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| inviato il 02 Marzo 2018 ore 19:22
Infinita tristezza. Tutto il progetto merita di essere divulgato. Complimenti per il tuo lavoro. Clara |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 20:26
Impossibile mettere un mi piace, bravo per l'informazione, sebbene terribile |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 20:40
un destino che altre culture riserverebbero alle prigioniere di guerra. una società che fa questo alla sua "altra metà del cielo" ha qualcosa che dovrebbe ripensare, rivedere e, qualora arrivasse a qualche flebile risposta, avere orrore di sé stessa. un saluto, GA |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 21:08
Non facciamone una questione culturale o etnica. L'autore del pregevole scatto nel suo reportage non usa reprimenda, non accusa. L'atteggiamento del "visitatore", in ogni ambito, dovrebbe limitarsi a questo. Certo, si narra di donne-bambine vendute e ridotte in schiavitù, abominevole. Da condannare, assolutamente. Ma siamo sicuri che dobbiamo fare sempre tanti chilometri per vederne in tali condizioni? |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 21:29
@ Domenicoda: non so se ne abbiamo di più vicine, di città-bordello più grandi dell'Asia, come dice l'autore in didascalia. mi scuso se in foto come questa non mi viene immediato parlare di focus, pdr, e via così, ma mi viene più immediato incavolarmi e scrivere qualcosa di poco politicamente corretto. sarà un mio limite, porta pazienza. l'autore non me ne voglia se con questa sua foto secondo me ha fatto due cose importanti: non ha girato attorno alle cose e ha denunciato un caso terribile che accade in quella parte del mondo, e l'ha fatto con una foto straordinariamente d'effetto. non mi sono complimentata prima, lo faccio ora. un saluto, GA |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 21:30
Domenicoda.....mi metto nella tua coda. E mi taccio. Bella l'immagine...ma senza mi piace. |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 21:33
Sei un gran fotografo |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 22:09
Grazie di nuovo per l'intervento Domenico. È forse questo uno dei motivi per cui ho aspettato tanto per pubblicare l'immagine di un progetto che compie proprio oggi un anno. Sono il primo, io che in quel posto ci ho messo piede, a trovare con fatica parole da aggiungere oltre a quelle che ho usato nel progetto. Uno dei motivi per cui ho aspettato è anche la paura che i loro volti finissero nel 'calderone'. Spesso (sempre) vedo progetti simili che però riescono solo a cogliere disperazione, sangue e lacrime. Immagino siano gli 'Hashtag' necessari per vendere di più, non lo so. Io credo invece che ci siano maniere più degne per far sentire noi, dalla parte 'meno arretrata' del pianeta, più 'fortunati' (con le "). Forse in questa precisa immagine un po meno, ma quello che mi sforzo di fare il più possibile è soprattutto catturare gioia e sorrisi. È estremamente importante, per me, mettere in luce queste particolari emozioni perché rappresentano la forza e la resistenza di cui l'essere umano è capace. Deve essere un sorriso nei volti di queste anime, non una lacrima, la fonte d'ispirazione per tutti noi. Per fermarci e farci riflettere. Grazie infinite comunque a tutti per le parole stupende che rendono onore a me e a tutte queste creature che ho avuto la fortuna di conoscere e ritrarre. Grazie di cuore. MAuro |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 22:32
Documento incredibilmente forte e sconvolgente. Un forte grido d'aiuto che dovrebbe essere ascoltato. |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 23:04
Bel lavoro nel documentare una triste realtà, gallerie com questa ricordano quanto manchi in questo spazio un riconoscimento da attribuire ai lavori organici. Complimenti, ciao. |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 23:09
bello scatto e didascalia di accompagnamento brutta la storia e condizione di vita se così si può chiamare di queste povere bambine ragazze... bel documento..... |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 23:26
Mi piace si mette per ringraziare chi ci informa e documenta quello che succede nel mondo, non significa che ci piace quello che rappresenta la foto. Comunque conoscere è già importante e la storia di queste giovani donne non esclude tutte le altre tragiche vicende umane vicine o lontane. Ciao, Marisa |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 23:31
Desidero precisare che la mia indicazione "mi piace", al di la delle valutazioni del tuo scatto, si riferisce alla drammaticità del documento che la foto e la descrizione rappresentano. Ciao Paolo |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 0:02
Un reportage da pugno allo stomaco ! E io che sto a pensare a quanti megapixel ha il mio sensore ! Davvero grazie per ciò che fai. È davvero, se esporrai da qualche parte, faccelo sapere ! Ciao. |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 7:31
Foto molto bella, per l'attimo colto , dove, a me pare, lui stia calando la veste di lei assente. Questo è reportage, dove la foto ,oltre ad accompagnare una sentita descrizione, racconta da sola la storia. Grazie della condivisione. |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 8:11
Una bella cattura.ma che nasconde una sofferenza e una vita triste di queste donne. Bella la didascalia e bravo per il reportage. |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 8:28
una foto che coglie benissimo il tema drammatico prefissato. Una delle infinite situazioni tragiche che si trovano nei luoghi più derelitti del mondo, che a noi appaiono come brutali ed insensate, ed invece accettate e considerate normali da chi vive, spesso suo malgrado, ma questo non li scusa, ai margini della nostra civiltà. Certamente un'immagine che completerebbe degnamente un correlativo articolo, magari sul National Geographic. |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 8:38
Ho guardato tutto il tuo sito. Complimenti uno dei migliori siti di reportage visti negli ultimi anni. A parte la qualità delle foto, anche le didascalie sono sempre toccanti. Complimenti |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 8:43
Incredibili e difficili da digerire i tuoi progetti dal Bangladesh. Guardando il sito mi sono vergognata perché avrei voluto girare la testa dall'altra parte. Nonostante tutto percepisco però le tue foto con in fondo un messaggio positivo, magari mi sbaglio, ma mi sembra che lasci trapelare la speranza che in ogni situazione anche la più terribile puo' aiutare a andare avanti: forse nei sorrisi dei bambini, nei colori, ma anche nelle stesse parole dei protagonisti. Penso anch'io che una mostra di queste bellissime foto sarebbe molto bella da organizzare. Davvero tanti complimenti non solo per la tua abilità come fotografo ma per la tua grande sensibilità di uomo. Un abbraccio. |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 8:46
Scusa non avevo letto la risposta a Domenico, comunque secondo me hai centrato esattamente quello che volevi trasmettere. Grazie! |
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