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| inviato il 02 Maggio 2024 ore 18:42
Drammatica ed agghiacciante. Da premiare il coraggio di chi come te documenta e testimonia realtà subumane come questa Bravo Ciao Ago |
| inviato il 02 Maggio 2024 ore 19:03
Grazie mille a tutti ! |
| inviato il 02 Maggio 2024 ore 21:00
Merita un EP da tatuarsi ovviamente |
| inviato il 02 Maggio 2024 ore 21:33
Anche quello si ! Grazie .. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 23:20
In quella cella ci sono state 195 persone, una è entrata ed uscita con 194 approvazioni per raccontare una storia. Quando le parole non servono e le immagini raccontano... Buona Luce Mauro. |
| inviato il 06 Gennaio 2025 ore 21:30
Complimenti, gran lavoro. |
| inviato il 24 Febbraio 2025 ore 18:45
una foto straordinaria è mezzora che la sto guardando |
| inviato il 26 Febbraio 2025 ore 11:37
Gentilissimo Patrizio, ti ringrazio! |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 15:59
Complimenti per i suoi lavori, le foto raccontano con grande sensibilità e tecnica fotografica delle realtà molto interessanti. |
| inviato il 15 Marzo 2025 ore 3:42
Sei davvero gentile, grazie infinite! MAuro |
| inviato il 29 Marzo 2025 ore 20:43
intensa e molto emotiva... vorrei chiederti Mauro : Per riuscire ad entrare nella cella, fotografarli e raccontare le loro vite ho dovuto superare un rituale di iniziazione... di che cosa si trattava? e poi "incluso tatuarmi sulla pelle lo stemma della loro gang" l'hai dovuto o l'hai voluto? complimenti, Peter |
| inviato il 31 Marzo 2025 ore 1:09
Grazie mille Peter. Per entrare nella cella e documentare le loro storie, ho dovuto guadagnarmi la loro fiducia, superando 2 rituali di iniziazione che rappresentava una sorta di accettazione all'interno della gang. In quel contesto, le regole erano chiare: solo i membri della gang potevano accedere alla cella, e il loro potere era talmente forte da superare perfino quello delle guardie carcerarie. Nel primo sono stato "sculacciato" 7 volte con una tavola, nel secondo il tatuaggio con il simbolo della gang sull.a parte destra del corpo. Per evitare che, una volta all'esterno, potesse attirare attenzioni pericolose, il mio bodyguard, che mi accompagnava per proteggermi, ha scelto di farselo in un punto nascosto per evitare rischi inutili (sulla chiappa). L'ho dovuto fare o l'ho voluto? Quando mi hanno detto le condizioni non ho esitato. Era l'unico modo per entrare davvero nelle loro vite, per raccontarle dall'interno, per essere accettato come uno di loro, anche solo per un istante. Il confine tra necessità e scelta, in quei momenti, diventa sottile. In ogni caso sono fierissimo dii questp tatuaggio. A presto |
| inviato il 31 Marzo 2025 ore 1:36
bella esperienza, ancora non ho visto le tutte le foto per mancanza del tempo ma primo poi li vorrei vedere ...mi ricordo un programma con Luigi Pelazza che andava in giro per mondo e documentava lita dei carcerati mi piaceva molto il suo programma non mi ricordo piu il nome ma credo che lo potresti conoscere. buon proseguimento e grazie per la risposta, un saluto da Peter |
| inviato il 18 Maggio 2025 ore 17:35
Finalmente, non ne posso più di queste cartoline perfette e leccate come dolcetti lucidati da lunapark. Ancora c'e gente che attraverso la fotografia scava dentro, alla ricerca dell'essenza della specie umana, e ne rileva la vera natura, andando oltre il concetto di "bene/male". Le tue immagini mi prendono allo stomaco, mi emozionano, mi commuovono, mi rispecchiano. Vorrei averle fatte io. Grazie Mauro |
| inviato il 19 Maggio 2025 ore 12:27
Grazie di cuore Max, sei gentile. Un saluto Mauro |
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