Voto : 10.0 (media su 1 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 41.159529,14.541035 (
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Soggetti : Flora.La vegetazione si presenta con sfumature e colori che caratterizzano la bellezza dei boschi e sotto-boschi che variano a seconda dell'altitudine,via via che si sale dalle zone collinari con campi coltivati e rupi poi uliveti che prima convivono poi seguono alla rovella e cedui con elementi che non superano i 4 e 5 metri , poi tra i 600 e i 700 metri per una maggiore umidità si presenta una vegetazione più ricca fatte di frassino, ornello carpino ed acero e la stessa rovella .Da notare una cerrata nella piana di Prata .Fino agli 800 metri si trovano cedui di castagno il leccio accantonato nelle balze calcaree fino all'altitudine di 1100 metri, sopra i 900 metri domina incontrastato il faggio con tronchi dritti e maestosi sia sul Camposauro che sul Taburno su quest'ultimo va a costituire la foresta demaniale insieme agli abeti bianchi introdotti dai Borbone ,L'abetata si estende per 614 ettari oggi in regresso a vantaggio del faggio ,per l'attacco degli insetti e funghi,essa istituita per volere di Carlo III per impedire tagli che nocessero alla portata della sorgente del Fizzo ,così fu posta sotto sorveglianza e destinata a deposito di cavalli per l'esercito e in cui fu vietato sia il taglio che il pascolo,e tutt'oggi ne è vietato il pascolo e l'accesso.Le faggete sul Camposauro sono invece di proprietà comunale ,in questa zona si trova la maggior parte delle aghifoglie presente anche alla base del massiccio nella costa di Cesterna che sovrasta il paese di Cautano .Sul Camposauro c'e' anche la presenza di un folto bosco di castagno e sul versante nord di betulle che si possono riconoscere dal tronco bianco-argenteo e rami penduli.Fauna.La situazione attuale della fauna del massiccio è poco nota ma è varia con l'istituzione di zone protette si è visto un ripopolamento di specie in passato in diminuzione per l'elevata pressione antropica ,a metà anni 80 è stata rinvenuta una carcassa di lupo adulto e negli anni 90 di un cucciolo.Tra le varie specie di animali che si possono incontrare ,non solo in alta montagna ma alcune di esse anche nelle campagne nei dintorni dei paesi, ci sono il cinghiale ,volpe,lepre,fagiano,cornacchia grigia,merlo,riccio,tra gli uccelli diverse specie di rapaci diurni e notturni,il corvo imperiale,picchio,poiana ,falco gheppio,tordo sassello,colombaccio,cincia allegra,rampichino,scricciolo,cincia mora,picchio muratore e merlo
Attrezzatura necessaria : Obiettivi grandangolari, macro e zoom, scarpe da trekking, zaino fotografico, treppiede. E' preferibile avere sempre una bottiglietta d'acqua per dissetarsi.
Periodo : E' interessante visitare il Parco in ogni periodo dell'anno, anche se i mesi migliori sono i primaverili e gli autunnali. Percorrendo i sentieri si possono trascorrere giornate in una dimensione naturale, alla scoperta dei segreti del bosco, della sua ricca flora e fauna, delle sue particolarità geologiche e antropologiche. Il parco è Si può trascorrere la notte in tenda o al rifugio Camposauro (tel. 0824.878343), ammirando il paesaggio notturno e scoprendo il fascino di un cielo stellato.
Come arrivare : Si trova esattamente ad ovest di Benevento da cui dista pochi chilometri e nella cui provincia ricade interamente. A nord il massiccio è separato dalle montagne del Matese per mezzo dalla Valle Telesina solcata dal fiume Calore, mentre a sud la Valle Caudina lo separa dai monti del Partenio.Le vette più alte sono il monte Taburno (1394 m s.l.m.), il Camposauro (1388 m s.l.m.), il monte Alto Rotondi (1305 m s.l.m.), il monte Sant'Angelo (1189 m s.l.m.), il monte Gaudello (1226 m s.l.m. ) ed il monte Pentime (1168 m s.l.m.), disposti a semicerchio a formare nel mezzo la Valle Vitulanese.Il periodo di formazione del massiccio è di era secondaria (mesozoico) Il massiccio è costituito da due blocchi calcarei separati dalla depressione tettonica di Piana di Prata.Dalla città di Benevento il profilo del massiccio assume le sembianze di una donna supina, con i piedi verso la valle Caudina e la testa (Monte Pentime) verso la valle Telesina, ed è per questo chiamato "la Dormiente del Sannio".
Visite : L'ingresso è libero e non risultano orari di apertura.
Note : Il Parco Naturale Regionale Taburno-Camposauro, istituito il 6 novembre 2002, si estende per 12.370 ettari nella provincia di Benevento e ospita una popolazione di circa 25.000 abitanti. Nato per la tutela del massiccio Taburno-Camposauro, che fa parte dell'Appennino Campano, il Parco offre pregevoli risorse naturali e paesaggistiche in un contesto di notevole interesse storico, culturale e di tradizioni. Il massiccio, che culmina nelle vette del Taburno (m. 1394), Camposauro (m. 1388) e Pentime (m. 1170), si erge con versanti molto scoscesi dalla Valle del Calore, o Valle Telesina, a nord, che lo separa dal Matese, e dalla Valle Caudina a Sud, che lo separa dal Partenio, mentre a levante e a ponente digrada più dolcemente verso due corsi d'acqua minori, lo Jenga e l'Isclero. Visto dal lato est il profilo del massiccio ricorda quello di una donna sdraiata: è questo il motivo per cui è chiamato anche la Dormiente del Sannio.