Per non dimenticare, pagina 2

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Paesaggio con elementi umani

17.9 MEGAPIXEL

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Italia 2 Vedi galleria (21 foto)

Per non dimenticare inviata il 17 Maggio 2017 ore 22:48 da Salvo M. 30 commenti, 1261 visite.

a 13mm, 1/160 f/10.0, ISO 100, mano libera.

Questa monumento si trova in Friuli nel cuore del Carso, sul monte San Michele, dove nel corso del grande guerra gli eserciti italiani ed austro-ungarici si fronteggiarono. Il monte San Michele è una collina che si trova sulla riva sinistra dell'Isonzo, tra gli abitati di Savogna, Gradisca, Sagrado e San Martino del Carso. Il colle, di natura carsica, costituito di pietra calcarea, completamente privo d'acqua, ha un profilo piatto che si articola su quattro vette comprese tra i 237 metri d'altitudine della Cima Uno e i 275 delle Cime Due e Tre. A dispetto delle sue ridotte proporzioni, il monte San Michele costituiva un presidio strategico di fondamentale importanza, dominando a sud-ovest la strada del Vallone che conduce a Gorizia, a sud l'altipiano e la pianura fino al mare. Per tale ragione il colle di San Michele fu una delle postazioni principali della difesa austro-ungarica alle vie d'accesso a Gorizia e Trieste. Gli scontri attorno al monte cominciarono il 3 luglio 1915, che viene storicamente ricordato come la data del primo vero battesimo dell'esercito italiano, ma fu la seconda offensiva dell'Isonzo, durata dal 18 luglio al 3 agosto, ad avere l'altura come obiettivo principale, nel corso di tali battaglie gli italiani, subirono quasi 46.000 perdite, contro le circa 10.000 degli austriaci meglio addestrati e meglio equipaggiati. Tale evento contribuì alla creazione del "mito" del San Michele, riconosciuto come uno dei principali teatri della prima guerra mondiale. Tale luogo è anche tristemente ricordato come il primo dove vennero usate delle armi chimiche. Infatti all'alba del 26 giugno 1916 l'esercito austro-ungarico utilizzo sul San Michele gas tossici (fosgene e cloro) che provocarono solo in quella data 2.000 morti e 4.000 intossicati tra i militari italiani Ciò nonostante, l'esercito italiano conquistò definitivamente (fino alla disfatta di Caporetto) la posizione il 6 agosto 1916 nel corso della sesta battaglia dell'Isonzo, durante la quale cadde anche Gorizia: le Cime Uno e Due furono raggiunte dalla Brigata Catanzaro, la Tre e la Quattro dalla Brescia e dalla Ferrara. Dopo la grande guerra, si è cercato di ricordare il sacrificio umano avvenuto in questi luoghi, ed infatti dal 1922 il San Michele è stato dichiarato zona monumentale e nel 1935 vi fu aperto un museo tuttora in attività. Questa mia elaborazione per rendere onore a tutti quegli uomini di ogni nazione che qui combatterono e le cui sofferenze ed il loro sacrificio, mi auguro, siano da monito affinché ciò non abbia più ad avvenire. La scelta di una PP così forte è per enfatizzare la durezza degli eventi avvenuta in questi luoghi

Vedi in alta risoluzione 17.9 MP

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user59947

inviato il 26 Maggio 2017 ore 13:28

Bel documento e mi piace anche il pp

Salvo M

inviato il 26 Maggio 2017 ore 16:07

Grazie a tutti, lieto dei Vostri Apprezzamenti.

@ Fabrizio, quei luoghi mi hanno molto toccato, pensare a quei giovani all'interno delle trincee, in condizioni igieniche disumane, con la paura giorno dopo giorno della morte, dalla lontananza delle loro famiglie, mi ha intristito molto. La cosa peggiore è stata vedere questi luoghi lasciati all'incuria....quando invece meriterebbero una riqualificazione per il loro valore storico ed umano

@ Fiorenzo, ti ringrazio...onestamente non pensavo che sarei riuscito a tirar fuori questa immagine, perché è stata scattata in condizioni pessime, con una luce diretta e molto forte

@ Ardian, sempre gentilissimo

una buona giornata, ciao ciao Salvo :-P

Franco Buffalmano

inviato il 17 Luglio 2017 ore 23:11

Sono una creatura 5 agosto 1916

Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata

Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede

La morte
si sconta
vivendo

Giuseppe Ungaretti

Salvo M

inviato il 20 Luglio 2017 ore 12:49

Franco, lusingato del passaggio con la citazione di questa poesia

Un caro saluto, ciao ciao Salvo

Franco Buffalmano

inviato il 20 Luglio 2017 ore 13:39

Prego Salvo, Ungaretti soldato, in trincea scrisse toccanti poesie nel periodo 1915/18.

user118418

inviato il 15 Giugno 2018 ore 22:44

bravo ancora....un momento storico ricordato molto bene dalla tua immagine......quanta sofferenza!!!

Savastano

inviato il 15 Giugno 2018 ore 22:53

Ciao Salvo, questa è fotogrfia trasmette sentimento ;-)

Pietro GS

Salvo M

inviato il 17 Giugno 2018 ore 17:04

Eh si Giac una brutto capitolo non solo della storia italiana, ma dell'umanità intera. Lieto sia di tuo gradimento

Grazie Pietro del bel commento

ciao ciao Salvo :-P

Francesco Gatti

inviato il 10 Ottobre 2018 ore 15:26

Bello scatto, con una rappresentazione molto intensa. Complimenti

Salvo M

inviato il 19 Ottobre 2018 ore 1:31

Grazie Francesco, lieto del tuo apprezzamento anche per la post volutamente forte per rimarcare la grande tragedia della I guerra mondiale

un saluto, ciao ciao Salvo

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