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user10303 | inviato il 18 Luglio 2016 ore 12:44
Ciao Marzio. Per caso la reflex ha anche la modifica baader o simile? Perchè quegli aloni, li ho pure io, ma è colpa del bsader e non dell'IDAS (nel mio caso) |
user44198 | inviato il 18 Luglio 2016 ore 13:02
...purtroppo l'immagine è stata si allineata e calibrata con Pixinsight,ma da quello che ho capito Marzio non ha fatto la conversione dei grezzi da RAW a IXSF, ed ecco perché nell'immagine è presente una quantità enorme di gradienti (che ho fatto una faticaccia per togliere) appunto perché Piixinsight deve lavorare con file di sua proprietà,i RAW sono di proprietà Canon e vengono trattati con altri algoritmi in fase elaborativa,mentre PI esige di lavorare con file di sua proprietà e algoritmi che riescono a lavorare meglio restituendo immagini più pulite nel background e una calibrazione migliore in RGB.... |
| inviato il 19 Luglio 2016 ore 3:46
Marzio, scusami la domanda: che tipo di IDAS monti? io ho l'EOS Clip Hutech IDAS LPS P2 che è bilanciato (ma un pò buio), gli altri come le V2 V4 però stringono troppo e sono veramente bui. Poi sul sito CentralDS vedo le camere già modificate compreso corpo macchina con dei prezzi da brivido, specialmente la 6D che però perde il live view. La mia idea era di acquistare una cooled (60D), che loro vendono a 1600 USD e rotti, ma se uno decide di mandare la propria a modificare, l'intervento gli viene a costare circa 600 USD esluse le spese di spedizone, incluso, se ho capito bene, il classico filtro Baader. Però vedo che alcuni siti di astrofilia suggeriscono di togliere tutti i filtri nativi dalla reflex per renderla full spectrum, però con questo sistema nasce il problema di allineamento del fuoco sul sensore a causa della mancanza fisica del filtro e del suo spessore, qundi suggeriscono vivamente di sostituire l'UV/IR cut con un vetro neutro dello stesso spessore per mantenere l'allineamento perfetto sul sensore CMOS. La CentralDS propone invece al posto del filtro Baader, un filtro Spectrum Enhanced DSLRs che ha i fianchi molto ripidi (banda stretta) e che lascia passare una banda di frequenza compresa tra i 400nm e i 700nm, favorendo il passaggio delle emissioni Ha al 97% e OII, tipiche delle emissioni delle nebulose a rifrazione, quelle che a noi interessano di più... Però vedo che questi filtri a banda stretta se li fanno pagare sangue, a partire da 760 USD... in pratica una DSLR 60D CentralDS raffreddata con filtro Ehnanced viene a costare oltre 2.200 USD... La mia domanda è: ma ne vale la pena? Considerando che con quel prezzo è possibile acquistate una delle migliori camere CCD della SBIG .... si vabbè.. poi mi direte che alla SBIG ci andrebbero aggiunti il portaflitro e filtri annessi dal costo di altri 6/7 mila euro.... |
| inviato il 19 Luglio 2016 ore 13:33
Ok ma c'è pure questa: www.primalucelab.com/astronomia/camera-raffreddata-700da-cooled.html Riguardo ai CCD lasciamo perdere e rimaniamo con i piedi per terra Dei filtri EOS clip ne ho provati 3, UHC, CLS e CLS-CCD ma poi sono passato all'IDAS LPS P2 che ho prestato in prova a Riccardo. Capisco benissimo la tua filosofia e la condivido, e a parte la mancanza di tempo esiste anche il problema comune dei cieli sempre più sporchi... Vorrei migliorare il mio setup e sto cercando anche io delle vie di mezzo senza svenarmi, poichè vivo della mia sola pensione, e ho sempre timore di fare scelte sbaglaite il che non posso permettermelo finanziariamente parlando. Ora sto risolvendo i miei problemi con la montatura, domani dovrò decidere quale dsrl prendere e utilizzare le lenti che ho. Farò come mi suggerisci, telefonerò e mi informerò meglio. Un caro saluto e grazie. Ciao |
user10303 | inviato il 19 Luglio 2016 ore 17:27
Concordo. Il vantaggio delle DSLR è proprio quello di portare a casa delle belle astroimmagini con cifre molto basse (io la mia 60D Baader l'ho pagata meno di 500€). Investire oltre i mille euro secondo me ha poco senso, a quel punto, vado su camere CCD specializzate. |
| inviato il 19 Luglio 2016 ore 22:23
Giusto come informativa, la DSLR di PrimaLuce ha la possibilità di fissare la temperatura limite inferiore. In questo modo puoi fare dei dark da riutilizzare su più lavori. In realtà a mio modo di vedere conta ben poco, non stiamo facendo fotografia scientifica e se c'è qualche pixel impazzito in più credo non lo noti nessuno |
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