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Le immagini enigmatiche romantiche e epiche sono la mia vera passione, avevo già pubblicato tempo fa un'immagini di questo genere nella galleria “Presenze” che ultimamente è stata rispolverata con un grande commento dal mio amico Altenmich, lui con le sue parole mi ha fatto ritornare la passione, ma la stessa serie dell'Ardia si inserisce nel mio filone epico. Questa la dedico a mia figlia che mi perdoni per tutto il tempo che gli ho sottratto per dedicarlo alla fotografia, buone feste a tutti, un grande abbraccio da emme
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Un immagine fantastica, veramente fantasy, epica Emme, tu in un altra vita sarai stato sicuramente Merlino o giù di lì tanti complimenti e tanti auguri un saluto Pierpaolo
Grazie di cuore Pierpaolo è vero probabilmente appartengo a un'altra epoca, ti faccio a te e famiglia gli auguri per un Natale sereno e un nuovo anno ricco di salute e tante soddisfazioni, un caro saluto da emme
Un'immagine sal sapore antico che trasmette l'idea di epici momenti dove si narra di cavalieri eroi e donzelle che han segnato la Storia. Complimenti per la realizzazione e la paziente e bella figlia Auguri Mat
Spettacolare! Questa la prima parola che mi è venuta in mente appena ho visto l'immagine. Un lavoro veramente ben fatto, che, come anche tutte le tue immagini, ha il potere di rapirti gli occhi e farti vivere ciò che vi è rappresentato. Colgo l'occasione per fare i miei più grandi auguri di Buon Natale a te e tutti i tuoi cari. Un caro saluto, Lucio.
Come ti hanno già scritto sembra di trovarsi su un set di un film fantasy ambientato in epoca medioevale,meravigliosa la posa della modella che sta varcando "la porta del tempo",lasciandosi cadere nell'ignoto. Senza paura,perchè la luce che si intravede alle sue spalle emana tranquillità.... Una dedica che tocca il cuore... Un saluto....
effettivamente sembra di trovarsi in un set cinematograficoun veccho castello la luce filtrante ad illuminare una gentildonna quasi a sbarrare l'uscita ad una dimora che fu' ed una magnifica presenza dalle vesti lunghe ed eleganti dagli occhi di ghiaccio a voler passare la porta che la portera' verso la luce infinita complimenti Emme ...la tua vena epica e fantasiosa qui ha raggiunto il culminegiusta e doverosa la dedica alla tua splendida figliola a cui a volte non riconosciamo i giusti meriti e sopratutto non facciamo sino in fondo doveri da PadreUn abbraccio ciao Rosario
Grazie, Emmegiu, per la (pur immeritevole) menzione che fai del mio commento al tuo “Presenze”. Però, se quelle mie entusiastiche parole sono servite a farti riprendere un genere così ricco di implicazioni, me ne compiaccio.
Quel che io vedo ne “La Porta del Tempo” è interpretato sostanzialmente dai due protagonisti maggiori: la donna ed il teatro in cui essa vive.
La gradinata sembra che voglia rappresentare il cammino verso il Cielo. La figura femminile ha lasciato alle proprie spalle le due armature che, ormai vuote, si trovano alla base della scalinata a simboleggiare una marzialità ormai superata. La donna, bella e di nobile portamento, rivolge uno sguardo all'osservatore come se volesse lasciare un messaggio prima di procedere verso il Cielo. Qui si ritrova lei stessa, figura femminile quasi immateriale, trasfigurata, vestita di celeste e pronta a librarsi fra i raggi di luce. Forse angelicata. Volendo esercitarci in parallelismi potremmo anche vederla come una rappresentazione fotografica del preludio storico del Dolce Stil Novo. Pure le vesti assomigliano a quelle delle coeve di Giotto.
La resa ambientale e cromatica mi appare reinterpretare un pò quella visione: meno rarefatta, come una sovrapposizione di ricordi collettivi comuni: suggestioni tratte dal Cinema, dalla storia della Pittura, dall'Epica letteraria: “Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori…”
E' evidente, Emmegiu, che la tua sensibilità ti permette di frequentare con soddisfazione i filoni fotografici più carichi di significati. Personalmente, sarei interessato a vederne gli ulteriori sviluppi. Complimenti, come sempre.