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La croce di Desiderio...

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La croce di Desiderio inviata il 09 Giugno 2017 ore 19:15 da Turibol. 36 commenti, 2279 visite.

, 1/8 f/7.1, ISO 1250, mano libera. Brescia, Italia.

La Croce di Desiderio è una croce astile in legno rivestito da lamina metallica ingemmata (158×100×7 cm), databile all'inizio del IX secolo e conservata nel museo di Santa Giulia a Brescia, nell'aula superiore della chiesa di Santa Maria in Solario. Ornata da duecentododici pietre, cammei e vetri colorati, è il più grande manufatto di oreficeria longobarda esistente e tra i più pregiati e conosciuti, collocabile tuttavia, per l'aspetto generale e la fattura di alcune gemme, nella fase di transizione con la cultura artistica carolingia. È inoltre l'oggetto altomedioevale recante il maggior numero di pietre di età classicareimpiegate nel suo apparato decorativo, circa cinquanta. Per il suo altissimo pregio e la grande importanza storica che riveste, la Croce di Desiderio è da sempre iconica delle collezioni del museo di Santa Giulia e il simbolo della Brescia longobarda, tanto quanto la Vittoria alata lo è della Brescia romana[1]. Le gemme che ornano i due fronti della croce spaziano dal I secolo a.C. al XVII secolo circa, un arco di quasi duemila anni, in cui al gruppo di cammei classici seguono una ventina di pietre contemporanee all'assemblaggio della croce, un'ottantina di vetri colorati di varie epoche e probabilmente sostitutivi di pezzi più antichi, e un'altra serie di aggiunte moderne, tra cui i due frammenti di miniature attribuite a Giovanni Pietro Birago. All'incrocio dei bracci, invece, si trovano un Cristo Pantocratore sul lato anteriore, lavorato a sbalzo e coevo alla croce, e un Cristo crocifisso sul retro, una fusione in metallo risalente al XVI secolo. L'inserto più noto, tuttavia, è il medaglione con Tre ritratti incastonato sul fronte, risalente al III secolo e tradizionalmente raffigurante Galla Placidia con i figli Valentiniano III e Giusta Grata Onoria. Tradizionalmente, l'origine della croce viene fatta risalire all'VIII secolo, in coincidenza con la fondazione del monastero di Santa Giulia da parte della regina Ansa, moglie di re Desiderio. In tal senso, quindi, la croce avrebbe fatto parte di un tesoro liturgico di una certa importanza, donato dai regnanti al neonato monastero per garantire ad esso la dotazione base di oggetti e strumenti con cui officiare le funzioni. Considerazioni stilistiche, esposte più avanti, portano tuttavia a datare l'esecuzione della croce all'inizio del IX secolo, dunque già in età carolingia, il che fa cadere la suggestiva ipotesi del dono dei due re longobardi. La differenza temporale è comunque di pochi decenni e, pertanto, si può affermare che la croce faccia comunque parte del tesoro del monastero fin dalla primissima fase della sua esistenza. Allo stesso modo, non perde significato la ragione intrinseca della magnificenza che caratterizza il manufatto, ossia enfatizzare le dinastie regnanti e sottolineare la continuità, sotto ogni aspetto, tra il potere imperiale romano e la Chiesa cristiana[2]. La prima, e di fatto unica, testimonianza storica dell'esistenza della croce nel monastero bresciano, così come del profondo valore simbolico ad essa attribuito, è contenuta negli Annali di Santa Giulia, redatti dalla badessa Angelica Baitelli nel 1657 e costituenti una importantissima raccolta di trascrizioni di documenti antichi ed elenchi di beni appartenenti al monastero stesso. In coda al Catalogo delle Santissime Reliquie, che nelle Chiese del Serenissimo Monastero di Santa Giulia in Brescia riposano con cui si aprono gli Annali, in un breve elenco di croci e reliquiari custoditi nel cenobio, scrive la Baitelli[4]: « Una Croce Grande, incrostata di Gioie, Camei, & altre cose degnissime. Hà in mezzo dall'una, e dall'altra parte uno scudo, alla parte anteriore N.S. in Croce, nella posteriore la Santissima Trinità, opra Gothica. Questa Croce è residua del Tesoro che donarono Desiderio, Adelchis & Ansa. Nel Piedistallo sono in lastra effigiati, Ansa, Adelchis giovinetto, & Anselperga nostra prima Abbadessa, con colori così fini, che per anco durano vivissimi. La Croce è quasi in quadro, se non che la parte inferiore è alquanto più longa. Hà incastrate nel fusto l'infrascritte Gioie con camei maravigliosi, in Agate, in Calcidonie, in Granate, in Turchese, in Smeraldi, in Ametisti, in Corniole, che andavo descrivendo in entrambi i lati, & branchi per appunto, come sono ne' suoi Castoni rimesse; acciò se mancassero si sappia, che fin à questo tempo si sono custodite anche nelli Assedi, & ne' Sacchi, & nelle maggiori necessità, il che tutto è proceduto dalla virtù intrinseca, che contengono, dattale dal Signor DIO a sua maggior Gloria, la qual sia sempre Eterna. » (Angelica Baitelli, Annali di Santa Giulia, 1657, p. 14.) Nel 1798 il monastero viene soppresso e convertito in caserma militare per le truppe napoleoniche. Entro pochi anni, le monache abbandonano definitivamente l'ex complesso religioso, il vasto archivio va disperso e in parte perduto, mentre tutti i beni custoditi al suo interno subiscono sorti differenti, dalla vendita alla ricollocazione, alla distruzione. Su interesse della municipalità, tuttavia, i più antichi e importanti manufatti vengono incamerati dalla Biblioteca Queriniana: tra di essi vi è la Croce di Desiderio, la Lipsanoteca e alcuni codici miniati. Poco prima del passaggio di proprietà, le monache fanno in tempo a mettere mano al manufatto per estrarre alcune gemme, ufficialmente perché "pagane", ma molto probabilmente per racimolare denaro nel burrascoso periodo immediatamente prima della soppressione, o in vista di essa. Nel 1812, infatti, quando la croce era già di proprietà della Queriniana, viene incaricato un orafo di ricollocare sull'oggetto ben diciassette gemme, dal cui elenco non risulta nulla con uno specifico contenuto pagano, tranne forse il cammeo con Pegaso accudito dalle ninfe, la cui interpretazione cristiana era comunque nota e assodata. Nell'elenco figurano inoltre molti "cristalli" non lavorati, che certo nulla potevano avere di pagano. Inoltre, evidentemente, queste diciassette gemme dovevano essere ancora conservate assieme alla croce e con essa erano pervenute alla biblioteca, prova che non si era ancora fatto in tempo a eliminarle o venderle[5]. Con la musealizzazione del monastero nel 1998, a seguito dei restauri e delle profonde campagne archeologiche iniziate negli anni 1950, la Croce di Desiderio trova collocazione definitiva nell'aula superiore della chiesa di Santa Maria in Solario, dove probabilmente è stata conservata per tutta la sua storia assieme al resto del tesoro del monastero. Si tratta dell'unica opera esposta in questo ambiente, a garanzia della sua massima valorizzazione. Wikipedia L'Unica cosa che posso aggiungere che se andate a Brescia saranno i soldi spesi meglio per un museo e che vi porterà via non meno di due ore







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avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 19:39

Complimenti per la didascalia essenziale ed esaustiva al tempo stesso.Cool

Mi aspettavo una foto col bambino nuovo...aspetterò.

Ciao

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 20:37

Ciao Simone appena torno da Roma te ne mando una ;-) non ho avuto tempo di provarlo sto montando la piscina Triste
La didascalia è presa da Wikipedia selezionando solo il minimo sindacale MrGreenMrGreen
Buona serata

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 21:17

Bellissimo scatto
Ciao Beppe

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 21:21

Grazie Beppe, si cerca di fare un po' di divulgazione d'arte ;-)
Ti auguro un buon fine settimana :-P
Claudio

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 21:56

sto montando la piscina Triste

Ancora?
Ma cos'è una piscina olimpionica?
Ma la stai facendo in calcestruzzo?MrGreen

Se è una di quelle gonfiabili ti hanno detto di usare un compressore e non di soffiarci dentro?MrGreen

user113787
avatar
inviato il 09 Giugno 2017 ore 21:57

Vedo una foto ben eseguita, chiara, leggibile, con gradevolissime luci e bei colori.
La didascalia mi ha fatto conoscere un luogo ed una storia che non conoscevo.
Ciao, Giovanni

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 22:01

Se è una di quelle gonfiabili ti hanno detto di usare un compressore e non di soffiarci dentro?

Ma quante ne sai? Non potevi dirmelo prima MrGreenTriste

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2017 ore 22:13

Grazie Giovanni, ti confesso la mia ignoranza, nonostante abito ad una mezz'ora di treno da Brescia non sapevo che c'era questo complesso museale fantastico ( unesco ;-)) ne ho girati di musei ma questo è un qualcosa di più, ovviamente questa è solo una sala, ma nel complesso ci sono tutti i periodi storici, ma non perché ci hanno portato i reperti, è proprio frutto di una evoluzione di questo posto nella storia. Ci sono anche due mostre fotografiche di livello mondiale, spiegarlo è un po' difficile bisogna vederlo, oltretutto i cugini bresciani hanno fatto un bel lavoro anche a livello di struttura luci etc
Ci sono racchiuse delle chiese intere stupende con una cripta che è la più bella che ho visto e ci hanno messo un po' dappertutto delle figure moderne che legano benissimo con l'antico, da vedere...
Ci sentiamo
Claudio

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 0:10

La foto è molto bella con tutto gestito in modo ottimale. Dopo avere letto la didascalia e la descrizione del museo di Santa Giulia penso proprio che andrò a visitarlo presto. Perciò oltre ai complimenti ti dico grazieSorriso
Clara

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 7:51

Ciao Clara ero sicuro che questo tipo di fotografia ti avrebbe interessato, ti consiglio vivamente la visita, non ti dico altro per non rovinarti la sorpresa se vai entro settembre con un biglietto unico ci saranno anche le mostre fotografiche, metti in conto di potergli dedicare almeno 3 ore, l'ingresso del museo è in una zona molto bella di Brescia con dei bei vicoli storici sotto il castello, se poi ti avanza tempo fai un giretto nella piazza principale almeno a vedere il Duomo Vecchio
Ciao
Claudio

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 10:34

Grazie mille per le dritte. Ciao.
Clara

avatarsupporter
inviato il 10 Giugno 2017 ore 12:58

immagine ben fatta per luce e colori !! ciao

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 16:09

@ Clara, di niente ;-)

@ Donatella, grazie mille carissima :-P

Buona domenica
Claudio

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 16:15

Bellissimo scatto e ottima didascalia

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 18:16

Stupenda Claudio e complimenti anche per la didascalia !
Bruno

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 20:46

bello scatto! complimenti

Ishan

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 20:59

molto bella, complimenti

avatarsupporter
inviato il 10 Giugno 2017 ore 21:31

bellissima

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 21:32

Francesco
Bruno
Ishan
Alex
Werner
Lo scatto è nella norma è il posto che merita attenzione
Vi ringrazio della visita :-P
Claudio

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2017 ore 22:04

Molto, molto bella.
Sergio


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