Voto : 10.0 (media su 1 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 44.074812, 10.889494 (
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Soggetti : Paesaggio montano: cime alta montagna, boschi e selve, ruscelli, ruderi e mulattiere, antichi paese e mulini.Fauna e avifauna: cospicui gruppi di cinghiali, daini, caprioli, poi volpi tassi e altri animali tipici dell'appenino toscano; ultimamente avvistato anche il lupo.
Attrezzatura necessaria : Grandangolari o mediotele per paesaggio, tele per fauna; utili accesori come treppiedi e filtri per immortalare i movimenti dei numerosi ruscelli e delle nuvole sulle cime più alte.
Periodo : Tutto l'anno, in estate la valle è più viva dal punto di vista umano, ma in autunno e in inverno dal punto di vista fotografico è probabilmente il migliore.
Come arrivare : Da Pistoia, seguire la statale SS66 direzione Abetone-Modena; in località Pontepetri svoltare a destra sulla SS632 direzione Pracchia-Bologna, e appena superato l'abitato di Pracchia, svoltare a sinistra verso Orsigna.Da Bologna, seguire la statale "porrettana" SS64 direzione Pistoia, e in località Ponte alla Venturina, svoltare a destra per la SS632, una volta superato il confine con la toscana girare subito a destra, prima del paese di Pracchia.Da Modena, seguire la statale del Brennero SS12 verso Abetone, in località Lima, svoltare a sinistra sulla SS66 verso Pistoia, e a Pontepetri svoltare a sinistra per Pracchia.Da Lucca, consiglio di prendere l'autostrada per Pistoia.In Treno, prendere il "trenino" Pistoia-Porretta, sulla storica linea porrettana, e scendere alla stazione di Pracchia, qui potete usufruire di alcuni collegamenti con l'autobus, il taxi, o a piedi logicamente.
Visite : Ingresso libero tutto l'anno. inverno: informarsi sul tempo, perche' valle soggetta ad abbondanti nevicate, e sconsiglio l'avventurarsi con brutto tempo in quota verso il rifugio portafranca, o nella zona di case corrieri, zone molto pericolosedove succedono troppo spesso brutti incidenti.
Note : Famosa valle dell'Appennino Pistoiese, senza alcun dubbio una delle più belle, incontaminate e autentiche dell'alto Appenino.Famosa nel medioevo come via di comunicazione tra Firenze e Bologna, nei secoli ha soddisfatto diversi bisogni della città di Pistoia, vi sono nate negli anni ferriere, carbonare, pascoli di pecore, mulini e, grande prodotto dell'artigianato odierno, la farina di castagne.Si dice che il nome Orsigna, venga da una principessa di nome "orsina" che si era stabilità nella valle in località Castello,oppure da una presenza di orsi, i quali si presume abbiano dato anche l'idea ai realizzatori dello stemma di Pistoia; in verità, storicamente non sono certe nessuna delle due ipotesi, ma leggenda o no, a me da paesano fa piacere pensare che tra quei boschi una volta vi erano degli orsi.Abitante più illustre, e più famoso della valle, è senza dubbio il noto scrittore e giornalista Tiziano Terzani, che qui nella sua "Himalaya" decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita.