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Leica M: rangefinder


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Leica M: rangefinder, testo e foto by Juza. Pubblicato il 27 Maggio 2013; 88 risposte, 37096 visite.


L'ultima versione delle rangefinder M offre diverse novità: è la prima Leica M con sensore CMOS, ha live view con focus peaking, supporta l'aggiunta di un mirino elettronico. Ero curioso di provarla di persona, anche se è completamente diversa dalle fotocamere che utilizzo per il mio lavoro di fotografo naturalista: scatto con la Canon 7D perchè mi servono obiettivi stabilizzati, AF veloce, scatto a raffica e prezzo contenuto.

La Leica M è praticamente l'opposto: costosa, messa a fuoco manuale, niente stabilizzazione e nel complesso un metodo di scatto più 'lento'. Dato che si tratta di una fotocamera così diversa da quelle che utilizzo abitualmente, questa volta non ho fatto i classici test in studio ma ho provato la Leica M esclusivamente sul campo; questo articolo non è tanto una recensione ma il racconto di un'esperienza con la rangefinder dal punto di vista di chi non ne ha mai utilizzata una prima d'ora :-)




Costruzione, caratteristiche, menu

Pur non essendo la prima Leica che provo (in passato avevo testato la medio formato S2), questa è la prima volta che utilizzo una rangefinder. Appena presa in mano, dà un'impressione di robustezza e grande qualità. Leica si è sempre distinta per l'eccellenza della qualità costruttiva, e la nuova Leica M è chiaramente realizzata per soddisfare gli standard più esigenti. Anche se pesa solo 680 grammi, meno di una reflex semi-pro, sembra sorprendentemente pesante: forse l'impressione è dovuta al fatto che essendo così compatta ci si aspetta che sia peso piuma, invece il corpo in metallo è più pesante rispetto ad altre fotocamere simili nell'aspetto ma con costruzione molto più 'plasticosa'.

Il sistema di menu è molto semplice e immediato; anche senza leggere il manuale non avrete difficoltà ad utilizzarlo. Nel retro della fotocamera ci sono i classici pulsanti per navigare tra i menu, rivedere le foto e i video, più un selettore per ingrandire le foto e un pulsante ISO per cambiare la sensibilità. Lo schermo LCD è nitido e brillante, ha una buona leggibilità anche in esterni. Se proprio vogliamo cercare il pelo dell'uovo, direi che il pulsante info/navigazione ha un aspetto un pò 'povero', a differenza del resto della fotocamera; penso che un pulsante nero, in metallo, sarebbe stato più gradevole...ma ovviamente è una cosa di minima importanza.

Sulla parte superiore si trova un'ampia ghiera per selezionare il tempo di scatto; potete utilizzare questa ghiera per scattare in modalità completamente manuale, mentre se preferite lavorare in priorità di diaframma dovete impostarla su 'A'. A fianco trovate il selettore di accensione, che incorpora il pulsante di scatto, e un altro piccolo pulsante etichettato 'M': è il pulsante per registrare filmati; M sta per 'Movie', non per modalità manuale.

La Leica M è una delle poche fotocamere che supportano il formato RAW .dng, che era stato proposto da Adobe come formato raw 'universale' ed è supportato anche dalle versioni più datate di Photoshop.


Messa a fuoco e composizione

Le cose che richiedono più tempo per abituarsi sono messa a fuoco e inquadratura. Il mirino mostra sempre l'inquadratura che si avrebbe con un 24mm; come fare per inquadrare la scena con focali più lunghe? Ci sono due cornici all'interno del mirino, una per focale 50mm e una per 75mm. A seconda dell'obiettico, la Leica M può mostrare anche le cornici per le focali 28mm, 90mm, 35mm e 135mm. Per utilizzare focali molto grandangolari o molto lunghe è necessario usare un mirino esterno o il live view.

Per chi non ha mai utilizzato una rangefinder, all'inizio inquadrare è abbastanza difficile, ma con un pò di pratica finisce per diventare intuitivo e si riesce a comporre la scena con precisione; un'altra cosa a cui bisogna abituarsi è che l'obiettivo appare quasi sempre nella parte inferiore destra del mirino, e talvolta si vedono anche le proprie mani mentre si mette a fuoco. Ovviamente nè l'obiettivo nè le mani appariranno nella foto, ma per abituarsi serve un pò di tempo.

Come in tutte le Leica M, è presente solo la messa a fuoco manuale. Si può mettere a fuoco tramite mirino o live view. Il mirino funziona in modo ben diverso rispetto a quello di una reflex - la foto è sempre a fuoco e sempre visibile... anche se ci si dimentica il tappo sull'obiettivo, dato che l'immagine che appare nel mirino non passa attraverso l'obiettivo. Per mettere a fuoco, la fotocamera ha un secondo, piccolo 'mirino' sul lato destro che proietta una porzione dell'immagine nel centro del mirino principale, utilizzando un sistema di specchi e prismi. La piccola porzione di immagine che viene proiettata appare sdoppiata se la foto è fuori fuoco, mentre diventa nitida se la messa a fuoco è corretta. Come per il discorso dell'inquadratura, anche questo metodo di messa a fuoco richiede un pò di tempo e pratica per abituarsi.

Un'alternativa che a molti sarà più familiare è il live view. Se girate la ghiera di messa a fuoco durante il live view, la porzione centrale dell'immagine viene immediatamente ingrandita (questo è il cosiddetto 'focus peaking'); una volta che avete messo a fuoco, le zone nitide vengono evidenziate in rosso. L'ingrandimento di default è 5x, ma consiglio di impostarlo su 10x in modo di mettere a fuoco con più precisione. Per chi, come me, è abituato al live view di Canon o Nikon, questo è di gran lunga il modo più facile per inquadrare e mettere a fuoco, mentre chi è abituato alle rangefinder probabilmente preferirà il tradizionale metodo di messa a fuoco tramite mirino.


Qualità d'immagine

Pur avendo la stessa risoluzione della Nikon D600, non utilizza lo stesso sensore. Il sensore della D600, prodotto da Sony e utilizzato anche su altre fotocamere, è eccellente, quindi ho chiesto a Leica perchè non lo hanno utilizzato. La spiegazione è che Leica ha voluto sviluppare un sensore esclusivamente per la Leica M e gli obiettivi Leica; viene prodotto dalla compagnia belga CMOSIS e ha delle speciali microlenti che permettono di ottenere il massimo della nitidezza anche negli angoli.

Le sensibilità native di questo sensore vanno da 200 a 3200 ISO, anche se ci si può spingere fino a 100 o 6400. La qualità d'immagine è molto buona tra 100 e 1600 ISO, anche a 1600 il rumore è accettabile in qualsiasi situazione. ISO 3200 è un pò più rumoroso rispetto alle migliori fullframe attuali, ma è ancora perfettamente utilizzabile; a 6400 ISO invece il rumore è piuttosto visibile, anche se in alcune situazioni può ancora essere tollerato. La gamma dinamica è in linea con le reflex attuali, direi circa 8 stop prima dell'elaborazione (con Photoshop potete estendere la gamma di un paio di stop sia nelle ombre che nelle luci).

Questo sensore è stato realizzato per offrire la massima nitidezza. Come già detto, è realizzato su misura per questa fotocamera; inoltre, non ha filtro anti-aliasing. Con le migliori ottiche Leica, dà la stessa incisione delle fotocamere medio formato; anche al 100% le foto sono davvero nitide. Il dettaglio delle foto scattate con la Leica M è uno spettacolo!


Sul campo: Leica e Lamborghini

Ho avuto una bella opportunità per testare la Leica M sul campo: nella prima metà di maggio 2013, Lamborghini ha celebrato il cinquantesimo anniversario. In cinque giorni si è svolto un tour da Milano a Roma con oltre 350 supercar, dai primi modelli alle recenti Aventador e Gallardo. Ho fotografato le Lamborghini sia nel borgo di Bobbio, durante il secondo giorno del tour, che a Sant'Agata Bolognese, dove è presente la sede principale dell'azienda. Questa volta ho fotografato esclusivamente con la Leica M e il Leica 50mm f/2. Potete scaricare le seguenti foto di esempio anche a piena risoluzione, 24 megapixel!



Leica M, Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, 1/250 f/6.3, ISO 400, mano libera. Clicca qui per scaricare a piena risoluzione!




Leica M, Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, 1/320 f/4.0, ISO 200, mano libera. Clicca qui per scaricare a piena risoluzione!




Leica M, Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, 1/250 f/7.1, ISO 200, mano libera. Clicca qui per scaricare a piena risoluzione!




Leica M, Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, 1/250 f/13.0, ISO 400, mano libera. Clicca qui per scaricare a piena risoluzione!




Leica M, Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, 1/4000 f/4.0, ISO 400, mano libera. Clicca qui per scaricare a piena risoluzione!




Leica M, Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, 1/4000 f/2.0, ISO 400, mano libera. Clicca qui per scaricare a piena risoluzione!

Penso che queste foto parlino da sole... vi consiglio davvvero di dare un'occhiata ai samples a piena risoluzione: anche al 100%, sono perfettamente nitide. Il rumore non è mai un problema, a meno di non trovarsi in ambienti molto bui con la necessità di scattare a 6400 ISO; la gamma dinamica è buona e le zone fuori fuoco hanno un aspetto molto gradevole (il cosiddetto 'bokeh').


Conclusioni

Anche se non sono mai stato un grande fan del sistema Leica, principalmente per i prezzi elevati e la mancanza di AF e altre funzionalità, devo dire che ho apprezzato questa esperienza con la Leica M. Per quanto riguarda il prezzo, non c'è molto da dire; è decisamente costosa, ma offre eccellente qualità costruttiva e qualità d'immagine. Per la mancanza di AF, stabilizzazione e così via, invece, è un discorso più soggettivo: certamente alcuni fotografi apprezzeranno questo stile di scatto... è più 'riflessivo', lento e difficoltoso, ma con un pò di esperienza si possono ottenere buoni risultati e l'esperienza fotografica è molto diversa da quella a cui si è abituati.

Un'ultima nota riguarda l'obiettivo utilizzato per questo test. Le foto sono state scattate con il Leica APO-Summicron-M 50mm f/2 ASPH, probabilmente il più nitido 50mm mai realizzato. E' un obiettivo molto compatto e dà un ottimo dettaglio anche a tutta apertura; ha uno sfocato molto piacevole e 'cremoso'... un ottimo abbinamento per la Leica M.



Risposte e commenti


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avatarsupporter
inviato il 27 Maggio 2013 ore 10:59

M piace soprattuto la resa del 50, una lente veramente strepitosa e sono sorpreso dal fato che non c'e' moire' visibile senza il filtro anti alias. Juza hai potuto fare degli scatti specifici a riguardo?

Un bel modo di scattare non c'e' dubbio!

avataradmin
inviato il 27 Maggio 2013 ore 11:41

Negli scatti che ho fatto non ho notato moire, probabilmente con 24 megapixel il problema è fortemente ridotto.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 11:46

hai fotografato il top delle auto con il top delle "compattone" MrGreen
dove c'è lambo c'è juza !!! :P

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 11:54

c'è un briciolo di moiree e di scalettatura delle linee sul marchio della lamborghini all'interno del cerchio della macchina nera, ma è davvero poca cosa

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 12:13

Ottime immagini, senza dubbio...difficile fare il confronto con una reflex FF...il sistema è completamente diverso...
Eppure ho visionato alcuni miei scatti fatti con la d800 + Nikon 50mm f1,8...ad f2, a livello di nitidezza, non noto differenze fra l'accoppiata Leica e l'accoppiata Nikon...

avatarjunior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 16:41

Venendo da d600 / d800, anche per me l'impatto con la il sistema M ( nel mio caso la ME) è stato abbastanza duro.
la M (type 240), come scritto da juza perde il sensore ccd per il cmos a vantaggio di una maggior resa ad alti iso, ma una perdita di dettaglio sul basso, oltre a strizzare l'occhio ad una clientela meno purista che può comunque trovare aiuto con il focus peaking. Non nascondo che mettere a fuoco un 50 f 1 con il telemetro è praticamente impossibile!!!!
Sinceramente ho preferito (a prescindere dal costo) la ME che reputo più Leica. il liveview, filmati mirino elettronico per quanto mi riguarda li ho abbandonati da un pò.
Per quanto mi riguarda il dettaglio di leica accoppiato con un 21 mm, è difficilmente avvicinabile considerando l'intero frame pulito e dettagliato.

user6267
avatar
inviato il 27 Maggio 2013 ore 16:53

ma nella foto di apertura dell'articolo sei tu che impugni la Leica?

l'anello e la maglia/camicia colorata non ti si addicono conoscendoti di persona... :-P

avataradmin
inviato il 27 Maggio 2013 ore 17:02

ma nella foto di apertura dell'articolo sei tu che impugni la Leica?


no, è un mio amico :-)

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 17:03

Juza, con la Leica M9, dopo un anno e mezzo, mi è capitato di avere moirè con la frequenza di un paio di volte su un migliaio di scatti.
Credo che siano percentuali accettabili anche da prima dell'avvento della M.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 18:02

Diversi anni fa ho posseduto una Leica M6 con il 35 mm. Gioiellino di meccanica fine, eccellenti risultati con gli scatti ecc...,ma come dice Juza, lenta nello scatto, anche se discreta, ma sconsigliatissima per foto veloci,in tutti i campi. Sicuramente la nuova Leica è un gioiellino per i puristi della meccanica, ma dovremmo chiamarci tutti H.C Bresson...

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 19:25


Non nascondo che mettere a fuoco un 50 f 1 con il telemetro è praticamente impossibile!!!! 


Assurdo, ho scattato e scatto tutt'ora su pellicola con 35/1.2, 50/1.1 Voigtlander e 75/1.4 Leica e la percentuale di fuori fuoco è prossima a zero. E' vero, uso una M6 0.85, ma praticamente tutte le telemetro di Solms sono in grado di focheggiare gli iperluminosi, magari aiutandosi con un magnifier 1.25x per maggior comfort.


Sicuramente la nuova Leica è un gioiellino per i puristi della meccanica 


Forse per i puristi dell'elettronica, la typ 240 si discosta parecchio dal sentiero tracciato dai precedenti modelli. La M9 in fondo è considerabile ancora piuttosto simile ai modelli a pellicola (tranne che per lo scatto che riproduce il suono di una motosega), ma questa M è una festa di gadget filo-nipponici a mio avviso superflui. Non nego che con ogni probabilità questa fosse l'evoluzione obbligata per le Leica digitali, in fondo devono pur vendere.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2013 ore 19:28

La nuova M ha indubbiamente potenzialità e funzionalità interessanti, ma in tutta onestà, in termini di piacevolezza delle immagini è un grosso passo in dietro. Il CCD della M9 è ben altra roba. I colori sono brillanti, intensi, corposi; la nuova M sembra davvero una delle tante "comuni" FF giapponesi e a quel punto non ha più senso... con una D600 si spende meno e si ottiene molto di più. Fermo restando che ha alcun senso confrontare una reflex con una telemetro.
IMHO

Mi permetto però di contraddire quelli che imputano alle M lentezza operativa: è vero si che bisogna prenderci mano, e magari ci possono volere anni, ma il telemetro è un sistema rapido ed essenziale. Ottengo più foto a fuco e nitide con la M9 e col 50 Summicron ASPH che non con la X-pro1 e il 35 1,4 (ovviamente parlo di soggetti in movimento... i miei figli). Bisogna riflettere prima di scattare, questo si, e indubbiamente si scattano meno foto, ma non necessariamente si è lenti.

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2013 ore 0:01

Quotissimo Anext e Lorenzo, tutte verità, condivido in toto.
Aggiungo che in questi test è stata usata un'ottica che Leica dichiara "perfetta", "camma certificata", cose impegnative da dire se non fosse così, certo chiedono anche 6.000€ per maneggiarla...
Il caso vuole però che è stata presentata in abbinata a Monochrom che resta, assieme la M-E se vogliamo (riedizione M9), la più "Leica" sul mercato.
Un ringraziamento a Juza per la prova sul campo.

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2013 ore 1:41

Trovo le foto di grande qualità, vedo nell'immagine della fotocamera il magnifico Apo-Summicron-M 50 mm f/2 ma negli exif leggo che sono state scattate con un 35 mm., com'è possibile?

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2013 ore 8:20

Trovo le foto di grande qualità, vedo nell'immagine della fotocamera il magnifico Apo-Summicron-M 50 mm f/2 ma negli exif leggo che sono state scattate con un 35 mm., com'è possibile?

Vero, stessa cosa...dai dati EXIF leggo che sono scattate alla lunghezza focale di 35mm...





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