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| inviato il 26 Aprile 2016 ore 19:33
Assolutamente non mancherò Frank! |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 19:56
Una foto che colpisce come quegli sguardi, complimenti Ciao Stefano... |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 20:08
Grazie davvero caro Stefano Buona serata F |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 20:10
Arrivo un po' tardi e dunque mi assumo il rischio di essere ripetitiva nell'elogiare questo scatto nel quale apprezzo molto come tu sia riuscito ad incorniciare quegli sguardi. Giovani sguardi tutti diversi tra loro ma accumunati da quella che io percepisco come smania di essere oltre quelle "sbarre" in un vivere che possa loro assomigliare nel profondo. Timore, timidezza e strafottenza. Questa la gioventù...ovunque essa cresca. Tanti complimenti Francesco, anzi di più! Besos LS/M |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 20:13
Un'immagine che trovo ben appropriata a un luogo che sempre mi appare speciale... Come detto, solo fortuna nel "incorniciare", più che merito Grazie davvero: è un piacere sincero leggerti Mik! Anzi.... LS/M Buona serata F |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 22:15
Fantastica serie Francesco, continua nella tua ricerca, davvero interessante...... mi piacciono soprattutto questa e la n.1. Ciao Agata |
| inviato il 27 Aprile 2016 ore 0:04
La tua e la loro forza sta nel saper cogliere, da qualunque parte si stia, davanti o dietro a delle sbarre, momenti emozionanti di vita. Complimenti ancora una volta carissimo Francesco e grazie ancora per la fantastica serata. ciao stefano |
| inviato il 27 Aprile 2016 ore 1:34
Grazie di cuore cara Agata. Mi incoraggi a proseguire allora, almeno per n po', con questi "pezzi" palermitani :) Si, credo anche io che queste due immagini abbiano una loro qualche rappresentatività, di questa città speciale. Caro Stefano... Effettivamente a volte la fotografia riesce a essere scambio, lontana dall'idea di "rubare" qualcosa, ma piuttosto un fuggente momento vissuto dentro una qualche sintonia, come un incontro, prima di tutto. E qualche volta è magico... Sono io a ringraziarti: per un'organizzazione sempre all'altezza della situazione, per quella qualità personale che non fai mancare a nulla di quel che fai. Per una presenza che si sente, sempre. E che ti rende speciale amico mio. Un abbraccio F |
| inviato il 27 Aprile 2016 ore 9:40
Grande lavoro questa galleria, che ci mostra spaccati di una città unica...rappresentati con grande maestria Impagabili in questa immagine i diversi sguardi e le diverse reazioni incontro alla fotocamera Tantissimi complimenti, sonia |
| inviato il 27 Aprile 2016 ore 11:21
Eccellente |
| inviato il 27 Aprile 2016 ore 12:55
Cara Sonia.... si, una città unica. E sono lieto arrivi con una qualche espressione della sua personalità Grazie del tuo passaggio e delle belle parole Grazie davvero per il passaggio e l'apprezzamento Vittorio Un caro saluto F |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 11:03
Mi piacciono le tue immagini, mi piace il loro essere e nello stesso tempo non essere street, mi piace cercare di "leggerle" nel migliore dei modi, aiutata in questo dalla lettura dei commenti che ti vengono fatti e dalle risposte che dai. “ Fotografare è anche e soprattutto portare con noi pezzi del nostro stare nel mondo. „ Queste sono parole tue che esprimono bene il perché la Fotografia mi coinvolge tanto. Paola |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 11:48
Vero, mia cara Paola. Commenti e risposte credo io pure siano importanti, per parlare "intorno" alla fotografia. Specialmente se suggeriscono idee, piuttosto che dati tecnici (importanti, per carità, ma che dovrebbero, a mio avviso, essere solo strumento e non fine della nostra passione comune). Circa il discorso street... Io credo che, in generale, la "categorizzazione" rischi di diventare un po' una gabbia, un recinto in cui si può rischiare di impantanarsi inutilmente. Cioè... un conto sono le "convenzioni": se noi decidiamo che nel nostro "gruppo" si fotografa sempre col grandangolare, o solo soggetti inconsapevoli, o anche stando su una gamba sola, tutto ok. Per essere ammissibile, una foto deve avere questi requisiti. Sennò, è fuori regola. Ma se parliamo di fotografia in quanto tale, tutto ciò è insensato. E' fotografia quella col grandangolo quanto quella col tele. A volte la spontaneità della scena è tutto, altre volte uno sguardo che ti penetra, e che è consapevole, fa la differenza. A volte la bellezza è nel momento bizzarro e sorprendente, irripetibile, altre volte la troviamo dentro quadri estatici, immobili e dall'apparenza immutabile. E quindi, se quando scattiamo pensiamo troppo in termini di "categorie", coi relativi dogmi imposti dal guru di turno o dai conformismi del momento, rischiamo solo, sempre a mio parere, di perdere molta buona fotografia, semplicemente perchè osserviamo in modo troppo condizionato, con troppo pregiudizio. E non "vediamo" tutto quel che potenzialmente c'è. Forse sbaglio, ma di mio penso le fotografie divise in due categorie sole: quelle buone e quelle no (poi a ognuno definire cosa è buono e cosa no...) Poi, ovviamente, altro discorso è avere dei contenitori (in un forum o su altre piattaforme) che abbiano un elemento che possa accumunare in modo coerente, dove posizionare e proporre le immagini. Questo è sacrosanto, ma, mi ripeto, non dovrebbe a mio parere condizionarci nel prima, ovvero nel momento in cui le immagini le realizziamo sul campo... Perdonami per le chiacchiere e.... un abbraccio F |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:23
Tutt'altro che chiacchiere le tue. Mi aiutano a capire perché una fotografia mi piace più di altre. Anzi, devo abituarmi a dire è migliore di altre . Sono sempre andata a istinto, e ora sto tentando di tramutare in parole giuste quello che sento di fronte a un'immagine. “ A volte la spontaneità della scena è tutto, altre volte uno sguardo che ti penetra, e che è consapevole, fa la differenza. A volte la bellezza è nel momento bizzarro e sorprendente, irripetibile, altre volte la troviamo dentro quadri estatici, immobili e dall'apparenza immutabile „ ... ecco, altre parole tue che condivido. Molto semplicemente la bellezza può trovarsi da tutte le parti, basta saperla vedere. Grazie Francesco, ricambio il tuo abbraccio Paola |
| inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:51
Gran bello scatto. Ottimo bianco e nero. Ciao, Annamaria |
| inviato il 30 Aprile 2016 ore 12:57
Annamaria..... grazie di cuore ancora una volta Buona domenica F |
| inviato il 06 Maggio 2016 ore 20:20
la fotografia aiuta a guardarci intorno , si scoprono queste scene che sarebbero passate inosservate , questi sguardi così diversi , ogni uno con i suoi pensieri , e poi finalmente non siamo a parlare di nitidezza,dettaglio ,rumore pixel megapixel ma solo di sapere trasmettere emozioni , e qui ce ne sono tante, complimenti Francesco claudio c |
| inviato il 07 Maggio 2016 ore 14:10
Grazie del passaggio e del tuo apprezzamento caro Claudio. Si, concordo su quanto dici rispetto a nitidezza ecc.... O meglio: sicuramente ci sono generi in cui il livello di precisione complessiva è determinante e, dove non sia eccellente, in grado di inficiare definitivamente una fotografia. In altri generi però, sono anche io convinto che il discorso si ribalta. E vorrei essere anche più preciso: spesso sembra che la questione sia che l'imprecisione è "tollerabile", "accettabile". Io credo che invece sia proprio parte integrante di certe immagini. Nel senso che l'eccesso di dettaglio, la descrizione radiografante, il controllo del fuoco esasperato (non partecipo all'amore smodato per il fuori fuoco urbi et orbi) proprio possano essere peggiorativi, rispetto alle qualità comunicative. Penso che molte scelte estetiche non siano frutto di una tensione al "bello", ma piuttosto il risultato di un abituarsi a certi canoni, in modo acritico, finendo per determinare un conformismo che poco ha a che vedere sulla bontà comunicativa di una fotografia. Perdonami la digressione: è sabato... Un caro saluto F |
| inviato il 09 Maggio 2016 ore 21:43
Tre sguardi e ognuno sembra raccontare una storia, un vissuto diverso. Il gesto di rispetto del primo ragazzino, che però ha lo sguardo un po' impudente. Il secondo racconta il sospetto, innalza barriere. Il terzo è lo stupore, un po' intimidito. Non capisco molto di fotografia, ma ho una diversa concezione di street. Questo per me è qualcosa di diverso. E' cogliere l'essenza dell'altro per portarla a sé. Ancora complimenti. O. |
| inviato il 09 Maggio 2016 ore 22:28
Davvero una gran bella lettura Olga: il tratteggio dei tre "ruoli" è preciso e descrive perfettamente lo svolgersi della scena. O meglio, nel delinea i caratteri propri degli attori protagonisti, adeguatamente... Io non lo so se capisco di fotografia , però certamente non ho particolare slancio verso quel che è oggi, per definizione, la fotografia street. La apprezzo intendiamoci. Ne comprendo ratio e qualità espressiva. Solo, non è l'approccio che mi appartiene. Diciamo che il tentativo è quello di cogliere un qualche aspetto di "quel che c'è", da inquadrare poi in una visione complessiva, che non si risolva nel singolo scatto, e che continui, evolvendosi, nel tempo lungo. Poi, con che risultati... beh, questo è un altro discorso Un caro saluto e grazie F |
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