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user18646 | inviato il 02 Dicembre 2014 ore 11:21
Come non apprezzare la versione postata da Commissario71 ? A dimostrazione che non è affatto una inquadratura .....banale Ciao Dino |
user18646 | inviato il 02 Dicembre 2014 ore 16:59
Sai...Claudio...molto semplicemente....noi dobbiamo pensare alla fotografia come a una bella ragazza che poi.... con un pò (ma non troppo) di make-up (vedi PP) diventi una Top Model... Prima però...dobbiamo trovarla la bella ragazza (foto)...attraverso l'inquadratura...la compo...la luce...i colori...e se siamo tenaci e con passione...ne possiamo trovare più di una...e più è bella e meno Make-Up (PP) ci vuole... Insisti.... Ciao Dino PS: sul tener duro beh...non so...sono frastornato....l'equilibrio di "pochi"...non può fare molto sul "social" di molti... e comunque sono io a ringraziarti....e a chiederti di...tenere duro (come ho fatto, peraltro, con altri). |
| inviato il 02 Dicembre 2014 ore 18:28
Grazie Dino, alla prossima Ciao |
| inviato il 06 Dicembre 2014 ore 14:35
davvero un sogno, piacevole interpretazione. A me piace la tua versione, così come certamente gradevole è l'interpretazione di Simone che pure, esternando la sua perplessità, alla fine comunque ha forzato la post per dare un'immagine che non risulta fedele all'originale ma, appunto, una interpretazione. Non ci vedo differenze nel modo di procedere di entrambi e non mi scandalizzo affatto se una foto di paesaggio non sia la fedele riproduzione della natura: la natura non ha bisogno di rivisitazioni ma noi sì, e da sempre. I vari movimenti artistici hanno sempre "forzato" i fenomeni naturali alla ricerca di immagini che riproducessero non la realtà ma una sensazione, una visione personale (poi spesso trasformata in movimento) del reale. E ho l'impressione che sia questo poi il filone, in qualche modo la nuova frontiera da seguire nella fotografia di paesaggio che, alla fine, potrebbe correre il rischio di diventare una eterna riproposizione di sè e dei suoi canoni, troppo rigidi e, per questo motivo, troppo uguali a se stessi. Un affettuoso saluto e una attestazione di stima a tutti i partecipanti alla discussione . Claudio San. |
| inviato il 06 Dicembre 2014 ore 17:38
splendido intervento Claudio,sono d'accordo con tutto quello che hai scritto al 200% quando ho scritto che la natura non ha bisogno di effetti speciali,mi sono espresso male,infatti la mia replica e le mie faccine ironiche lo hanno confermato. volevo solo dire che per me l'effetto usato da Claudio T. alla fine ha riportato una visione della natura talmente distorta e innaturale che a me personalmente non piaceva e non lo ritenevo particolarmente interessante e utile,ma questo è solo il mio parere..la mia versione invece anche se decisamente più esasperata ,se non avevate sott'occhio quella originale,probabilmente non ve ne sareste accorti dell'elaborazione sul colore degli alberi,anche se non veritiera,è la mia interpretazione di uno stesso scatto,ma sono cose che non faccio quasi mai,preferisco aspettare l'autunno per i colori degli alberi.ho voluto solo stuzzicare Claudio T per far capire la potenzialità che abbiamo a diposizione con la fotografia digitale,cose che al tempo della pellicola non sio poteva quasi immaginare..e che non mi vengano a contare le solite fregnacce sulla camera oscura e la camera chiara un saluto a tutti e due i Claudi Simone |
| inviato il 06 Dicembre 2014 ore 18:22
anche se ho appartenuto convintamente e per un lungo periodo all'era della camera oscura, non posso che essere d'accordo con te: all'epoca modifiche ed elaborazioni limitate, spesso pacchianamente "finte". E' d'altronde anche assolutamente vero, e te lo riconosco, che la tua versione riproduceva (devo dire con notevole abilità) qualcosa che già realmente esiste e/o qualcosa che avrebbe potuto esistere in altro periodo. Ma tu mi davi lo spunto per infilare un argomento che un po' mi sta a cuore e cioè di quali siano ancora gli spazi e gli orizzonti della fotografia di paesaggio. Un commento ad una peraltro bella foto sicuramente non è il luogo più adatto per farlo. Ma è un argomento che mi piace e non riesco a dare per scontato che una foto di un paesaggio elaborato e non riconoscibile debba essere necessariamente da cestinare ( e probabilmente la cosa non è assiomatica nemmeno per te). Dal momento che ti ritengo persona dotata di ottimi neuroni, mi piaceva e mi divertiva pungolarti sull'argomento. Guardo i paesaggi islandesi di Andy Lee e non ci ritrovo le atmosfere tipiche tante e tante volte per me viste in foto ( e che tu stesso dici di ricordare dal vivo): foto con forte dominante blu, nebbie irreali, da non-luogo o da notte di un nuovo mondo. E non posso trovarle che interessanti. E allora cosa ci può essere e cosa non ci deve essere nell'enorme calderone della fotografia paesaggistica? Con simpatia Claudio |
| inviato il 06 Dicembre 2014 ore 18:39
Oddio claudio,qui stiamo entrando in un campo minato e tu lo sai (mi riferisco a Cla.San mizzega che fatica sto post ) su cosa sia o meno lecito in fotografia poi non si arriverà mai ad un punto fermo e che metta d'accordo tutti.L'unica mia regola in fotografia che mi sono dato è quella che tecnicamente una post produzione fatta bene è quella che non si nota,emotivamente poi è solo una questione di gusti e sensibilità personali..penso all'Islanda ,tra l'altro proprio stamattina mi sono punzecchiato con un utente al riguardo (ma mi sa che te ne sei accorto anche tu ),dove ormai è diventata una palestra di allenamento per i fotografi dai mille colori edai mille filtri GND.fanno tutti le stesse foto,si mettono tutti negli stessi posti (secondo me hanno anche fatto i segni per mettere il cavalletto),aspettano tutti gli stessi momenti,usano tutti le medesime inquadrature,usano tutti le stesse tecniche di elaborazione ,(vedi le lustrate ai pezzi di ghiaccio di jokursalon) ma alla fine chi veramente trasmette la vera essenza di questa terra? pochissimi ,ma logicamente è solo la mia sensibilità che mi condiziona.Per altri l'Islanda ha trasmesso contrasti netti,colori sempre sparati al massimo,o tramonti gialli arancio stile caraibi..io personalmente non li ho visti,che ti devo dire c'è stato in passato una discussione al riguardo ma alla fine è naufragata miseramente come al solito. Io credo che ognuno sia libero di interpretare la propria fotografia come meglio crede,e chi la guarda abbia il diritto di esprimere le proprie opinioni,naturalmente sempre nel rispetto delle persone..all'osservatore lasciamo almeno l'opportunità di dire se gli piaccia o meno ...solo che molti in questo forum se lo dimenticano. ciao |
| inviato il 06 Dicembre 2014 ore 18:42
la costante discussione sui singoli scatti potrebbe essere (e qualche volta lo è ) il valore aggiunto di un forum come Juza; in realtà, per delle ragioni che non ho ancora compreso, i commenti si animano solo per le foto di paesaggio ( a volte anche troppo, anche cercando il mitico pelo nell'uovo...). Non so perchè ciò avvenga molto di rado (per non dire quasi mai) su altri generi. Me ne dispiaccio dal momento che a me diverte fotografare (forse male) un po' di tutto e come postproduzione sono probabilmente anche io più o meno all'anno zero (poi saranno gli altri a giudicare). Un caro saluto. C. |
| inviato il 06 Dicembre 2014 ore 18:58
per Simone: anche io la risposta su cosa sarà la fotografia paesaggistica in futuro non ce l'ho...se l'avessi avuta farei foto un anno luce più avanti delle vostre (e questo non succede, purtroppo!). Penso anche che il progresso non sia mai una strada che procede in linea retta, ma ha diverse deviazioni, a volte anche a fondo cieco. E non mi sento di escludere nulla: d'accordo in linea di massima con te sulla migliore post che è quella che non vedi...però poi, già in era pellicola Michael Kenna proponeva bruciature e mascherature irreali e che a me piacciono. Conclusione? A volte si parla anche per poter, rispondendo ad altri, chiarirsi con se stessi. Riguardo poi alla tua figura retorica di tutti insieme nello stesso punto e col segno a terra del cavalletto, mi viene da sorridere e anche da mordermi le mani pensando a me stesso questa estate di notte in Scozia insieme a una ventina di strani fantasmi nella notte di fronte ad un castello , fantasmi tutti stranamente dotati di "tre gambe" e di un "occhio" smisurato. Un saluto e un buon w.e. a tutti. Claudio (quello San.) |
| inviato il 07 Dicembre 2014 ore 11:20
Le foto di paesaggio si possono paragonare al calcio come popolarità, tutti hanno qualcosa da dire, sicuramente è un genere in cui si può parlare di composizione e anche di post, altri generi si può dare solo giudizi tecnici ed in altri si può postare di tutto, per molti è semplicemente un passatempo e non c'è niente di male, insomma c'è posto per tutti, cerchiamo almeno qui ti convivere pacificamente  Ciao |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 2:01
Bellissimo riflesso e belle le cromie:);) Ciao Francesco |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 11:52
Contento che ti sia piaciuta Francesco Ciao Claudio |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 16:30
molto bella, complimenti |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 20:23
Grazie Werner buona serata! |
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