Voto : 8.0 (media su 1 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 40.158505, 24.342987 (
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Soggetti : Sulla penisola calcidica "Monte Athos" si trovano circa 20 monasteri ortodossi più svariate piccoli agglomerati di case abitate da monaci ortodossi.I monasteri sono delle vere e proprie cittadelle ben curate che ospitano i monaci ed i numerosi pellegrini che vi si recano per pregare. I monasteri hanno numerose torri e cupole spesso dipinte con colori brillanti. Oltre i panorami e le costruzioni dei monasteri, sono interessanti soggetti fotografici i monaci (con lunghe barbe bianche, vestiti di nero con un copricapo cilindrico caratteristico). I soggetti sono comunque esclusivamente maschili perchè nella Repubblica del Monte Athos non sono ammesse nè le donne nè le femmine di qualsiasi specie animale!
Attrezzatura necessaria : Sulla penisola del Monte Athos fino a qualche anno fa gli spostamenti avvenivano esclusivamente a piedi, quindi per raggiungere i monasteri si doveva camminare per almeno un paio d'ore. Oggi gli spostamenti a piedi vengono fatti soltanto da pellegrini che vogliono camminare perchè esiste una schiera di pulmini da 8-10 persone che collegano il porto principale (Dafni) alla capitale (Karyes) e da lì si spostano ai vari monasteri. Pertanto per l'attrezzatura non ci sono grandi limiti di peso. Io nello zaino ho portato la mia Nikon D750 con il 24-120 che uso di solito, un Nikkor 80-400 e il mio fedele treppiede da viaggio Rollei Compact Traveler Mini. Il supertele può sembrare eccessivo ma vi assicuro che è risultato utilissimo per le riprese dal traghetto che costeggia tutta la penisola in quanto molti dei monasteri si trovano in riva al mare.
Periodo : Trattandosi di un viaggio che prevede spostamenti frequenti l'importante, ovviamente, è che non piova. Per il resto, come spiegherò in seguito, il periodo è legato all'affluenza dei pellegrino ed alla possibilità di avere il permesso di accesso alla Repubblica del Monte Athos.Il periodo strettamente estivo (luglio-agosto) lo sconsiglierei per l'afflusso intenso di pellegrini. Io sono andato in novembre e le opportunità fotografiche non sono mancate.
Come arrivare : Alla Repubblica del Monte Athos si arriva esclusivamente via mare con un traghetto che parte dall'ultima città greca (Ouranopolis). Per imbarcarsi è necessario aver ottenuto un permesso che si chiama "Diamonitirion". Su internet troverete tutte le indicazioni per ottenerlo ma tenete presente che il permesso dura soltanto 4 giorni e per i pellegrini "non ortodossi" vengono concessi soltanto 10 permessi ogni turno di 4 giorni. Pertanto nel periodo estivo per ottenere il permesso ci vogliono mesi e mesi mentre a novembre io l'ho ottenuto in una quindicina di giorni.Sul traghetto si possono fotografare tanti soggetti tra monaci e pellegrini ma, poichè il mezzo attracca in tanti punti sulla costa prima di fermarsi al porto principale Dafni, c'è l'opportunità di fotografare dal mare la costa con i monasteri.
Visite : Ognuno può scegliere liberamente il monastero dove essere ospitato. Si può anche cambiare monastero durante il soggiorno nella Repubblica del Monte Athos. Infatti basta recarsi al monastero e consegnare il permesso e un documento d'identità al monaco all'ingresso (questi documenti vengono restituiti quando si lascia il monastero.Il permesso Diamonitirion si paga 30 euro ma dà anche il diritto ad essere ospitati nei monasteri ricevendo vitto e alloggio gratis. Ovviamente sta poi al buon cuore dei visitatori lasciare delle offerte al monastero che li ospita.
Note : La particolarità di questo viaggio sta anzitutto nel fatto che può essere fatto soltanto dagli uomini, visto il divieto di accesso sulla penisola per tutte le donne, quindi dovremo lasciare a casa la nostra dolce metà, il che non è facile durante le vacanze estive.In tutto il viaggio, dal trasporto sul traghetto al soggiorno nel monastero si respira un'aria di grande spiritualità e fede religiosa. Durante il soggiorno nel monastero (io sono stato in quello di Vatopedi) la vita scorre con i ritmi dei monaci: messa ortodossa alle 4 e alle 7 poi colazione tutti insieme monaci e pellegrini nel refettorio in silenzio mentre un monaco legge le sacre scritture in greco. Altra messa alle 16 e alle 19 poi cena nel refettorio. La partecipazione alle messe non è obbligatoria anche se ho trovato molto interessante guardare con attenzione il rito ortodosso. Nel monastero si può fotografare con molta discrezione perchè servirebbe un permesso speciale, invece nella chiesa non si possono fare fotografie. Altra notazione utile per il viaggio: dai diari di viaggio disponibili in internet mi ero fatto un'idea sbagliata della situazione logistica della Repubblica del Monte Athos. Infatti nei diari di viaggio consigliavano di portarsi qualcosa da mangiare per non patire la fame in quanto i monaci ti offrono soltanto pane e olive (questo non è assolutamente vero: al refettorio c'è ogni ben di Dio tra formaggi, verdure e dolci. Ovviamente, visto il divieto di introdurre animali femmina, non si mangia carne e forse neanche pesce). Altra favola è che nei monasteri non c'è corrente elettrica e quindi si consiglia di portare batterie di ricambio e lampadine a pila (invece c'è energia elettrica e prese d'alimentazione dappertutto).Ulteriore bugia riportata nei diari di viaggio è che le strade si percorrono soltanto a piedi e quindi è bene non sovraccaricarsi di bagaglio e portare scarpe comode da trekking (ho già detto dei pulmini a pagamento che collegano ai monasteri. Certo hanno degli orari fissi perchè comunque gli spostamenti vengono fatti su strade non asfaltate e spesso impervie e durano parecchio).
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