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| inviato il 02 Maggio 2016 ore 5:26 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Roberto, cattura drammatica e dinamica. Come la posa trionfale, l'espressione, l'eccellente dettaglio, i toni, e il grande ambiente. Ebbene catturati nel momento per un buon effetto. Wally Roberto, dramatic and dynamic capture. Like the triumphant pose, the expression, the excellent detail, the tones, and the great setting. Well caught in the moment for a good effect. Wally |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 10:03
Voglio leggermi bene i link Iosto ma saltano all'occhio contraddizioni ed incongruenze con le giustificazioni di gestori e fotografi frequentanti da tutta Europa tali da farmi ancor di più ritenere che sia in primissima ipotesi business fotografico e null'altro. Reinterverrò in giornata. |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 10:34
“ Voglio leggermi bene i link Iosto ma saltano all'occhio contraddizioni ed incongruenze con le giustificazioni di gestori e fotografi frequentanti da tutta Europa tali da farmi ancor di più ritenere che sia in primissima ipotesi business fotografico e null'altro. Reinterverrò in giornata. „ Sicuramente una ricaduta economica per chi organizza questo tipo di viaggi fotografici è di certo innegabile, ma non si può negare che comunque in Spagna sino stati attuati e siano tuttora in corso dei piani di protezione che prevedono oltre ad altre misure anche l'alimantazione supplementare. Su questo ci sarebbe da discutere sull'utilità o meno , ho visto in rete lavori del 2005 che attestano un successo riproduttivo che passa dal 20 % senza alimentazione supplementare all' 80 % con alimentazione, per la Bonelli. Non è dimostrato un successo riproduttivo in termini di maggior incremento di siti di nidificazione. Probabilmente con un territorio così vasto come in Spagna, e con un numero di specie di rapaci così numeroso e che ha un trend riproduttivo in forte incremento, una specia coma la Bonelli, che magari si adatta meno , soffre di più rispetto ad altri rapaci. Ed è probabile che per questo abbiano fatrto la scelta di effettuare alimentazione supplementare anche per periodi prolungati. E' notorio che per tanti aspetti in Spagna siano molto più elastici che in Italia, su questo non voglio entrare in merito, ad ogni paese le proprie regole. Di certo il fenomeno dei viaggi fotografici sta prendendo piede ed è ormai diventato potenzialmente un mercato sempre più importante nel settore turistico. Ci sono tante organizzazioni che offrono pacchetti più o meno allettanti con possibilità di fotografare il falco pescatore con la trota di allevamento, l'aquila di mare con la carpa che gli hanno messo apposta, gheppi con i topi congelati ecc. Non mi sento di giudicare chi fotografa in queste situazioni. Di sicuro alcune specie non presenti da noi si possono vedere solo appoggiandosi a delle organizzazioni che si occupano di questo, almeno per chi non ha tasnto tempo a disposizione è l'età che consente impegno fisico importante. Un saluto a tutti Iosto |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 15:22
Ciao Francesco, non volermene se non mi sono scaricato e letto tutta la regolamentazione dei parchi Spagnoli, volevo solo farti vedere che esiste documentazione che in Spagna si è fatto e si fa largo uso dell'alimentazione supplementare per l'aquila del bonelli, come per altre specie. Questa è una misura che viene affiancata ad altre che lo stato spagnolo ha deciso di adottare a tutela di questa specie. In rete c'è una marea di materiale a riguardo, ho trovato anche lavori scientifici abbastanza datati in proposito. Non entro in merito sulla scelta che hanno fatto o sull'efficacia, non sono in grado di valutare se la scelta può essere valida o meno, penso che sia una strada che anno adottato lì a torto o a ragione e che ovviamente è diversa da altri paesi. che poi il fatto dello sfruttamento di questa tecnica sia utilizzata ancheper la fotografia è evidentemente pratica comune, e consuetudine in Sapgna come in tanti altri posti. Comunque in Spagna il turismo fotografico ha una grossa ricaduta economica e gran parte del gettito fa si che ci sia una particolare attenzione nella salvaguardia delle specie, se non altro perche ha un indotto sulle attività delle persone che Vi operano. Purtroppo da noi non c'è. Qui la Bonelli è estinta dagli anni 50, il gipeto dagli anni 20 l'Aquila reale spesso viene ancora uccisa perchè molti allevatori la vedono come una minaccia ed un danno per gli ovini, quando invece è un predatore delle volpi che fanno ben altro danno agli allevamenti di pecore. La regione ha stanziamenti minimali per i danni degli animali selvatici e per l'aquila li ha addirittura azzerati. Senza parlare del bracconaggio a tutti i livelli uccellagione compresa che prospera ancora indiscriminatamente. Ho acquistato di recente un libro, " Uomini e Gipeti" in seguito ad un articolo che è apparso di recente sulla stampa locale, che parla del Gipeto in Sardegna, e dove si descrive che i musei d'oltralpe pagavano un gipeto per impagliarlo l'equivalente di una casa in paese al bracconiere di turno che lo forniva al mediatore che poi lo portava al museo. In questa maniera si è contribuito all'estinzione di numerose specie di rapaci. Sacrificare qualche piccione a scopo fotografico, per alimentare una così bella aquila, non sarà forse molto etico o sportivo ma penso sia un male minore rispetto agli scempi che purtroppo vediamo nel nostro paese. Un saluto Iosto |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 15:59
Ottimo scatto. Scena crudele di grande impatto. ciao, Annamaria |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 16:12
Prima di tutto bella foto Riguardo tutto il resto, purtroppo l'Italia è il paese delle contraddizioni e fino a quando noi "popolo" non faremo sentire la nostra voce non potremo fare altro che lamentarci qui nei forum... Giusto per la cronaca anche il nord Sardegna soffre dello stesso "problema" presente al sud |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 16:13
Scatto Bellisimo complimenti...foto impressionante Un saluto, Enrico |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 16:22
Annamaria, la crudeltà lasciamola all'uomo che la Natura ha ben altro a cui pensare |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 20:13
Bella e cruda. Complimenti. Ciao, Rosario |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 20:23
Bella cattura, magnifico scatto Complimenti Fonzie |
| inviato il 02 Maggio 2016 ore 23:39
Condivido un altro piano di Salvaguardia di questa specie nella regione di Castilla Leon www.internatura.org/docs/AGUILA_PERDICERA_EN_CASTELLON-Plan_de_accion. E veramente interessante analizza le principali cause di mortalità e descrive il piano di sostegno per il ripopolamento. Nel 1970 la consistenza era di 500 coppie nel territorio della Spagna sino al 2006 si registra un incremento sino a 776 coppie. Un crollo demografico nel 1980 ; 130 coppie, sino al disastro del 2005 93 coppie. la principale causa di morte (51%) gli elettrodotti, bracconaggio 12 % altre cause a seguire. Un fattore limitante la nidificazione è la competizione interspecifica, il Grifone occupa i nidi, il Gufo reale preda i pulli, ci sono predazioni anche di mammiferi. Tra le azioni proposte ed attuate sicuramente la più importante che ho visto anche in altri piani e quella dell'interramento degli elettrodotti, con abbattimento dei pali dell' alta tensione, principale causa di morte non solo per questa specie. Altre azioni il ripopolamento di potenziali prede tra cui il coniglio selvatico la pernice ed il piccione. In casi critici e in alcuni periodi della vita riproduttiva adottano anche qui l'alimentazione supplementare con prede vive e morte. Un breve estratto : D.- Aporte de alimentación suplementaria en las parejas en cuyos territorios exista un verdadero déficit de especies presa, mientras se procede a repoblaciones de conejos, perdices y palomas. Esta alimentación suplementaria nunca debe suplir o modificar los hábitos de captura silvestre de las águilas. Debe seguir un plan estricto, bien estructurado y continuo de aportes , debe ser anual y debe adaptarse a las fases biológicas de la pareja: o Vuelos nupciales, cópulas y construcción nido (noviembre-enero), oPuesta e incubación (febrero-marzo) oEclosión y crecimiento de los pollos en el nido (abril-junio) oJóvenes volantones en territorio de los padres (julio-septiembre), oPeriodo prenupcial (octubre) Buona lettura a tutti quelli che vorranno approfondre l'argomento. Un Saluto Iosto |
| inviato il 07 Maggio 2016 ore 23:30
Direi che siamo alle solite, come vediamo un "povero" piccione sacrificato all'egoismo del fotografo, o il pensiero che qualcuno possa fare anche del business, con i capanni dedicati a queste foto.... ci si scandalizza, e e si mettono in campo problemi di etica!!! È' sicuramente dimostrato da tanti IMPAGABILI volontari, ( che il fato li benedica e li preservi, per quello che fanno unicamente per passione!!!), che la Bonelli in Sicilia sia in grado di alimentarsi autonomamente, e sopravvivere senza altro aiuto..... Ma è' altrettanto vero, che le coppie sono limitate, e che ogni anno, hanno sempre bisogno della "protezione" dei soliti volontari, visto i pericoli che corrono!!! Possiamo almeno riconoscere che questo in paesi come la Spagna, non succede!!!??? O almeno molto poco? Che gli stessi "gestori" di questi capanni, sono i primi protettori di questi animali!!! E possiamo dire che le coppie sul territorio iberico sono tante!!! E che ciò non avviene unicamente per la Bonelli? Neanche con le MIGLIORI e DISINTERESSATE intenzioni, sul territorio italiano visti burocrazia e prese di posizione, che ritroviamo anche in questo forum, sarebbe possibile fare NULLA del genere!!! Eppure mi pare di poter dire, che la loro è una ricchezza, e noi spendiamo le nostre risorse per andare nel loro paese a VEDERE e non solo fotografare, soggetti da noi completamente estinti!!! E allora ci diciamo che se qualcuno quadagna qualche soldo, e incrementa un turismo naturalistico, sbaglia???!!! Onestamente mi viene da pensare che siamo noi come paese, ad essere inadeguato. Gli esempi riportati da Iosto, sono solo una parte, e poco mi importa pensare, che forse qualcuno fa anche del business .... L'impegno e il lavoro vanno ripagati, e se il risultato è quello di ammirare Aquile reali, di Bonelli e tanto altro, senza alterare equilibri.... Beh allora io sono dalla loro parte, del resto noi siamo solo stati capaci, di infestare le nostre colline di Cinghiali o le pianure di Fagiani, unicamente perché dovevamo sparargli! Con rispetto e buon senso, potremmo fare moltissimo. Buone foto è un saluto a tutti. |
| inviato il 20 Settembre 2016 ore 21:22
Molto bella! |
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