Voto : 8.3 (media su 4 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 46.186843,12.60285 (
Apri in Google Maps)
Soggetti : Dall'invaso artificiale di Barcis (mt. 409 s.l.m.) in Valcellina e precisamente a valle della diga di Ponte Antoi, realizzata dalla SADE negli anni '50, inizia la forra del torrente Cellina, un grande canyon scavato dal torrente, che termina circa 4 km. dopo quando la gola si apre e le acque confluiscono nel bacino di Ravedis, in vista dello sbocco nella pedemontana a Montereale Valcellina. E' un vero e proprio sistema di forre confluenti una nell'altra, relativa al torrente Cellina ed ai suoi due maggiori affluenti, i torrenti Alba ed il Molassa ed è considerata la forra maggiore della regione F.V.G. ed una delle più spettacolari d'Italia con pareti verticali ed imponenti fenomeni d'erosione fluviale.Inoltre questo ambito naturalistico assume particolare valenza storica per la presenza della vecchia diga con le sue grotte (visite guidate) e della vecchia strada della Valcellina che finalmente (era il 1904) collegava la vallata alla pianura.
Attrezzatura necessaria : Tutte le focali: dal grandangolare per le foto paesaggistiche, al tele per i particolari e l'avifauna, al macro per la fioritura estiva.
Periodo : Sulla zona fervono i lavori di messa in sicurezza della vecchia strada, per ora percorribile solo per un tratto a piedi o in bicicletta.L'apertura, solo nella stagione estiva da Giugno a fine Settembre, è però vincolata alla verifica delle condizioni geostatiche lungo le pareti sovrastanti da parte dell'Ente Gestore.Accessibile tutto l'anno è invece il Sentiero del Dint che parte nei pressi della diga di Ponte Antoi: risalendo il costone alla sx fluviale del torrente, attraverso tre punti panoramici (il primo molto "aereo" e di grande effetto realizzato a sbalzo sopra la diga stessa) consente una visione dall'alto sia del lago e di Barcis che poi della forra nella parte iniziale.
Come arrivare : Da Pordenone recarsi a Montereale Valcellina e seguire la strada SR251 fino a Barcis. Ci si può arrivare anche dal bellunese, a Longarone prendere la SR251 che passa per la diga del Vajont, attraversa prima Erto e Casso e poi Cimolais fino a giungere al lago di Barcis.Qui giunti gli accessi sono due: uno dal lago di Barcis lato Est ed un altro dalla località Molassa.
Visite : L'accesso è libero ma regolamentato: dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con l'ultimo ingresso alle ore 17.00 ed è consentito previa dotazione di caschetto protettivo e/o da alpinismo. Lo si può noleggiare con modica spesa all'ingresso.Per le giornate di apertura consultare il sito della riserva.Accesso libero tutto l'anno invece per il Sentiero del Dint.
Note : Per morfologia e bellezza, quale splendido esempio di forra fluviale, è stata proposta anche nell'Atlante dei tipi geografici.Per chi vuole approfondire: http://www.geoscienze.units.it/geositi/vedigeo1.php?ID_GEO=85