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Bruco di Macaone...

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avatarsupporter
inviato il 17 Settembre 2012 ore 15:55

Fino a quattro anni fa per mia scelta eseguivo close up itineranti, ossia giravo per prati alla ricerca dei soggetti. Non usavo ne plamp, ne cavalletti, ma solo gomiti a terra oppure in ginocchio a secondo della posizione del soggetto. Sovente erano più le volte che mi sdraiavo o chinavo senza scattare una foto per la fuga dell'interessato, ottenendo però dopo qualche ora di questa ginnastica dolori un po' ovunque, questo è andato avanti fino a quando la schiena ha ceduto. Cosa fare? Mi sono munito di plamp e cavalletto (il flasch già l'usavo specie nei controluce) e sono tornato nei prati alle prime luci del giorno, altrimenti avrei dovuto smettere. Questo per dire che per il sottoscritto non è sempre stato così, oggi ho dovuto cambiare il sistema di fotografare. Tornando all'osservazione fatta sul posatoio del bruco nulla da eccepire se per migliorare la sua visione si sforbicia un tantino la parte della pianta nutrice su cui questo è appoggiato, però a mio avviso sempre di pianta nutrice deve trattarsi. Chi come noi non conosce queste cose osservando l'immagine in questione può trarne un'informazione errata e convincersi che i bruchi possano andare ove meglio credono. Una farfalla in qualità di essere volante può posarsi su una finestra al terzo piano di una casa e se fotografata nessuno potrà credere che questa viva su quel posatoio, differente a mio avviso dicasi per i bruchi. Insomma la mia voleva semplicemente essere una constatazione di qualche cosa di stonato nell'insieme della bella foto e nulla di più, non ne sarei all'altezza.
Per quanto riguarda le varie migliorie che l'industria fotografica ha messo a nostra disposizione, penso sia giusto utilizzarla per migliorare le nostre riprese ed osservare con attenzione i dettagli che diversamente l'occhio non saprebbe mostrarci. Uno per tutti l'utilizzo con quello che ne consegue come tubi, soffietto o MPE. Certi ingrandimenti e certe finezze non potremmo raggiungerli ed osservarli se non avessimo con noi cavalletto, flash, pannellini ecc. ecc.Penso che il risultato finale di chi faccia macro non sia solo una bella foto, ma anche osservare il piccolo mondo in modo differente. La tecnologia Ha fatto passi da gigante in tutti i campi, quindi accettiamola per quello che è, essa sa aiutarci a migliorare il nostro hobby non certo a renderci meno naturalisti, questo, credo, tecnologia o meno sia dentro di noi, insomma o c'è o non c'è.
Per quanto riguarda cosa siamo e non potendo definirci fotografi almeno per chi non viva di questo, credo ognuno di noi sia un fotoamatore evoluto con infarinatura naturalistica, ecco perchè il fine nella maggior parte di noi è effettuare una bella foto senza per questo cercare di recar danno al nostro soggetto.
Come sempre quanto scrivo vuole essere nulla di più del mio semplice pensiero.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 19:09

Ciao Ale,la tua foto é una bomba!tridimensionale e ben composta!
vorrei lasciare anche io un pensiero..
A mio modo di vedere,il plamp ha stimolato la voglia di fotografia,in quanto si può uscire dai classici schemi dettati dalla fotografia "documentaristica",facendo esplodere la voglia di valorizzare il più possibile il soggetto.Chiaramente dò per scontato che si usi una certa etica o cultura,ovvero quella di non arrecare danni ai nostri piccoli "modelli" .
Mi appassionano gli ingrandimenti,ed arrivare ad ottenere uno scatto di qualità con una Pdc estesa(staking) in natura, comporta un sacco di fatica ed il 95% degli scatti finisce nel cestino.Per molti questa tecnica non é fotografia..ma chissenefrega..personalmente trovo sia più difficile trarre un risultato piacevole,e quando ci riesco mi appaga parecchio!(concordo che se viene pubblicata la foto debba essere scritto nei dati di scatto che si tratta di unioni)
Alla fine questo bellissimo hobby ha la capacità di fare viaggiare i miei pensieri anche quando non lo pratico,cercando idee e soluzioni per migliorare la tecnica e lo stile..io lo vivo così,imparando e studiando i vostri scatti cercando di non commettere due volte lo stesso errore sottolineatomi.
Colgo l `occasione per ringraziarvi dei consigli-critiche-commenti che mi avete dato,per me sono sempre uno stimolo per imparare e per fare meglio!;-)

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 19:15 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Molto ben fatto!

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 19:15

un fotoamatore evoluto con infarinatura naturalistica


io probabilmente sono un naturalista (amatore, non professionista nè evoluto) con un'infarinatura di fotografia...MrGreen

... quindi faccio foto (poche...) perchè mi interessano i soggetti a cui le faccio; è evidente che mi piace la fotografia e non solo i soggetti, ma nel momento in cui fotografo loro cerco di farlo possibilmente con un impostazione che parta dall'aspetto naturalistico, non per quel che riguarda la tecnica, la manipolazione o l'ambizione artistica (diciamo del bello...), ma come ho già precisato, per il risultato.

(al riguardo non riterrei secondario anche l'aspetto educativo per chi guarderà le foto come dice Pigi; forse non ci badiamo molto perchè parliamo di insetti e mediamente li conosciamo poco, ma certi risultati sono un po' come vedere uno stambecco che bruca in una palude salmastra o un elefante (senza Annibale) a spasso sulle alpi...;-) )

avatarjunior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 20:09

A margine della splendida foto vorrei anch' io, dal mio modestissimo punto di vista in confronto all' esperienza fotografica di chi è intervenuto fino ad ora, intervenire nella discussione Naturale e Innaturale. Domanda. Una foto fatta ad una fotomodella o a qualcuno che si mette in posa e nella luce giusta si può considerare innaturale? L' unione di uno o più scatti può essere considerato innaturale? L'utilizzo di filtri digradanti o polarizzatori o di altro tipo possono essere considerati innaturali? Insomma tutto ciò che è fatto dal fotografo nei confronti del soggetto per modificarne il risultato fotografico a proprio gusto e piacimento può essere considerato innaturale? Se la risposta a queste domande è SI, allora siamo tutti fotografi "innaturali", ma, contemporaneamente, diamo un interpretazione del mondo esterno personalizzata che in un certo modo esprime anche la nostra creatività. Al contrario saremmo dei fotografi bravi a cogliere l' attimo, trovare il giusto punto di ripresa ed esprimere, comunque, una certa sensibilità nei confronti del modo di vedere ciò che ci circonda (per esempio street fotography). Ho già letto di qualcun' altro che si faceva "scrupoli" di questo tipo in altri interventi. Quello che penso è che tutte le forme d' arte sono variegate e diverse fra di loro. Anche usare lo spruzzino nelle macro seconde me è lecito, è come mettere il trucco ad una modella. Ciao e buona luce a tutti!MrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 20:19

è come mettere il trucco ad una modella.


beh, non proprio, la modella è omeoterma, una farfalla no e spruzzargli dell'acqua la costringe a restare immobile per più tempo e non è proprio una cosa indifferente, se ci pensi...;-)

(per carità, c'è di peggio, ma conferma quanto ho scritto sopra: gli insetti li conosciamo poco!)

PS mi pare che tutti i ragionamenti sulla naturalità della fotografia intesa tecnicamente non centrino molto con quanto fatto rilevare da Pigi e ribadito da me: il problema nasce per una larva di macaone su una liliacea, non per plamp, schiarite, sfocati, tempi lenti, luci e chi più ne ha più ne metta...! Tutti questi discorsi sono interessanti e legittimi, ma mi permetto di suggerire di tenerli da parte se vogliamo centrare la discussione; insomma preferirei che mi si dicesse che non la si pensa come me ma dopo esser certo che si sia capito come la penso e di cosa si sta parlando...;-)

avatarsupporter
inviato il 17 Settembre 2012 ore 21:00

Torno a bomba su quanto richiede Massimo per poi chiudere da parte mia la discussione.

Per non dare informazioni errate la soluzione è molto semplice e la ritrovo in quanto detto da tutti voi.
Nella parte didascalica della foto basta dire se il posatoio è naturale oppure no, non mi sembra un qualcosa che va a ledere il giudizio fotografico. E' opportuno però che lo si faccia con tanta pazienza e dispendendo un poco più del proprio tempo. Così come si devono a parer mio sempre mettere i dati di scatto. Concordo con Pigi e Massimo sul dire ciò, per coloro che si affacciano ad osservare una foto e non ne sanno quasi nulla di naturalità, lo trovo un aspetto molto onesto e che farò sempre dora in avanti su qualsiasi foto che posterò nel forum. Per dare maggior dati (naturali o innaturali che siano) specifichiamo sempre però plamp, flash, doppie esposizioni, unione di scatti e così via, daremo un informazione più precisa e che sfata ogni tipo di fraintendimento.

Per l'esempio della foto in questione basta mettere posatoio scelto ma anche Pigi con innaturale è stato un poco generico visto che si vuol far capire ai neofiti che un bruco lì non ha molte possibilità di rimanere. Si arriva come si vede con l'aiuto di tutti a dare delle informazioni in più utili ma come sempre tutto comporta uno sforzo in più. Troppo complesso sarebbe descrivere il post produzione che a parer mio deve essere sviscerato se si vuole su domande specifiche.

Ciò detto non deve essere legge, chi non vuol mettere tali informazioni in più non ha nessun obbligo, rimane tutto a discrezione di chi posta!

Personalmente mi impegnerò a farlo.

Un saluto e grazie a tutti del tempo dedicato.

Max

avatarsupporter
inviato il 17 Settembre 2012 ore 21:26

anche Pigi con innaturale è stato un poco generico


Io ho semplicemente riportato all'autore la mia impressione, per evitare la stessa cosa in un prossimo futuro. Questo era quello che mi premeva nel commento. Le cose poi si sono evolute, quindi andando a sviscerare i problemi saltano fuori altre motivazioni.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 21:51

basta dire se il posatoio è naturale oppure no


squadra che vince non si cambia: metti insieme un po' di teste disposte ad ascoltare e ragionare e le soluzioni si trovano!;-)

avatarjunior
inviato il 17 Settembre 2012 ore 22:09

Devo essere onesto non ho letto a fondo tutti i commenti e ho risposto credendo di aver capito ciò di cui si parlava. Però vorrei insistere su quello che ho già scritto. Tutto è relativo! Se il macaone o qualsiasi altro insetto viene messo su un posatoio che non è il suo naturale ma ne esalta in quanto a esposizione alla luce e a sfondo, le sue caratteristiche naturali, dando quindi allo scatto bilanciamento e bellezza in se per se, abbiamo fatto una bella foto degna di essere ammirata. Se al contrario lo ritraiamo sul proprio posatoio naturale, che al contrario da allo scatto un semplice significato documentaristico avremo sacrificato la fantasia e creatività nei confronti del rispetto dei rapporti naturali insetto habitat. Parlando da profano della fotografia naturalistica vorrei solo focalizzare la discussione su cosa si vuole trasmettere con la foto macro (e non solo)!
Altrimenti chiediamo a Juza di aprire due diverse sezioni per le macro Naturali e Innaturali. MrGreen (questa vuole essere solo una procazione!)
P.s. Per quanto riguarda lo spruzzino volevo solo fare un esempio, il quale, sicuramente, non è stato proprio calzante visto la mia scarsa conoscenza degli insetti!




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