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| inviato il 02 Aprile 2017 ore 8:13
Un bellissimo ritratto e un bel b/w, complimenti |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 8:20
non so se la fotografia menta, certamente rappresenta ma cosa? A volte una foto non e' che un mezzo che utilizziamo per comunicare qualcosa che abbiamo in mente e che e' abbastanza indipendente dalla verita' del soggetto che spesso neanche conosciamo. Basta elaborare in pp in un modo piuttosto che in un altro e il racconto puo cambiare radicalmente. Credo sia questo il caso di questa bella foto. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 8:38
Vorrei aggiungere qualcosa a questo discorso che trovo molto interessante: è vero, con un mio scatto posso raccontare quello che accade o posso mentire, ma in entrambi i casi l'immagine viene dalla realtà che ho di fronte. Voglio dire che non sono io a creare l'immagine ma è lei che viene da me e se non interagisco con quanto succede non ho l'opportunità di cogliere (o forse accogliere) il momento vero o falso che sia. A parte le mie banalità questo scatto mi piace molto perché è intenso ed anche un po' sofisticato. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 8:39
bel ritratto ed ottima post |
| inviato il 03 Aprile 2017 ore 1:02
Andrea, Claudio, Ant.74, Peppe, Alfredo, Lastpeanut, grazie per il passaggio e i commenti lasciati! Il discorso sulla verità rappresentata da un'immagine continua e questo mi fa molto piacere, ogni apporto è un tassello importante per affrontare il discorso in maniera più obiettiva possibile. Andrea, lasciare il più possibile libera l'immagine all'interpretazione dell'osservatore è una buona regola di chi fotografa e sono contento se questa riesce a farlo. Ho affrontato il discorso con Nonnograppa giorni fa, lui ne fa un esercizio costante ricercando una libertà di lettura il più possibile ampia nei suoi scatti. Credo che serva molto soprattutto all'autore per capire innanzitutto fino in fondo quello che i suoi occhi vedono. |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 16:34
Un ritratto senza dubbio affascinante o meglio un non-ritratto in cui è nascosta la parte canonicamente più importante, quella che dovrebbe rivelarci qualcosa del soggetto. Torna il discorso del principio dell'indeterminatezza dell'osservazione che vale, ovviamente, anche per la fotografia. Aggiungo , a detta di persone intelligenti, che anche il "genere"o la "categoria" ritratto sia abbastanza indeterminata. Se io scatto consapevolmente un ritratto ad un soggetto che consapevolmente si mette in posa per un ritratto avrò due aspettative che si incontrano e non è detto che venga fuori qualche verità, piuttosto un bel ritratto come questo. Ho parlato troppo Un caro saluto Sasa |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 8:34
Ho tentato un confronto tra le due foto. Pur nella loro fondamentale somiglianza, non mi sembra esprimano identici stati d'animo. In quella di Thomas vedo preoccupazione e ansia, e questa impressione mi è data dal mosso e dalla nuvola di fumo che aleggia intorno al capo del soggetto. Quella di Pistinna invece è nitida, mi dà più l'idea di concentrazione, ricerca di un attimo di isolamento e pace con se stessi. Pistinna Thomas e Alepou, trovo sempre interessanti le vostre osservazioni sulle fotografie, quindi complimenti a tutti... |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 12:56
Bel ragionamento Sasa70, mettersi in posa giocoforza fa emergere la maschera e in questo sono complici fotografo e fotografato mentre "rubare" uno ritratto può rivelare attimi di verità. Bel concetto e si capiscono alcuni aspetti della legge sulla privacy. Grazie per il prezioso commento. |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 14:45
Anonima un ritratto senza sguardo (come i due che hai messo a confronto), secondo me, si focalizza e comunica maggiormente attraverso il vissuto di chi lo osserva. Guardare una persona negli occhi ci provoca empatia perché è più facile ca× attraverso lo sguardo che incrociamo, mentre è molto meno facile entrarne in sintonia non avendo questo canale di comunicazione. Ecco che quando non abbiamo questa possibilità contestualizziamo maggiormente la figura nel suo contesto valorizzando molto di più gli aspetti che lo circondano dando un significato al come li percepiamo. Ecco che uno stato d'animo viene percepito non per come il soggetto guarda l'ambiente che lo circonda ma per come noi guardiamo lui e l'ambiente che lo circonda. Ecco è lì che il fotografo può mentire o, molto meglio, interpretare ed indirizzare il sentimento dell'osservatore. Tu hai percepito mosso = preoccupazione mentre nitido = concentrazione. |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 15:18
Non capisco la censura nel post precedente: ca× dal verbo capire. In questo caso capire lei. |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 16:38
sasa: “ Aggiungo , a detta di persone intelligenti, che anche il "genere"o la "categoria" ritratto sia abbastanza indeterminata. Se io scatto consapevolmente un ritratto ad un soggetto che consapevolmente si mette in posa per un ritratto avrò due aspettative che si incontrano e non è detto che venga fuori qualche verità, piuttosto un bel ritratto come questo. „ pistinna: “ Bel ragionamento Sasa70, mettersi in posa giocoforza fa emergere la maschera e in questo sono complici fotografo e fotografato mentre "rubare" uno ritratto può rivelare attimi di verità „ beh... avete preso in considerazione i due estremi della ritrattistica, cioè lo scatto rubato e lo shooting in studio con modelle/modelli occasionali, ma a mio avviso il ritratto più bello è quello che sta nel mezzo. quello nel quale il fotografo va a conoscere il suo modello, entra in confidenza, va ad isolare quegli aspetti che lo caratterizzano e dopo aver scattato per un bel po' di tempo, in modo che la persona non si senta più in soggezione o a disagio davanti all'obiettivo, si lascia andare ed allora riesci a immortalare aspetti veri del suo carattere. per carità, è sicuramente il sistema più dispendioso come energia e tempo ma la soddisfazione per il fotografo e per il modello quando si rivede realmente nella foto non ha prezzo... poi chiaramente potrà essere molto più bello il ritratto di una modella che sa posare e ti fa il sentimento su ordinazione magari con tutte le luci controllate... ma lo dico onestamente, e dopo aver provato, con una pro siamo tutti in grado di fare dei bellissimi scatti. quelle più esperte fanno tutto loro, ti suggeriscono anche la posa. ben diverso lavorare con gli amici. molto più faticoso ma molto più gratificante! pistinna se pensi che siamo off topic e ti stia inquinando la discussione sotto la foto fai un fischio e cancello subito ps1: beh.. p.irla è una parolaccia anche all'interno della parola cap.irla  ps2: grazie mille per il complimento molto bello anonima.genovese |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 16:45
Scusaci Pistinna se usiamo il tuo scatto per fare quattro chiacchiere . Ale, come non darti ragione. Tu parli del vero ritratto quello non da studio. Tanto e vero che alcuni forum li tengono separati , considerando quello di cui tu parli "ritratto d'autore". Ma una scatto d'autore non è facile categorizzarlo, siamo al punto di partenza... Scusami ancora Pistinna dell'invadenza, un caro saluto. Salvatore |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 16:54
beh, certo sasa... come dice il buon merenda (che è da un po' che non si vede in giro purtroppo) e parafrasando leggermente: "ma ste categorie... a che servono?" dai pistinna... se vuoi che smettiamo organizza una "pizzata" e si continua lì! |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 22:15
Sasa70, Alepou, state parlando di ritratto sotto una fotografia che vuole esserlo. Pensieri e parole legittime non inquinano mai secondo me; il "mio spazio", per come la penso io, si ferma al lato basso dell'immagine, se questo scatto porta queste riflessioni ben venga fino a quando sono costruttive. Alepou il tuo discorso sul ritratto non fa una grinza, insieme ne avevamo già discusso a proposito di un tuo scatto e mi trovi ancora molto d'accordo. Mi fa quindi molto piacere il tuo intervento. Per quanto riguarda gli estremi in ritrattistica , la discussione la trovo utile ed interessante per calibrare la propria centralità, per arrivare a quella confidenza che richiami conoscendo molto bene i confini fotografici del genere. Saggio è chi impara dall'esperienza altrui! |
| inviato il 08 Aprile 2017 ore 19:44
Oh, ooh, ooh! No pictures please! |
| inviato il 12 Aprile 2017 ore 4:02
Accidenti che scatto, emana molta umanita, intesa nel vero senso della parola, dell'essere umano! Bellissima |
| inviato il 12 Aprile 2017 ore 17:25
Felice che ti piaccia Foto88. “ emana molta umanità „ Se riesce a comunicare solo un po' della condizione umana allora ha raggiunto e superato il suo scopo. Grazie del passaggio e del bellissimo commento. |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 13:00
Ottimo scatto. Non ci sono fatti ma solo interpretazioni e le verità sono tutte provvisorie. Ciao |
| inviato il 16 Novembre 2017 ore 7:16
Grazie Luigi, molto bello il concetto fotografico che hai sintetizzato sopratutto per quanto concerne le verità. |
| inviato il 19 Gennaio 2018 ore 19:52
Grande espressione e grande messaggio.....complimenti. Ciao Raimondo |
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