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| inviato il 20 Dicembre 2018 ore 21:37
Un grazie a tutti per i commenti e per l'attenzione.
un salutone, GA |
| inviato il 20 Dicembre 2018 ore 23:09
bel punto di vista, complimenti Auguro di cuore a te e ai tuoi cari tanti auguri di buon Natale e buone feste |
| inviato il 23 Dicembre 2018 ore 16:10
Bella ripresa.   Ciao buona serata da Gaz. |
| inviato il 28 Dicembre 2018 ore 23:03
posso contribuire con ciò che si può vedere a Venezia?
Nella città lagunare, meta di migliaia di visitatori di tutti i generi, hanno cercato di "minimizzare" le barriere architettoniche, installando su alcuni ponti (solo su alcuni...) delle cremagliere per le carrozzine, oppure ascensori (che si bloccano sempre oppure mai entrati in funzione come quello montato sul ponte di Calatrava...) oppure passerelle (tipo quelle messe alle Zattere per la maratona...) con pendenze da passi dolomitici.....
purtroppo le città storiche non sono a misura di disabile, i percorsi ipotetici per essi non esistono, siamo anni luce distanti dal risolvere il problema....
La foto testimonia proprio ciò, chi se lo può permettere le barriere non le considera proprio...
complimenti per questa foto/documento
ciauuuzz Mario |
| inviato il 29 Dicembre 2018 ore 17:46
Grazie per i vostri commenti Alberto, Gaz e Mario , gentilissimi.
@ Mario/Max: tutto vero quanto scrivi, a me interessava rendere il senso della tua ultima frase, in leggerezza, ammiccando a chi ha la fortuna di non avere problemi ad affrontarle.
Resta valido e verissimo quanto dici, ma le città antiche male si prestano a risolvere i problemi di cui sopra; quelle moderne nascono con la soluzione già innestata, diciamo così. Non sono le città ad essere sbagliate, è "solo" cambiato a 360° nel frattempo il modo di vivere, di fruire degli spazi etc.
Le passerelle sui ponti sono un obbrobrio, e capisco anche che la sfida che si gioca tra rovinare un manufatto che non è stato concepito per avercela e l'abbattimento di ogni limite per le persone che transitano nella città, non può che scontentare tutti.
Grazie Mario per lo spunto di riflessione e ancora per il tuo passaggio.
A tutti un saluto, GA |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 21:58
Un titolo perfetto per una bella composizione ben giocata anche sul contrasto tra ombra e luce.
Scesi gli scalini si apre per il ciclista una nuova libertà: l'origine di una strada che lo condurrà lontano
Complimenti Simonetta
Un salutone
Paolo |
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