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Un Sogno Che Dovevamo Sognare...

The Polish Bag

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Un Sogno Che Dovevamo Sognare inviata il 21 Aprile 2018 ore 10:14 da Francesco Merenda. 42 commenti, 1841 visite.

Un presente quieto e annoiato, davanti alle ciminere che ricordano un passato, recente e ormai antico. Nowa Huta. Kraków. Il lascito di un sogno che era oltre il lecito sognare. Disgregazione, senza macerie. Che a volte sembra sospesa per l'eterno, nell'aria. Lontana e senza Dio. Con Dio. Stranamente. ''Come visit historic Nowa Huta, where George Orwell's dark vision of a perfect industrial metropolis was executed with stunning precision. Until, that is, the workers rose up and overthrew Big Brother...'' "THE BOSTON GLOBE"






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avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 11:18

Caro Paolo... credo che il vantaggio di conoscersi un po' sia questo.
Permette di capire di più e meglio.
Parli di dicotomia e scegli due parole che sai mi appartengono.
E che complicano la vita: già, perché a mezzo mondo non piacce la prima e all'altra metà non piace la seconda ;-)

Si, credo che il mondo imponga disillusione e osservazione distaccata al limite del cinismo.
Ma anche che ogni essere umano deve avere quell'elemento di idealità che lo distingue. Senza minimamente porsi il problema che l'utopia si realizzi, perché il solo perseguirla vale una vita.

Poi, se 'ste cose le facciamo entrare un po' nelle fotografie... chi lo sa! Sorriso

Ti abbraccio e... fai buona domenica!
F

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 14:28

un inguaribile sognatore e un disilluso osservatore

Sorriso mi è piaciuta questa definizione

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 14:31

mi è piaciuta questa definizione


Si, il Paolo l'ha coniata effettivante con considerevole classe.
Ed è pure abbastanza rispondente: anche se, nella pratica, finisce per essere faccenda meno romantica di come sembra... Cool

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 15:24

Una vista che inevitabilmente richiama il passato per colpire il presente.

Ciao

Patrizio

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 15:30

bellissima cinematografica sognante ,mi riporta a pensare a una scena di un film anni '50
complimenti
roby

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 19:10

Grazie davvero Patrizio. Siamo in effetti in un luogo in cui non si capisce se, passato e presente, siano universi lontani e incompatibili o se invece siano una sola cosa, senza soluzione di continuità....

Grazie caro Roby del passaggio e delle belle parole. Più o meno, anche per quel che tu dici, malgono le righe sopra...

Un abbraccio e buona domenica!
F

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 20:24

Sì, effettivamente anche qui il titolo sembra intrecciato alla grana del fotogramma.
Mi ricorda il 'Senza destino' del romanzo e del film.
Tutto è rarefatto, quasi lavato, in questa scena: tutto è nuovo, niente è nuovo.
Tranne, forse, un sogno che non si sa bene se abbiamo già sognato in un altro sogno...

bravo, Francesco ! guardo molto volentieri i tuoi lavori: occhio - mente - cuore !

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 20:29

Grazie davvero Paolo. Un commento bello, interessante, intelligente. Che coglie "cose", che non esauriscono ma che probabilmente, se "non ci sono" potrebbero esserci.

Voglio dire che apprezzo molto il fatto che pressoché tutte le letture siano state piuttosto lontane da un'osservazione tecnica.
Lo dico non perché la tecnica non serva, anzi. Ma perché credo che dovrebbe"sparire", restando al solo servizio di qualcos'altro.
E se qui, nella percezione di chi ha commentato, è "sparita", per me è motivo di grande soddisfazione Sorriso

Un abbraccio
F

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 21:29

Poi, se 'ste cose le facciamo entrare un po' nelle fotografie... chi lo sa!


Beh Francesco, tu sei uno dei pochi a cui questa alchimia riesce ... e la cosa bella è che ti riesce naturalmente!

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 21:58

mi è piaciuta questa definizione


Ti dirò, caro Andrea, che conosco Francesco già da qualche anno tuttavia, a prescindere dal fatto che su moltissime cose siamo in perfetta sintonia su poche altre, anche e soprattutto fotograficamente, lo siamo un pochino meno ... vedasi per esempio la sua predilezione per il Bianco & Nero, soprattutto a livello di linguaggio fotografico e di trasmissione di una precisa e ben definita idea di fotografia, contrapposta alla mia assoluta dipendenza dal colore; la sua passione quasi carnale per le stampe in assoluta controtendenza rispetto alla mia per la proiezione; il suo accettare di buon grado la rivoluzione digitale, cavalcandola peraltro con singolare maestria, che è completamente antitetica rispetto al mio respirare e sentire in una parola al mio vivere chimico; il suo muoversi in lungo e in largo per l'Italia e per il mondo contro il mio restare a fotografare sempre negli stessi posti, peraltro in molti casi addirittura nel raggio di poche centinaia di metri da casa mia ... e volendo il discorso potrebbe continuare ma, ed è questo il punto cui voglio giungere, nonostante tutte queste differenze, che per molti versi oserei definire antropologiche, ho sempre sentito in Francesco, e nelle sue poesie fotografiche, un qualcosa di vero, di tangibile, di reale, di sincero che però mai prima d'ora mi ero spinto a esplorare fino in fondo ... ebbene è stato proprio osservando questa specifica fotografia che mi è venuta spontanea, seppure dopo una lunghissima gestazione, questa definizione del di lui fotografico: un inguaribile sognatore e un disilluso osservatore .

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 22:09

Voglio dire che apprezzo molto il fatto che pressoché tutte le letture siano state piuttosto lontane da un'osservazione tecnica.
Lo dico non perché la tecnica non serva, anzi. Ma perché credo che dovrebbe"sparire", restando al solo servizio di qualcos'altro.
E se qui, nella percezione di chi ha commentato, è "sparita", per me è motivo di grande soddisfazione




Francesco, amico mio, quando una fotografia parla si è troppo impegnati ad ascoltarla e non si ha più tempo per la pura e semplice tecnica ... in altre parole la tecnica, che però in tutta evidenza c'è sempre altrimenti quella stessa fotografia non potrebbe avere tutta quell'immediatezza che gli è propria, in casi del genere diviene una entità che, per quanto molto importante, è del tutto secondaria!

Ti abbraccio,
Paolo.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 22:14

Beh Francesco, tu sei uno dei pochi a cui questa alchimia riesce ... e la cosa bella è che ti riesce naturalmente!


Caro Paolo, io ti ringrazio, perché so che sei sincero, che non parleresti mai per "diplomazia": ti conosco troppo bene! Ma, tralasciando le modestie, che non sono di nessuna utilità, non credo sia così.
Dobbiamo essere consapevoli di quel che facciamo, sennò rischiamo di essere solo l'ennesimo appassionato che non sa valutare sé stesso.
Io vivo di passioni da sempre. Neanche tanto per la fotografia credo, quanto per quello che "puoi farci" con la fotografia.
Passioni che poi ci si porta dietro e, questo si, in qualche modo entrano in tutte le cose che facciamo. Anche le fotografie quindi.
Ma è ad altri, fortuna loro, riescono certe alchimie Sorriso Io mi accontento di dilettarmi con la "macchinetta"

Per il resto che scrivi... solo un grande piacere leggerlo: segno che, reciprocamente, conoscerci, avere un rapporto (anche se purtroppo poco coltivato), è qualcosa che ha valore.

Ti abbraccio e... lascia Termoli e vieni a trovarmi! Cool
F

avatarsupporter
inviato il 23 Aprile 2018 ore 10:42

è una immagine semplicemente struggente

Dice bene Paolo: mi ritrovo appieno in questa aggettivazione.
Sai già cosa io pensi di questa serie di scatti e ogni volta che li rivedo ripenso ai tuoi racconti... ad un uomo, sulla spalla ciondolanti un paio di reflex, che cammina silenzioso accarezzando i profili di una città: di un'utopia da disseppellire.
Solo che non si tratta di un uomo qualsiasi e nemmeno la città in questione è una come altre.
Mi sa caro Francesco che ci devi proprio tornare... fosse anche con la scusa di ritrovare quel tappo perduto dell'obiettivo.;-)
Se hai bisogno di aiuto nella ricerca... ;-)
Complimenti!
M.

avatarjunior
inviato il 23 Aprile 2018 ore 11:24

Già avete detto tutto. Aggiungo solo un'osservazione non so se pertinente. Ma ho visto che della stessa situazione hai prodotto due immagini. Questa è una delle due.
Ho sempre pensato che produrre due foto della stessa situazione non rafforzi ma indebolisca il messaggio. Di fatto una scopre i limiti dell'altra togliendo quell'immaginario che ognuno di noi crea attorno ad un immagine che solitamente finisce nei contorni della foto lasciando alla fantasia il resto..

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2018 ore 12:00

Cara Michela, grazie: un commento che risente del fatto che "mi vuoi bene". Ma non è cosa negativa questa.
Anzi, magari ti rende anche più pertinente per un verso... Sorriso
Mi piace l'immagine che tratteggi, con le reflex ciondolanti, poco preoccupate di essere visibili oppure invisibili: mi piace e, anche qui, il fatto di conoscermi bene sa renderti.... precisa

Caro Nicolas, se è pertinente o no l'osservazione non saprei: ma d'altro canto siamo qui, nelle gallerie, su una foto che è di uno di noi due, per cui non vedo perché non parlarne Sorriso

Devo dirti che sfondi una porta aperta. Sarà difficile esaurire il concetto in un post, ma tocchi un punto che personalmente considero molto importante. E di cui proprio con Michela parlavo di recente (e mi è quindi testimone di 'sta cosa)...
Quello che dici è verissimo e io ci credo molto. Tanto che, in nome di questo, sacrifico molti scatti che, di per loro, nemmeno sarebbero del tutto da buttare.
Penso per esempio al minatore delle Asturie che ho pubblicato qui: ovviamente non ho scattato solo quella nella circostanza, ma proprio perché penso come te, non ho voluto indebolirla lasciandole, come "una", un migliore carico di suggerimenti, di cose non troppo "svelate".
E in generale, nelle mie gallerie non trovi molte cose in cui un certo set è eccessivamente sfruttato.

Perché qui si, allora? Forse perché qui è proprio in una visione di più immagini che ho voluto esprimere il racconto di un luogo, e tra le due c'era una qualche piccola differenza che estendeva il racconto (pensato per essere altrove, in prima battuta).
Ma non è detto che la scelta sia giusta e quindi non minimizzo il tuo rilievo. Perché, lo ripeto ancora, la cosa che tu dici per me è tutt'altro che irrilevante, e a questo ho sempre posto una certa attenzione, nel proporre la mia fotografia.

Ma il post è già troppo lungo... Sorriso Avremo occasione di riparlarne magari ;-)

Un abbraccio
F

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 19:13

Silenzio.....assordante anche per me che sono sordo.
Ciao
Raff

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 19:15

Forse quest'ultimo è il commento più corto a questa foto. Sicuramente è uno dei più belli e densi.
Ciao

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2018 ore 10:34

Caro Raffaele.... che risponderti, se non accordare in pieno col nostro Turbo? Sorriso

Un abbraccio, a entrambi!
F

user119620
avatar
inviato il 06 Maggio 2018 ore 18:36

Il mare che non c'è.
Quello che mi colpisce di questa immagine è l'assenza totale del superfluo. Non ci sono abbronzanti sparpagliati, borse colorate, cappelli di paglia, musica, rumore e tutto ciò che si impone per un "corretto" e "piacevole" pomeriggio al mare. Questo prato è un luogo inventato. Un prato che sembra un campo di detenzione, con il grigio e austero edificio a sinistra e le ciminiere all'orizzonte.
Complimenti per il titolo e per questo grande scatto da reportage.
Ciao
G

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 11:50

Cara Gaia, una bellissima lettura.
Anche e soprattutto perché la vedo attanagliata al luogo, alla "esperienza", prima ancora che alla fotografia...

Parli di "prato come campo di detenzione", raccogli gli elementi architettonici in un certo modo, richiami l'assenza di cose che troveremmo ovvie e scegli la bella (e pertinentissima) definizione di "luogo inventato".
Una descrizione perfetta, del materiale e dell'immateriale.

Insomma, un sogno che dovevamo probabilmente sognare, per forza, nonostante tutto ciò che avrebbe comportato...

Un abbraccio
F


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