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| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:28
hai tutta la mia solidarietà e dispiacere per quello che ti è successo...ti rimane la soddisfazione che hai fatto una buona scelta iniziale e che tutto sommato hai limitato i danni; mi chiedo: una moderna mirrorless avrebbe sopportato tutto questo? ricordati di accendere una candela e buon we |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:31
alla vista mi viene quasi da piangere....ti sono vicino |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:38
Grazie Benny e Giuseppe sorridentemente: siamo tutti vivi, le macchine ed anche il sottoscritto, con quel po' di acciacchi che derivano dal fare le cose senza risparmiarsi e da un bel po' di età, nessuno dei soggetti (fotocamere naturalmente incluse)è proprio giovanissimo ma "teniamo botta" con sufficiente determinazione e ... tra poco si ricomincia a scattare, la pausa delle gare fuoristrada è di poche settimane un saluto cordiale |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:55
Una volta fotografavo le ondate di una burrasca come faccio spesso con i piedi in acqua e un presentimento mi ha suggerito di mettere almeno un sacchetto di plastica tenuto con l'elastico, lo faccio molto raramente, quella volta ha salvato la mia attrezzatura, è arrivata la solita onda anomala che ha colpito in pieno la macchina e mi sono salvato, la macchina però era un carro armato la 5DMarkII e 24/105 f.4 roba che funziona ancora dopo mille battaglie la mia nuova R6 sarebbe morta mille volte, comunque Alessandro complimenti a te e alla tua attrezzatura e auguri per tutto nella vita ci vuole anche fortuna, a volte si affonda per poco, saluti giuseppe |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 19:05
La foto è un colpo al cuore... l'epilogo, invece, mi sembra il buon finale che non ti aspetti. Complimenti per la tenacia. Chi la dura la vince Carlo |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 19:12
Grazie ancora a tutti e 3 Emmegiu Gazebo Carlo Alfonso un saluto cordiale Sandro |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 19:30
Chiedo scusa mi ero dimenticato il like bella storia comunque |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 20:05
Alla prima occhiata mi sarei messo a piangere....... ....poi, leggendo i commenti.... è l'ora dell'aperitivo, mi scappa un brindisi, alla "loro" salute ed anche alla tua. Un saluto. Paolo |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 20:07
Approvo e stimo.....questa si che è vivere la fotografia....super Complimenti |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 23:32
Continuo a ringraziare dei commenti francamente non me ne aspettavo tanti, ho postato un po' per scaramanzia e un po' per allegria un saluto ancora a tutti |
| inviato il 12 Febbraio 2025 ore 18:52
Ah!!! eccolo trovato! devi essere proprio tu! Alessandro Billiani! quello che da i bollini di certificazione che la macchina di tal marca o la lente di tal altra marca sono perfettamente tropicalizzati.......immagino che ti pagheranno bene |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 11:21
Mi è successo anche a me, ma non sul fango, ma su erba viscida, solo che ho avuto la forza di tenere in alto l'attrezzatura, io mi sono sporcato...ma la mia 1DMK4 è rimasta pulita.. |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 11:25
Sinceramente alla vista di queste macchine insozzatte di fango, mi sarei messo quasi a piangere, ma...come si fa a pulirle? In un video su YouTube ho visto uno che la lavava sotto acqua corrente, reflex e obbiettivo, ma è possibile farlo o conviene evitare assolutamente? |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 12:58
@ Gropius 22 … Pensa che una volta, molto tempo fa, mi è capitato di cadere su asfalto in circostanze stranissime che è lungo raccontare e per proteggere l'unico corpo macchina che avevo allora, mi sono incrinato il gomito appunto per tenere in alto la fotocamera un mesetto di gesso ma fotocamera integra Ma non è che cada spesso, semplicemente dal 2008 che scatto regolarmente ogni fine settimana, fatalmente due o tre volte è successo … ma venendo alla tua domanda: Avere l'attrezzatura solida, come la tua 1DMK4 (che ho avuto) aiuta. Adesso ho due 1DX che pur datate e strautilizzate reggono ancora sia il maltempo che rari inconvenienti come questo e non prevedo di sostituirle con attrezzi magari più moderni ma meno robusti. Come pure gli obiettivi “serie L”. Sulla pulizia, bè, sotto acqua corrente non lo farei mai, però … Per quando piove e casi estremi, tengo nel giubbetto un paio di panni in microfibra con cui continuo ad asciugare dalla pioggia l'esterno dell'attrezzatura. Quando a casa, smonto e lascio all'aria per un bel po', al massimo qualche leggera passata di phon a bassa temperatura in sala stampa o in albergo se la gara è di più giorni. Il tutto per evitare la condensa negli obiettivi che è uno dei nemici peggiori e per il quale da molto evito di usare le protezioni in nylon che sì, riparano dalla pioggia diretta, ma se ci entra acqua (e spesso succede) poi peggiorano le cose. Meglio (secondo me, ma è opinione personale) attrezzatura esposta sì alla pioggia ma anche all'aria ed asciugata man mano come si può nei punti più delicati (il barilotto in primis) che una copertura che quell'acqua che entra, poi la trattiene e condensa tra le lenti. Nel caso specifico della foto , ho tolto subito il grosso del fango con uno di quei panni e continuato a fotografare, funzionavano ancora comunque in qualche modo sufficiente alla bisogna. La foto è scattata dopo la prima sgrossatura … Poi a casa mi sono armato di pazienza, straccetti vari prima umidi e poi meno, cottonfiocc per i dettagli, pompetta e pennellino quando asciugava ed in varie sessioni di pulizia ho ripristinato ad un livello accettabile. Spero di averti risposto in maniera esauriente, in bocca al lupo per la tua attività di sport outdoor che inevitabilmente questi rischi li comporta |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 16:10
Tra gli attrezzi per pulire nella prima risposta avevo dimenticato l'utilissimo spazzolino da denti che avevo riportato nelle risposte più datate. Quando succede un raro disastro simile, si usa ogni mezzo possibile e coerente alla bisogna |
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