato immediatamente categorizzato come il romanzo distopico per eccellenza, il famoso 1984, nel 1948 era considerata distopica la realtà descritta nel libro che non dista troppo dalla realtà che oggi viviamo al punto che vengono addirittura prodotti e seguiti da un notevole pubblico reality show intitolati proprio col nome del temibile "Grande Fratello"; al contrario fino a pochi anni prima dello sbarco dell'uomo sulla luna era considerata oltre che utopia anche fantascienza l'idea che l'uomo la potesse raggiungere. Sono solo due esempi e forse neanche i più calzanti, solo i primi due che mi sono venuti in mente.. Tutto questo per dire che, come diceva Gandhi (cito, ahimè, senza aver mai ben approfondito il personaggio), "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo".. Inoltre credo che la nostra occidentale evoluzione possa trarre soltanto vantaggio dal conoscere ed approfondire altre civiltà ed altre culture, uno dei grandi meriti dell'impero romano era che oltre ad un vantaggio territoriale le conquiste giovavano un vantaggio culturale: invasa la Grecia, per esempio, hanno avuto l'umiltà di ascoltarne gli insegnamenti della cultura traendone enormi vantaggi.. Poi sono tutti pareri, io ho usato esempi storici a mio sostegno ma probabilmente ce ne saranno altri mille a mio svantaggio che non vedo perché troppo concentrato sulla mia idea
Anomerol hai anche detto bene con le varie citazioni...ma due sono le cose reali da non dimenticare...che Gandhi, come molti altri sono stati ammazzati senza vedere la luce dei loro pensieri e il tempo, alcuni cambiamenti richiedo molto tempo, tempo che tante vite non avranno a dispisizione.
Lorenzo, non ti preoccupare, come ho già detto, mi piace molto questo dibattito a cui partecipo volentieri e non posso che essere contento se lo si deve a riflessioni stimolate da una mia foto...
Per me rimane il fatto che alla fine, pur con tutto il realismo, non si deve cedere all' idea che le cose debbano per forza continuare ad andare nello stesso modo ! Il cambiamento per le popolazioni tribale ci sarà inevitabilmente ma non è obbligatorio che debba essere per forza distruttivo
Grazie mille Andrea, Marco ed Alessandro ! Visto il proliferare di immagini dal fondo nero.........che comunque continuano ad essere le mie preferite da sempre, devo cercare di fare anche qualcosa di diverso
Un bianco e nero speciale che mette in risalto le loro diverse condizioni di vita (immagino vissute come normali da loro). Riscaldarsi in Africa? Bellissima anche questa. Ciao, Giuseppe.